Serie A2 Est – Roseto Sharks
A VERONA CON UN SOLO STRANIERO

Gli articoli pubblicati sul MESSAGGERO Abruzzo mercoledì 28, giovedì 29 e venerdì 30 settembre 2016.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 30 Settembre 2016 - Ore 11:45
Mercoledì 28 Settembre 2016
Gli Sharks affrontano una settimana complicata, che si concluderà con la trasferta a Verona e l’esordio in campionato. Infatti, dopo un precampionato deludente e penalizzato dagli infortuni, si fatica a trovare la quadra a livello di organico. La firma di Valerio Amoroso e il taglio di Maurice Lewis-Briggs hanno dato la stura a una serie di malesseri in seno alla dirigenza, relativi all’organico. Il primo problema è quello del sostituto di Lewis-Briggs, che è ancora a Roseto in attesa di un posto che potrebbe liberarsi in una squadra della lega svizzera. L’eventuale squadra trovata farebbe risparmiare qualche dollaro al Roseto, nella gestione della transazione. Al suo posto, la soluzione più agevole e immediata è quella che porta a Ryan Martin, inglese classe 1991 di 206 cm, che ha svolto la preparazione con la squadra di Serie A del Sassari, senza però essere ingaggiato. Il giocatore è di passaporto inglese: questo significa tesserare un comunitario e averlo quasi immediatamente a disposizione, visto che deve ancora attivarsi (e non è garantito l’esito positivo) la pratica di recupero del visto di Lewis-Briggs. Se il Roseto dovesse firmare Martin (oggi potrebbero esserci novità), gli Sharks partirebbero con un extracomunitario (Adam Smith) e con un comunitario avendo, in caso di recupero, ancora un visto da spendere fino a fine stagione per l’eventuale ingaggio di un extracomunitario se nel corso della stagione dovesse imporsi un ulteriore movimento. Ma c’è dell’altro. La società, nella persona del presidente Daniele Cimorosi, pare infatti intenzionata a non tesserare il lungo Paolo Paci, che non ha convinto e potrebbe trovare una sistemazione in A2 (Reggio Calabria) o B (Napoli). A rischio anche il tesseramento di Riccardo Casagrande, che non ha convinto la dirigenza ma pare sia difeso dal direttore sportivo e coach Di Paolantonio. Il giocatore, peraltro, è convalescente per un intervento al menisco e non dovrebbe essere pronto prima della terza giornata. Oggi il procuratore del giocatore, Lapenna, e Cimorosi ne discuteranno. È auspicabile che Roseto tesseri il secondo straniero e tutti gli altri prima dell’inizio del torneo, per non bruciarsi l’unico movimento suppletivo concesso fino al 31 gennaio 2017.
 
Giovedì 29 Settembre 2016
Fibrillazione in casa Sharks, in vista dell’esordio in campionato di domenica a Verona. Le cose cambiano velocemente in questi giorni nel Lido delle Rose e le voci che si rincorrono spesso svaniscono nel giro di poche ore. Come l’intenzione della dirigenza di non tesserare alcuni giocatori, che dovrebbe essere rientrata. Dunque, entro venerdì probabili i tesseramenti anche del discusso Paci e dell’infortunato Casagrande, che dovrebbe esordire alla terza di campionato, mentre da Londra dovrebbe arrivare il lungo Martin, comunitario che dovrebbe far coppia con Amoroso. Rispetto all’idea di squadra del precampionato, c’è un atleta senior in più (Amoroso al posto dell’infortunato under Gloria, che è stato operato ieri al crociato rotto) e quindi scatta la “luxury tax” da 5.000 euro, come lo scorso anno. In attesa dell’esordio, fa il punto Nicola Mei, una delle poche note liete del precampionato. La guardia, che ha giocato anche in A con Varese e Cremona e lo scorso campionato era in A2 con Latina, inizia dai problemi: «Il crociato di Gloria e il menisco di Casagrande sono già un dazio molto alto pagato alla malasorte, ma dobbiamo giocoforza ricominciare col piede giusto. Sappiamo che non basteranno due allenamenti per metterci insieme come squadra e farci giocare bene dopo i nuovi arrivi, ma come dice coach Di Paolantonio: “Su con la vita!”». E difatti il toscano è ottimista: «Adesso stiamo lavorando bene in palestra, forse potevamo lavorare meglio dall’inizio, ma ormai bisogna guardare avanti, consapevoli che siamo un’altra squadra rispetto ai piani dell’inizio e che dobbiamo dare tutto ogni singola partita». Circa il primo miglioramento, quello da fare in difesa, Mei chiosa: «Difendere dipende certamente dallo spirito di squadra, dalla voglia di stare insieme e dall’impegno, ma può dipendere anche da un buon attacco. Dobbiamo perciò livellare ed equilibrare il nostro gioco, tenendo conto dei punti di riferimento offensivi che vanno innescati al meglio». L’esterno, che nelle amichevoli ha mostrato di saper giocare e sciorinato conclusioni da ben oltre l’arco dei tre punti, potrebbe essere uno dei leader emotivi degli Squali, bisognosi di giocatori che supportino l'esordiente coach Di Paolantonio.
 
