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Diario Olimpico Londra 2012 – Luigi Lamonica
TUTTI EROI PER UN GIORNO
Luigi Lamonica – con la felpa di L’Aquila per la Vita – alla Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Londra 2012.

Londra. La O2 Arena e la Teleferica Emirates.

Londra, 28 luglio 2012. Becky Hammon (russa) al tiro durante Russia-Canada 58-53, gara in cui Luigi Lamonica è stato arbitro stand-by.

Le emozioni della Cerimonia di Apertura.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 29 Luglio 2012 - Ore 02:00

Puntata 04 di sabato 28 luglio 2012.
 
Good morning :o)
 
Stamattina in più c'è il sorriso!
Quello di migliaia di volontari che ieri ci hanno accolto. Lungo tutto il nostro percorso, dall'hotel, fino al Parco Olimpico  prima e allo Stadio Olimpico poi. Una moltitudine di sorrisi, di ogni razza, etnia, credo religioso, ma soprattutto di ogni età, che quasi ad ogni passo ci hanno accompagnato consigliandoci, guidandoci, parlandoci, scherzando con noi all'evento clou di ogni Olimpiade.

Perchè la Cerimonia di Apertura più di ogni altro evento sportivo, più della finale dei 100 Metri Maschili, più della Maratona, più della finale per la Medaglia d'Oro nella Pallacanestro è l'evento che rappresenta meglio il significato dei Giochi Olimpici ed incarna quello spirito di pace, fratellanza e rispetto reciproco che dovrebbe essere patrimonio genetico di ogni essere umano sulla faccia della terra.

Nello stadio centinaia di razze si mescolano, si divertono, partecipano, cantano, ballano, gioiscono per essere presenti ad un evento che miliardi di persone si apprestano a seguire in diretta televisiva in ogni angolo  della terra, e per una sera si sentono tutti accomunati, come una grande famiglia, per festeggiare quello spirito Olimpico che ogni 4 anni, magicamente, ritorna a manifestarsi. E far parte di quello spirito anche se solo come spettatore è una emozione indescrivibile. E nulla significa, che avendo già assistito ad una Cerimonia di Apertura quelle emozioni non si possono più assaporare. No, niente di più sbagliato! La pelle d'oca, gli occhi che si muovono freneticamente da una parte all'altra, per cercare di non perdere il minimo dettaglio di quella festa, la bocca aperta per la meraviglia… ebbene, sono –per intensità – le stesse sensazioni di Pechino, gli stessi brividi, gli stessi pensieri.

Ho sempre pensato che coloro che curano le coreografie di un evento come una Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici debbano avere una rotella in più o una in meno (propendo però più per la prima possibilità), ma ieri sono rimasto veramente impressionato. Dopo Pechino, fare di meglio era quasi impossibile, viste le risorse umane e soprattutto economiche a disposizione in questi tempi di crisi. Però si poteva fare qualcosa di diverso… quello sì che era possibile.
 
Ed il risultato, a mio avviso, è stato eccezionale. Tre ore e mezza di uno spettacolo veramente ben fatto, che ha raccontato di una isola, la Gran Bretagna, e della sua trasformazione da Paese prettamente agricolo con i suoi sport tradizionali e conservatori per antonomasia (cricket e football), a Paese industriale, con l'esodo dalle campagne alle città, che man mano crescevano e diventavano sempre più grandi e grigie con le ciminiere delle fabbriche. Per poi arrivare ai nostri tempi, alla televisione che ha fagocitato l'attenzione delle famiglie influenzandone usi e costumi.

Il tutto condito da uno spettacolo nello spettacolo, fatto di tecnologia e 80.000 led luminosi, uno per ogni spettatore presente, che di volta in volta trasformavano le tribune in un mare azzurro o in un immenso tabellone luminoso. Fantastico e coinvolgente. Come il famoso humor inglese che in 2 spot fantastici ha ricordato a tutto il mondo come l'inglese medio viene percepito.
 
