Francesco Ponticiello – ‘Ciccio e franco’
A SERIOUS MAN (PURE TROPPO)

Coach Francesco Ponticiello, Ciccio per il basket, scrive il suo diario marziano (e franco) per ROSETO.com.

Matera
Mercoledì, 30 Dicembre 2009 - Ore 14:00
28/11/2009 - Basket, Tv, Trigonometria, “Torndado”, ed altre cose divertenti…
Non mi piacciono i cinema multisale. “A Serious Man” dei fratelli Cohen non sa però di popcorn, e neppure di cinepanettone. Piuttosto rimanda a David Foster Wallace, alla sua ossessione per fisica e matematica, e così pure per il tennis ed il Midwest americano. Il 1967 di Larry Gopnik, professore eternamente immerso nelle sue astruse formule, scorre pigro, immutabile e noioso, fino alla tempesta che si abbatterà sulla sua vita. Un tornado che, ben prima di presentarsi sotto forma di fenomeno fisico, viaggia attraverso le note di Somebody to Love dei Jefferson Airplane – e il basket??? – beh, quello ce lo inseriremo noi, tirando di nuovo in ballo Joel ed Ethan, a nostro modo, si intende...

15/11/2009 – Basketcafè
“Non è un Paese per Vecchi”, si chiamava così il precedente, crudo, lavoro dei fratellini Cohen, uscito solo pochi anni fa. E questo stesso titolo campeggia da allora, come motto, programma di intenti, in una sezione di basketcafè, tra i principali forum di discussione cestistica. “Non è un Paese per Vecchi” è il nome di una discussione, una ironica citazione che, Javier Bardem (ed aspettative di vita nell’hintherland napoletano…) a parte, rimanda alla vocazione del “mettere in campo” dei giovani giocatori.

02/04/2009 - Ciao Fabian.
22.45, squilla il telefonino, da MaxNuovo: “oh Max, come andiamo, come butta tra S.Agata e Messina? – la voce di Max non è la solita, non è brillante, non è forte – coach ti debbo dire una cosa non bella, per niente bella, brutta purtroppo. Fabian, Fabian Tourn ha avuto un attacco di cuore, stava giocando un 3vs3, non ce l’ha fatta…”.

05/04/2009 - All’overtime…
Era una remota possibilità statistica, un caso limite, qualcosa da prendere in considerazione, più per scrupolo matematico, che per l’effettiva possibilità di verificarsi. Soprattutto dopo il + 18 del 19°, 43 a 25: “Se voi perdete, se quelle a 22 punti vincono entrambe, se, nello scontro diretto tra le altre due, quelle ora con voi a 24 punti, dovesse esserci il successo esterno, allora verrebbe a formarsi un quartetto a 24 punti. Ma in questo caso, per classifica avulsa, sareste addirittura decimi, ai playout invece che ai playoff…” - se, se, se…- “cioè, fammi capire, vincendo chiuderemmo a 26 punti, saremmo, per il 2 a 0 che vantiamo, quinti; invece, perdendo, per lo 0/2, addirittura decimi…??? – Yes sir…”. Perdemmo, all’overtime - statistica, matematica, numeri.

15/11/2009 - David Foster Wallace.
“(…)Per uno del midwest, la matematica del college produce un evocazione catartica della nostalgia di casa. Io sono cresciuto in mezzo a vettori, rette, rette che intersecano rette, griglie – e, all’altezza dell’orizzonte, le ampie linee curve delle forze della natura(…) Tutti i giocatori SERI hanno questi piccoli tic estranei, inconfondibili come le impronte digitali, e i professionisti ne hanno ancora di più, dopo anni di ripetizioni e radicamento…”*

24/11/2009 - “Hey man what’s your style…?
Detesto finire dentro altrui stereotipi, essere utilizzato biecamente nelle rappresentazioni di comodo di coloro che credono di sapere e di capire; ancor di più se questi si ingegnano per scaricare un “tornado” di cacca su 5 anni di lavoro e vita – Stop!

24/12/2009 – Garageland
A ben pensarci, non sono però tra quelli che coltivano particolare interesse per la posizione anagrafica dei giocatori; che siano gggiovani o meno, tutti debbono portare in dote “qualcosa di proprio”, la loro voglia matta, come diceva quel tale…? “we’re a garage band, we come from Garageland…”**. Il resto non conta, sono solo cazzate, grosse, inutili cazzate. E poi, ora, ora “sono di nuovo nel garage, con il mio rivelatore di cazzate”**. In fondo, l’importante è avere cognizione del significato statistico e cestistico di OER e DER, dell’Offensive Efficiency Rating(punti segnati/possessi) e del Defensive Efficiency Rating(punti subiti/possessi avversari). Perché questo è un gioco di squadra, ed io sono sempre orgoglioso delle mie squadre, sempre orgoglioso dei miei giocatori.

28/11/2009 – A Serious Man
Fossi stato nei panni di Joel ed Ethan Cohen, per descrivere “il Tornado” non avrei adoperato gli acuti di Grace Slick, piuttosto Like a Hurricane di Neil Young. Soprattutto avrei trovato il 2009 molto più pertinente del 1967. Oppure avrei ripescato Never to Talk to you Again degli Husker Du, Minneapolis, e gli anni 80, malgrado che stiamo per archiviare quelli “zero”, entrando nei 10, forse, non sono troppo lontani. Bah, chissà, restano in sottofondo, chitarre e voce, solo le parole “There are things that I’d like to say, but I’m never talk to you again…”***, sono stanco di sprecare tutto il mio tempo, cercando di parlarti.

“Il rumore del vento era diventato, per me, silenzio.”*


* da “Tennis, tv, trigonometria, tornado ed altre cose divertenti che non farò mai più” di David Foster Wallace.
** da “Garageland” – The Clash.
*** da “Never Talk to you Again” – The Husker Du.


Stampato il 04-20-2024 06:15:20 su www.roseto.com