Politica Rosetana e Nazionale
SOTTANELLI GIULIO: ‘CESARE’ A ROMA? ‘SAN’ TOMMASO: SE NON VEDO NON CREDO... E SE POSSO OSTACOLO.

Roseto caput mundi. Sottanelli corre per una poltrona da Sottosegretario o Viceministro del Governo Renzi. Il suo più fiero oppositore? Ovviamente, Tommaso Ginoble.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 22 Gennaio 2016 - Ore 10:00
A vederla con gli antichi romani e con la loro locuzione “Nomen omen”, la questione non si pone: Sottanelli? Sottosegretario!
 
Che poi l’onorevole abruzzese di Scelta Civica si chiama pure Giulio Cesare. Due indizi fanno una prova? Non ancora.
 
Oggi è la giornata decisiva, per vedere se il Consiglio dei Ministri rimpasterà il Governo Renzi e se l’Abruzzo avrà un suo rappresentante nei ruoli di governo.
 
Renzi e Alfano, secondo la stampa nazionale, si sono visti mercoledì a margine di un consiglio dei ministri e oggi potrebbero chiudere il cerchio, su qualcosa che gli alleati del Pd aspettano con ansia.
 
Compreso Giulio Sottanelli, che ne ha fatta di strada da quando portava la borsa a Tommaso Ginoble nella Democrazia Cristiana e che – per quanto giovane (per la politica italiana) – “Cesare” a Roma potrebbe diventarlo davvero. Ovviamente, lui al telefono è abbottonato come il loden di Mario Monti.
 
Un silenzio segno di consapevolezza che la sua nomina al Ministero dello Sviluppo Economico, forse come viceministro con delega al Commercio estero, potrebbe davvero arrivare.
 
Il deputato rosetano sostituirebbe Carlo Calenda, designato rappresentante dell’Italia a Bruxelles al posto dell’ambasciatore Stefano Sannino dopo le rampogne dell’Europa, che giorni fa lamentava l’assenza di un interlocutore a Roma.
 
Le nomine in arrivo dovrebbero essere una dozzina e Sottanelli è sul gradino più alto di un podio dei papabili, con ai lati due donne abruzzesi.
 
La prima è l’onorevole aquilana Stefania Pezzopane, che però è del Pd, partito che ha già fatto il pieno di nomine.
 
La seconda è Federica Chiavaroli, senatrice Ncd che potrebbe aver parlato delle sue chance di essere nominata addirittura con l’ex Presidente del Senato Renato Schifani, martedì scorso, attovagliata da Archimede a S. Eustachio di piazza dei Caprettari, ristorante capitolino famoso per i fritti alla romana.
 
E fritto di rabbia per la possibile nomina del suo ex pretoriano Sottanelli sarebbe l’altro onorevole rosetano, Tommaso Ginoble, che sembrerebbe aver chiesto per sé la preziosa poltrona, sbattendo però contro il Manuale Cencelli.
 
Se ci fosse ancora la vecchia Democrazia Cristiana, forse i due ex amiconi (c’eravamo tanto amati... ciao maestro Ettore Scola), oggi entrambi Deputati della Repubblica, forse farebbero alla maniera della Balena Bianca: tu non mi ti intraversi per la mia nomina a Roma e io, a Roseto, convincerò Rosaria Ciancaione che è stato solo un bel sogno durato poco quello della sua candidatura a Sindaco di Roseto, dando via libera a Sabatino Di Girolamo.
 
Ma i tempi sono cambiati, il renzismo vuole tutti supercompetitivi e pronti a decollare (in entrambi i significati) e quindi pare che strette di mano in giro non ce ne siano.
 
Vedremo, probabilmente oggi, se Giulio Cesare Sottanelli riceverà l’alloro governativo o se la battaglia la vincerà Tommaso Ginoble, nei panni di sgarrettatore politico.
 






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