Uomini di basket
IL CEDRO E L’ARGENTO MONDIALE

Intervista a Massimo ‘Cedro’ Galli, vice di coach Andrea Capobianco nell’Italia Under 19 che ha conquistato il secondo posto al Mondiale.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 18 Luglio 2017 - Ore 19:00

Massimo “Cedro” Galli è stato il vice di coach Andrea Capobianco, nell’Italia Under 19 che ha vinto la Medaglia d’Argento al Campionato del Mondo del Cairo 2017.
Un risultato storico, che merita una chiacchierata. Eccola.

Cedro, cos’hai provato a vincere la Medaglia d’Argento al Mondiale Under 19?
«Una grande soddisfazione, arrivata al termine di un percorso condiviso con delle persone che avevano il medesimo modo di lavorare e intendere il basket. Ci siamo posti degli obiettivi e abbiamo superato le aspettative: di questo non posso che esserne felice. Lavorare con quei ragazzi è stato fantastico e quello che abbiamo provato giorno dopo giorno è stato indescrivibile. Perché questo è stato un risultato maturato giorno per giorno».

Nel vostro stesso giorno hanno fatto bottino anche gli over, vincendo ori mondiali nel maxibasket. Giovani e vecchi insieme, come notava coach Valerio Bianchini. Ci manca la generazione di mezzo...
«Non ho ricette né risposte per questo. Il mondo del basket italiano soffre di una profonda crisi economica e dirigenziale e direi che ci sono poche idee e confuse. Quindi tutto quello che posso dire è fare i complimenti ai veterani, perché le loro affermazioni, unite alla nostra, possono supportare il movimento cestistico anche se arrivano da componenti non proprio di primissimo piano. La speranza è che le nostre medaglie, tutte, servano a migliorare il movimento».

Il tuo rapporto con coach Andrea Capobianco?
«Intanto è un amico e questo viene prima di ogni altra cosa, perché sono molto felice di avere un rapporto con lui che va oltre la pallacanestro. Poi direi che nel settore squadre nazionali ha saputo imprimere una svolta, soprattutto perché si appassiona e interessa davvero ai ragazzi. Con la Under 19 abbiamo fatto lo stesso percorso straordinario che lui ha fatto con la Femminile, purtroppo macchiato da alcuni fatti dei quali Andrea non ha responsabilità. Mi auguro che in futuro possa essere data continuità al suo lavoro, così come mi auguro di poterlo aiutare per quello che mi compete, se lui dovesse chiamarmi».

La prossima stagione torni in Serie A, giusto?
«Sarò a Pesaro, in qualità di assistente allenatore. Torno a far parte della Serie A con grande entusiasmo e motivazione. Sappiamo tutti bene che a Pesaro non sarà facile, ma ognuno di noi darà il 100% e alla fine trarremo le conclusioni. Pesaro ha una grande tradizione e una grande passione e io credo di poter dare il mio contributo per una stagione ricca di soddisfazioni».





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