Il primo è stato un esilarante show di Mister Bean, che in un assolo di piano, mischiato in mezzo alla London Symphony Orchestra, ne ha fatte di tutti i colori, mentre sulle note della famosissima colonna sonora di uno dei film più belli  di sempre dedicato allo sport (Momenti di Gloria), impersona uno degli atleti che si sta allenando sulla spiaggia che, pur di arrivare primo, non esita a saltare su una macchina e non contento, prima dell'arrivo sgambetta anche un suo vicino. Il secondo spot – che, vi assicuro, ha fatto ridere a crepapelle tutti i presenti allo Stadio Olimpico – ha visto impegnato l’Agente 007 James Bond, che in elicottero ha prelevato la Regina Elisabetta e, dopo un volo spericolato a bassa quota sulla città di Londra, con tutti i sudditi che salutano compresa la statua di Winston Churchill, è arrivato allo stadio lanciandosi – insieme alla Regina! – con il paracadute. Ovviamente, alla fine dello scherzo (l’elicottero con i due paracadutisti però c’era), la Regina è entrata davvero.

Personalmente, la cosa che più mi ha colpito dell'intera Cerimonia è stata la colonna sonora. E, d'altra parte, come poteva essere diversamente visto la tradizione musicale  del Paese che ci ospita? In alcuni momenti, l'intero stadio cantava canzoni famosissime, di quelle che non hanno età, di quelle che tutte le generazioni – di tutti i Paesi, di tutte le lingue – conoscono. Per lunghi tratti dello show era impossibile non agitarsi sulle sedie dello stadio. Brani famosissimi di Rolling Sones, U2, Queen, Amy Winehouse solo per citarne alcuni… e sono sicuro che anche la Regina Elisabetta, Michelle Obama, il Presidente del CIO Rogge non avranno resistito ad accennare un movimento sulle loro poltrone. Io e le persone vicino a me non ce l’abbiamo fatta a restare composti.

All'ingresso, per ultime, della rappresentativa della Gran Bretagna sulle note di "Heroes" di David Bowie è stata l'apoteosi. Per un attimo avrei voluto che quegli atleti che sfilavano per ultimi vincessero tutte le medaglie di queste Olimpiadi, perchè quelle note, quelle parole del testo, sono davvero fantastiche:
 
Io, io sarò re
e tu sarai regina,
sebbene niente li porterà via.
Li possiamo battere,
solo per un giorno.
Possiamo essere eroi,
solo per un giorno.

Emozionante, coinvolgente, indimenticabile. Fate voi, io penso di essermi addormentato con quelle note e quelle parole ben impresse nella mente, come una ninna nanna, e la fatica di 5 ore nello stadio è volata via, così come per incanto, come la magia di una Olimpiade ed il suo spirito che, una volta provato, ti fa vedere le cose in maniera diversa.

Domani, domenica 29 luglio 2012, prime gocce “olimpiche” di sudore. Alle 16.45 arbitro Spagna-Cina.
 
Un sorriso ed un abbraccio a tutti.
 
 
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La Cerimonia di Apertura e “Heroes”.
 Video di Luigi Lamonica.

 
 
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LE PUNTATE PRECEDENTI
 
Puntata 01 di giovedì 26 luglio 2012
UN SORRISO… ED E’ SUBITO OLIMPIADE!
 
Puntata 02 di giovedì 26 luglio 2012.
VESTIARIO, MEETING E TONY PARKER: SI INIZIA A FARE SUL SERIO.
 
Puntata 03 di venerdì 27 luglio 2012.
UNO DEI 30, IN RAPPRESENTANZA DI 1.000.
 
 
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I DIARI DI LUIGI LAMONICA
 
CAMPIONATO MONDIALE 2010
Luigi Lamonica arbitra la Finale del Campionato Mondiale fra Turchia e USA.
[Ultima puntata, con i link a tutte le puntate del Diario Mondiale.]
 
EUROLEGA 2011 
Luigi Lamonica arbitra la Finale di Eurolega fra Maccabi Tel Aviv e Panathinaikos Atene.
[Ultima puntata, con i link a tutte le puntate del Diario di Eurolega.]
 
CAMPIONATO EUROPEO 2011
Luigi Lamonica arbitra la Finale del Campionato Europeo fra Francia e Spagna.
[Ultima puntata, con i link a tutte le puntate del Diario Europeo.]
 
EUROLEGA 2012
Luigi Lamonica arbitra la Finale di Eurolega fra CSKA Mosca e Olympiacos Pireo.
[Ultima puntata, con i link a tutte le puntate del Diario di Eurolega.]
 
Luigi Lamonica
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