Serie A2 Est – Roseto Sharks
SQUALI IMBAMBOLATI PER TUTTO IL PRIMO QUARTO, MANTOVA VINCE MERITATAMENTE.

Senza Fultz e facendo canestro dal campo per la prima volta dopo 12 minuti, impossibile vincere sul campo dei virgiliani. La gara e le dichiarazioni di Alberto Martelossi e Emanuele Di Paolantonio.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 27 Novembre 2016 - Ore 23:45
MANTOVA 73
ROSETO 56
Parziali: 16-3; 17-17 (33-20); 16-16 (49-36); 24-20 (73-56).
 
MANTOVA: Daniels 9, Vencato, Giachetti 4, Timperi, Candussi 16, Casella 9, Amici 15, Corbett 16, Gergati 2, Bryan 2, Morello n.e., Rinaldi. Coach: Martelossi.
 
ROSETO: Smith 11, Cantarini n.e., Fultz n.e., Radonijc 2, Fattori, Mariani 2, Mei 12, Casagrande 2, Amoroso 14, Paci 2, Sherrod 11. Coach: Di Paolantonio.
 
Arbitri: Nicolini, Maffei e Chersicla.
 
Mantova - Tiri da 2: 26/46 (57%). Tiri da 3: 3/24 (13%). Tiri liberi: 12/13 (92%). Rimbalzi: 46 (29+17).
Roseto - Tiri da 2: 13/30 (40%). Tiri da 3: 6/22 (27%). Tiri liberi: 14/21 (67%). Rimbalzi: 30 (24+6).
 
LA DIFFERENZA FRA UN QUARTO DIVINO E UN QUARTO DI VINO – Gli Sharks, privi del loro “pilota” Robert Fultz, in panchina per onor di firma ma infortunato, perdono nettamente a Mantova e incassano il secondo stop consecutivo. La partita dei rosetani è stata segnata in modo pesantissimo da un primo quarto in cui la squadra di coach Di Paolantonio ha segnato soltanto 3 punti, tutti dalla lunetta. E se allo “zero” nella colonna dei punti segnati dal campo si sommano la già menzionata assenza di Fultz, la serata storta di Smith (solo 11 punti, invece dei 30 di media) e la sofferenza sia a canestro (36,7% dal campo, la peggior serata dall’inizio del campionato) sia a rimbalzo (46 contro 30), ecco servita una sconfitta fisiologica, contro una delle compagini meglio attrezzate del girone.
 
LA PARTITA Alla palla contesa, Mantova schiera Giachetti play, Corbett e Amici esterni, Daniels e Candussi sotto canestro. Roseto risponde con Smith in regia, Mei e Radonjic esterni, Amoroso e Sherrod sotto i tabelloni.
 
Dopo il primo quarto da incubo per i rosetani, con Mantova scappata fino al 16-3, Mantova continua a fare canestro e allunga fino al 20-3 di inizio secondo quarto, quando Smith segna il primo canestro degli Squali dopo addirittura 12 minuti di gioco. Ma è un fuoco di paglia, visto che Mantova tiene saldamente in mano le redini dell’incontro e Casella risulta determinante uscendo dalla panchina. Padroni di casa fino al +17, prima che Amoroso (due canestri in fila) e Mei (tripla), riportino sotto il Roseto (29-20). Ma gli ospiti vivono una serataccia sotto canestro e Candussi fa la parte del leone, giocando un primo tempo da 10 punti e 7 rimbalzi in 14 minuti. Mantova va al riposo avanti 33-20, con Roseto che tira 21 volte in meno degli avversari, oltre a collezionare addirittura un numero di palle perse più alto dei canestri realizzati su azione.
 
Il terzo quarto vede ancora Mantova allungare fino al +16, ma Roseto difende a zona e con Amoroso e Sherrod torna a sperare di riagganciare la partita. Dopo il 17-17 del secondo quarto, il 16-16 del terzo porta le squadre sul 49-36. Mei apre l’ultima frazione con la tripla del -10, ma Mantova è tranquilla e con Casella, Gergati e soprattutto Amici arriva ad avere anche 20 punti di vantaggio, chiudendo la partita sul 73-56.
 
SUGLI SCUDI Valerio Amoroso, che ha confezionato una “doppia doppia” da 14 punti e 10 rimbalzi in 33 minuti, con 4 assist e 23 di valutazione.
Nicola Mei, che in 34 minuti ha segnato 12 punti (4/8 da 3 punti), con 3 rimbalzi, 2 assist e 11 di valutazione.
 
