Al telefono, la voce di Paolo Moretti è serena, il tono è disteso. Diverso da quello un po’ preoccupato che, lo scorso Natale, descriveva la difficoltà del campionato di B2, girone D, dove militava il Catanzaro, che “Paolino” aveva accettato di allenare al posto di coach De Sisti.
Squadra neopromossa il Catanzaro e, come ovvio parlando di allenatore subentrato in corsa, invischiata nei bassifondi della classifica. L’obiettivo della stagione? La salvezza.
E coach Paolo Moretti (già … coach) ce l’ha fatta, finendo il campionato al primo turno dei play-out grazie ad un qualitativo colpaccio esterno sul campo del Cus Bari. Una vittoria, importantissima, arrivata dopo un supplementare. Una vittoria bissata fra le mura amiche. Campionato finito, applausi, abbracci, soddisfazioni.
“E’ una bella soddisfazione e me la tengo stretta” ci ha detto Paolino, soddisfatto anche per il comportamento della sua squadra, protagonista di un play-out all’insegna della coesione, anche se non è facile fare gruppo quando il roster, anche se in B2, è composto da tre argentini, un uruguaiano, italiani del sud e del nord. Potenza delle naturalizzazioni …
Insomma Paolino ce l’ha fatta e ringrazia i suoi, sottolineando la crescita di due ragazzi che alla fine hanno giocato in quintetto con autorevolezza. Si tratta di Simone Di Trani, play classe 1983 e Giacomo Sereni, ala-pivot classe 1984 (la scorsa stagione alla Benetton Treviso).
Adesso, con il Catanzaro Calcio promosso in serie B, il Presidente del Catanzaro Basket, che è lo stesso del Calcio, cerca qualcuno disposto a rilevare la società o, comunque, a dargli una mano.
E coach Moretti cosa fara? Al momento le vacanze nella sua casa di Roseto degli Abruzzi, insieme alla sua famiglia. Poi si vedrà.
Per noi, che abbiamo visto Paolino vincere scudetti e coppe in televisione e dare spettacolo dal vivo a Roseto, è un piacere applaudire a questo suo primo successo di una nuova carriera professionale.

Luca Maggitti