Venerdì 30 Settembre 2016
«Ogni palla persa sarà una coltellata». È apocalittico Valerio Amoroso, sorbendo il caffé postprandiale all’Hotel Liberty. Parla del prossimo campionato l’uomo di Cercola, tornato a Roseto dove iniziò la sua carriera nel 1997/1998. Poi approfondisce: «Siamo una squadra ancora in costruzione che deve salvarsi. E siccome il campionato è pieno di avversari forti, non sarà certo facile. Quindi dovremo giocare alla morte e sapere che ogni volta che getteremo alle ortiche un pallone, la cosa ci farà sanguinare. Troppo duro? Penso di essere soltanto realista». Parole da leader, per il giocatore sulla carta più forte degli Sharks. Uno in grado, nel 2006, di vincere la A2 con Montegranaro, squadra che giocò la finale playoff senza un americano: l’infortunato Leroy Hurd, visto anche nella massima serie a Teramo, sostituito alla grande proprio da Amoroso. Impresa quasi riuscita pure lo scorso anno, prendendo per mano la Fortitudo Bologna e portandola dal margine esterno del tabellone playoff fino alla finale, anche in questo caso giocando i playoff senza un americano infortunato (Jonte Flowers). Ma i paragoni, per il lungo degli Squali, portano fuori strada. Infatti chiosa: «Iniziamo senza il secondo americano e se mi si dice che valgo come un americano forte ne sono lusingato, ma in questa stagione non dobbiamo vincere il torneo, bensì salvarci. E siccome sarà dura, è bene far passare da subito il messaggio forte, anzi l’appello, ai tifosi: abbiamo bisogno che vengano in massa al PalaMaggetti, perché saranno loro il secondo americano, finché non arriverà l’altro straniero. Dopo, saranno ancora utilissimi come “sesto uomo”. Insomma: senza di loro non possiamo vincere le partite in casa, quindi mi raccomando con il cuore ai rosetani, affinché ci stiano vicini». Dice bene Amoroso, relativamente agli ultimi aggiustamenti di organico, visto che Ryan Martin, che sembrava in predicato di firmare per il Roseto, alla fine ha ceduto alle lusinghe di una squadra di A2 francese, per un contratto di soli 4 mesi. Evidentemente, il Roseto aveva poco da offrire, rispetto alla concorrenza transalpina. Dunque Sharks a Verona con Fultz, Smith, Radonjic, Amoroso, Paci, Mei e Fattori, oltre ai ragazzi. Quando rientrerà l’infortunato Casagrande e arriverà il secondo americano, probabilmente ci sarà un movimento in uscita, per non pagare la “luxury tax” di 5.000 euro.
 






Stampato il 05-19-2024 05:38:40 su www.roseto.com