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Giovedì, 25 Aprile 2024 - Ore 19:15 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie B Femminile – Girone A – Adriatica Basket Pescara
PESCARA SUONA LA NONA
Mavi Procaccini.

Le Tigri in rosa espugnano Perugia.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 21 Gennaio 2013 - Ore 23:30

PERUGIA 52
PESCARA 56
Parziali: 14-15, 35-26 (21-11), 42-40 (7-14), 52-56 (10-16).
 
PERUGIA: Zorba 10 (2 triple), Mezzetti, Mallni 12, Zito 2, Mascolo, Cardinali, Caponeri 4, Brizioli, Pellegrini 8, Allegro 5, Mancinelli 11 (3 tr.), Graziani coach L. Palmerini.
 
PESCARA: Caso 6, Mauri 11, Servadio 2, Domanin 2, Lucente, Del Sole 5, Procaccini 15, Martino, Moscatello 1, Scoglia 16; coach M. Schiazza, assistant coach M. Franceschini.
 
Nella seconda parte della gara e, in particolare, negli ultimi 3 minuti di fuoco, le Tigri di Basket Rosa Pescara, sottotono per buona parte della partita, tirano fuori gli artigli ed evitano la sconfitta. Decisiva la reazione del gruppo dopo due quarti di gara pressoché inguardabili e la precisione nei tiri liberi finali. Partita ripresa in mano solo nell'ultimo minuto dopo un faticoso inseguimento. Con un antisportivo seguito da un tecnico alla panchina (ben inteso sacrosanti entrambi), un Perugia, assai volitivo ma esausto nel finale, serve su un piatto d'argento la vittoria alle Pescaresi.
 
Eppure un buon 4-12 iniziale, poco oltre la metà del primo quarto, non lasciava presagire tanti problemi. Tuttavia le abruzzesi sottovalutano le tenacissime avversarie che piano piano cominciano a macinare il loro gioco semplice ma efficace, soprattutto per linee esterne. Pescara non difende e Perugia, grazie ad una precisione terrificante nel tiro rimonta e quasi impatta sul 14-15 alla prima sirena.
 
Le cose peggiorano decisamente nel secondo parziale in cui le Tigri di Basket Rosa sembrano piuttosto delle gattone impaurite mentre sono le umbre ad incutere timore, imperversando da ogni parte, bombardando da fuori con ben 3 triple che, unite alle due del primo quarto, fanno 5 centri su sei tentativi dalla lunga a metà gara, il tutto condite da una inattesissima supremazia sotto le plance, impensabile visti i centimetri e il tasso tecnico delle pescaresi. Ma tant'é e si va al riposo con l'ultimo dei triploni delle umbre da metacampo, a fil di sirena, da parte di una spiritata e bravissima Mancinelli. Punteggio 35-26 e massimo vantaggio strameritato per le perugine.
 
Coach Schiazza, incredulo come tutti, compresi forse gli stessi avversari, nell'intervallo scuote le sue atlete e i primi segnali, fortunatamente, si fanno vedere subito nel terzo tempino, soprattutto nelle varianti difensive ordinate dal tecnico pescarese, ben eseguite dalle sue ragazze. Difatti un confortante 2-8 riporta a meno 3 le Adriatiche che non riescono comunque a dare la svolta alla partita, rimanendo dietro sul 42-40 alla penultima sirena.
 
La giornata è, purtroppo, davvero di quelle da dimenticare. E' nella fase di costruzione del gioco così come nei passaggi che le Adriatiche non hanno chiarezza di idee e di soluzioni ed incappano ancora in una serie di errori incredibili, quasi copia fedele della prima parte di gara. A tutto questo dobbiamo aggiungere che Pescara riprende a sbagliare l'inverosimile, mentre le avversarie, trovano due minuti davvero felici, sufficienti per loro per portarsi in vantaggio fino a 6 lunghezze ad appena 2 e 50 dal termine, grazie sì alla loro tenacia e bravura, ma anche ad un certo grado di tolleranza che, nei frangenti concitati, non favorisce, anzi, deprime il gioco più limpido e tecnico delle pescaresi.E sebbene, con quasi tre minuti a disposizione, 6 punti appaiono a tutti recuperabilissimi, è proprio il disordine negli attacchi, riemergente in questo quarto finale, unito all'imprecisione nei passaggi oltre ogni misura, conditi da errori nelle conclusioni più semplici, che lasciano intravedere lo spettro di un'altra battuta d'arresto per le pescaresi, dopo quella alla terza giornata, patita sempre nella capoluogo umbro, per mano del Basket Club, l'altra sponda del basket perugino. Sarebbe una sconfitta davvero imprevista.
 