ALBERTO MARTELOSSI – Alberto Martelossi è soddisfatto della vittoria e analizza: «Temevo molto questa gara per la bravura dei nostri avversari, che mi hanno colpito davvero quando li ho analizzati al video per la qualità del loro gioco. Direi quindi che, dopo una settimana in qui ho stressato i miei giocatori, abbiamo ottenuto una buona vittoria, facendola forse sembrare più facile di come in realtà è maturata». Sul cannoniere Smith, tenuto a 11 punti invece dei 30 abituali, il coach del Mantova chiosa: «Giocatori con quel talento si mettono in difficoltà da soli, ma diciamo che i miei giocatori sono stati bravi a controllarlo». Gli elogi del tecnico sono per l’atteggiamento difensivo dei suoi: «La mia squadra ha giocato un primo quarto fatto di grande concentrazione difensiva. Se devo trovare poi il pelo nell’uovo, direi che siamo stati un po’ leziosi sia nel terzo quarto sia quando potevamo allungare perché il Roseto non aveva in campo né Smith né Amoroso». Circa il suo lungo Candussi, che ha dominato gli avversari, Martelossi dichiara «Avevamo preparato una marcatura speciale su Valerio Amoroso e devo dire che lui nel primo tempo è stato perfetto. Poi, giocando bene in difesa, in attacco la prova è venuta naturalmente». Circa la mancanza di Fultz, Martelossi dà atto agli avversari della importante assenza: «Un giocatore come Robert non si può regalare agli avversari, soprattutto per come sta giocando in questo avvio di campionato. Logico che il loro avvio stentato nel primo quarto sia legato anche al fatto di non avere il proprio regista in campo». Per il futuro del suo Mantova, arrivato al 5° successo consecutivo, il coach riflette: «Dobbiamo avere una forte identità difensiva e vincere quanto più possibile a dicembre, vista la difficoltà del girone di ritorno».
 
EMANUELE DI PAOLANTONIO – Emanuele Di Paolantonio è sereno, e analizza la sconfitta partendo dal bruttissimo primo quarto: «Sicuramente la partita è stata segnata dai primi 10 minuti, perché abbiamo sbagliato un po’ troppi tiri e perso fiducia. Questo purtroppo ci ha sprofondati nella negatività, con il risultato che ci è stato poi difficile trovare buone soluzioni d’attacco. Ovviamente, meriti al Mantova, che è squadra costruita per ben altri obiettivi rispetto al nostro che è quello della salvezza. Loro ci hanno messo in difficoltà a livello difensivo, anche se un po’ ce la siamo complicata anche noi la partita, sbagliando spaziature, tempi ed esecuzioni in attacco e poi, quando abbiamo trovato buoni tiri, sbagliando le conclusioni. Insomma: ci siamo un po’ intristiti, quando invece la nostra forza è finora stata quella di non mollare mai e di saper vincere partite anche quando siamo andati sotto di 15 punti nel primo tempo. Direi che dobbiamo ritrovare, dopo questa battuta d’arresto, il coraggio che finora è stato il nostro marchio di fabbrica». Il coach degli Squali non vuole collegare troppo la sconfitta all’assenza di Fultz e chiarisce: «La mancanza di Robert sicuramente ha pesato, perché lui è il nostro playmaker titolare. Però non possiamo imputare la nostra brutta prova alla sua assenza. Certo, lui è il giocatore forse più imprescindibile che abbiamo, ma obiettivamente anche contro Treviso abbiamo giocato senza di lui, offrendo però una prestazione ben diversa. Quindi, in definitiva, oltre a Robert Fultz dobbiamo recuperare al più presto anche la nostra consapevolezza in attacco». Circa il recupero del Capitano, il coach dichiara: «Speriamo di recuperare Fultz, che è venuto con noi in trasferta per continuare a lavorare e che in settimana sarà sottoposto a esami strumentali, che mi auguro ci diano buone notizie. Poi, ovviamente, dovremo tener conto che se recupererà arriverà da 15 giorni di quasi completa inattività, quando noi dovremo affrontare 3 partite in una settimana, con il derby, la trasferta contro la Fortitudo Bologna e il ritorno in casa contro Jesi». Archiviata la sconfitta, Di Paolantonio guarda al futuro rappresentato dal derby casalingo contro il Chieti: «Avremo bisogno dei nostri eccezionali tifosi, che ringrazio per essere venuti in tanti fino a Mantova. Loro sono importantissimi per noi, visto come sanno caricarci e motivarci, per questo sono certo che al derby ci sarà una cornice di pubblico degna di Roseto».
 




Stampato il 03-29-2024 15:55:06 su www.roseto.com