Ma sono loro, proprio loro, queste splendide ragazze, splendide anche quando per una partita intera hanno stentato a ritrovarsi, proprio quando tutto sembra tingersi dei colori cupi della sconfitta, una sconfitta che sembra aleggiare sulle loro teste, sono loro, si diceva, che reagiscono, mostrando in un durissimo e concitato finale che, anche quando si gioca male e si deve prevalentemente combattere più che giocare a basket, loro sono capaci di vincere lo stesso, per il semplice fatto che sono brave e sono un bel gruppo.
 
Accade allora che, dopo un timeout non rovente, bensì incandescente, per la tensione palpabile nei loro occhi e nel loro forte ansimare per una fatica che, alla vigilia, probabilmente avevano errato a non mettere nel conto, accade si diceva che, proprio quando sembra spegnersi l'ultima luce, si rivedono fuori gli artigli e fauci spalancate. Una Procaccini a dir poco indemoniata, spalleggiata da una saggia Martino, oggi al rientro (bentornata Etruria!) è la prima a ruggire, a tirare zampate e morsi decisivi (tecnicamente parlando s'intende), in attacco e in difesa, con lucidità e persino spietatezza.
 
Il branco si desta, riprende fiducia, e con poche decisive giocate, condotte finalmente all'unisono e con maestrìa soprattutto da Scoglia, Mauri, Caso e Del Sole, senza nulla togliere alle altre, riescono ad artigliare le avversaria senza più il timore e le amnesie dei primi 37 minuti, soprattutto grazie agli schemi offensivi e alle penetrazioni a canestro ordinate con decisione dalla panchina, cui si accompagna una difesa finalmente aggressiva al punto giusto. Tanto basta per ribaltare la partita che vede a 1 minuto e 40 dal termine le Tigri Pescaresi passare in vantaggio grazie ad una decisiva entrata "one2one" ancora di Procaccini che si porta dietro, letteralmente aggrappata alle sue braccia, la sua avversaria, realizzando canestro, subendo il fallo e centrando il tiro suppletivo del sorpasso. Siamo sul 44-45. Una lucida e determinata Del Sole, baby 17enne di talento, una fredda e volitiva Mauri, guidate a turno dalla rientrante Martino e da una Servadio, fortunatamente ritrovata nel finale, oltre che dalla top-scorer Scoglia (ben 16 i suoi punti oggi) e Caso (6 il suo bottino), mai dome a fare finalmente a sportellate sotto le plance senza più subire, fanno il resto.
 
A poco più di un minuto dalla fine con le avversarie visibilmente sfinite, dopo aver dato tutto e in evidente crisi nel vedersi sorpassate proprio nelle ultime battute, con bonus di falli esaurito in conseguenza del gioco da loro stesse voluto e che le aveva fino ad allora premiate, le Pescaresi rubano l'ennesima palla di questo loro bel finale e Chicca Del Sole, lanciata a canestro, viene fermata con un fallo disperato ed evidente a tutti. Inutile e dannose per il Perugia le plateali proteste che si tirano dietro l'inevitabile e sacrosanto tecnico alla panchina. Del Sole realizza 1 su 2, mentre Mauri, glaciale e micidiale come spesso le accade nei momenti importanti, centra i susseguenti suoi due tiri liberi. Si va sul 51-53 che Pescara arrotonderà per il 52-56 finale, con 4 punti sofferti di margine per una vittoria che, ad essere sinceri, pur essendo stata la vittoria ad oggi in assoluto meno meritata, è stata comunque resa bella ugualmente proprio da quegli ultimi tre minuti in cui si è rivisto, appena in tempo per vincere, il branco delle Tigri in Rosa.
 
Peppe ‘Sandokan’ Toletti
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