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Il Nome della Rosa
‘UNA PORTA, UNA FINESTRA, DUE MURA’: LA NUOVA MOSTRA DI CRISTIAN PALMIERI.


Cristian Palmieri.

Giulianova, Circolo Virtuoso Il Nome della Rosa, dal 10 aprile al 1 maggio 2014.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 11 Aprile 2014 - Ore 23:45

Cristian Palmieri, fotografo rosetano figlio d’arte (suo padre è il mitico “Foto Tony”), ha inaugurato ieri, 10 aprile 2014, la sua ultima mostra al Nome della Rosa.
La mostra si chiama “una porta, una finestra, due mura” e resterà in allestimento presso il circolo virtuoso giuliese fino al 1 maggio 2014.
Per la prima volta, Palmieri si avvicina al tema sociale dell’emancipazione della donna moderna, prendendo spunto da una poesia del ‘700 e da una fotografa contemporanea.
La mostra è patrocinata dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), in collaborazione con il Castrum Fotoclub.
A breve uscirà anche il libro relativo alla mostra, acquistabile sia on-line sia in versione e-book.
 
LA MOSTRA
“Una porta, una finestra, due mura” è l'ultimo lavoro di Cristian Palmieri, artista abruzzese impegnato da qualche tempo in una sperimentazione che ha per oggetto la figura femminile e la sua condizione nella società moderna. Un racconto per immagini, ispirato all'Untitled Film Still #3 della fotografa americana Cindy Sherman, che vede quattro donne alla ricerca di una libertà negata, individuale e allo stesso tempo espressiva: un'interprete con la passione per la chitarra, una barista cantante blues, una madre single tatuata per metà del corpo e infine un'archeologa impegnata nel sociale. Donne ritratte all'interno delle mura domestiche, messe a nudo da un bianco e nero che diventa carne e vissuto, languore e desiderio di un altrove fortemente voluto e mai pienamente concesso: l'arte come principio di espressività, im-perfezione e bellezza. Attraverso il corpo Cristian Palmieri cattura le sottili declinazioni dell'intimità femminile, fotogrammi che prevedono tagli obliqui e verticali in un suggestivo gioco di luci e ombre. L'occhio dell'autore muta le figure in modelli sociali in cui specchiarsi: libere di suonare, stirare, andare in giro nude per casa, ma anche di orinare in piedi come uomini, le donne di Cristian Palmieri vivono la quotidianità all'ombra di due mura, simbolo di un limite invalicabile, spezzato dall'inserimento di una porta o una finestra. Si tratta di un motivo già incontrato nella produzione dell'artista che rappresenta un varco verso la libera espressione dell'identità femminile. L'antitesi interno/esterno evoca sul piano del linguaggio fotografico il conflitto tra quotidianità e sogno. L'artista supera la tradizionale concezione storicista, legata al tema dell'emancipazione femminile, creando l'immagine di una donna capace di affermarsi, di assumere un ruolo da protagonista all'interno del mondo.
Manuela Valleriani
 
CRISTIAN PALMIERI
Cristian Palmieri, da Roseto degli Abruzzi (TE), classe 1966, è figlio d’arte.
Inizia ad assistere il papà fotografo fin dall’età di 8 anni. Studente di terza media, in occasione della gita scolastica riceve in prestito la Rolleiflex del padre e se ne innamora.
A 16 anni vince il 3° Premio nel concorso “L'ultimo treno”, in occasione dell'inaugurazione della Stazione Ferroviaria di Pescara, con l'opera “Infinito”.
Nel 2007 una sua opera viene selezionata per il catalogo Grand Prix di fotografia “Nanna dopo la TV”.
Nel 2008 vince il 2° Premio nel concorso “Digitale in trasparenza”, in occasione della Mostra dei Vini Tipici, con l’opera “Dalla vigna alla tavola”.
Dal 2008 è il fotografo ufficiale della squadra di basket femminile delle “Panthers Roseto”. Le sue foto sono state pubblicate su varie riviste quali “Abruzzo Sport”, “Eidos”, “Abruzzo Più”, “Abruzzo e Sabina di ieri e oggi”, “L’Araldo abruzzese”.
Nel 2009 le sue opere “Cabine al mare” e “Carnevale di Ascoli” sono selezionate per il catalogo “Aternum”.
Nel 2009 vince il 1° Premio nel concorso riservato ai fotografi accreditati ai “Giochi del Mediterraneo” di Pescara con l’opera “Lo sforzo”.
Nel 2009 è Presidente di Giuria nel concorso fotografico “Vista Mare”.
Nel 2011 collabora con il Maestro Bruno Zenobio alla realizzazione del suo catalogo di colonne musive, totem e stele.
Nel 2011 è l’autore delle copertine del quindicinale “BLU 24 Magazine”.
Negli anni 2011, 2012, 2013 è Direttore Artistico della manifestazione “Un pugno d’impegno”, all’interno della quale cura la proiezione di immagini video e mostre fotografiche sui temi di sport – in particolare boxe – e volontariato sul tema “Un pugno d’impegno su Cuore Alto”.
Nel 2013 la sua opera “Santa Cecilia” viene selezionata per la mostra “Ceci n’est pas un concours. Questo non è un concorso.”, svolta a Palazzo Magnani di Reggio Emilia.
 
MOSTRE PERSONALI

2009 -
FIGLI DELLO STESSO MARE
Diciotto scatti in digitale sul tema del mare per la personale, che per la prima volta mette a nudo se stesso e la passione per un’arte praticata fin dall’infanzia accanto al padre fotografo. Un’esperienza che nasce da una concezione purista della fotografia, per cui inizialmente (e per molto tempo in realtà) è solo un intuitivo occhio analogico a registrare l’immagine sulla pellicola.

2010 -
LUCE NEL SILENZIO
In questa occasione una ricerca sulla luce: essenza stessa della fotografia, essa muta da elemento formale ad identità tematica, arricchita - grazie all’uso della stampa su tela - da suggestivi effetti pittorici e materici.

2011 -
IL RESPIRO DELLA TERRA
Dall’osservazione sulle possibili forme del mare (Figli dello stesso mare, 2009), alla ricerca tematica sulla luce, rivelata a contatto con alcuni eremi abruzzesi (Luce nel silenzio, 2010), fino al presente lavoro incentrato sulla terra, il fotografo propone un’indagine sul mondo naturale che ci conduce sempre più in profondità all’interno della sua visione.

2012 -
PAESAGGI (IN)NATURALI
La fotografia come mezzo di testimonianza, ma anche come occhio indagatore. Un'indagine che mette in risalto il rapporto dell'uomo con la nostra terra. Come rovistando nella spazzatura attraverso le tracce che vengono lasciate si riesce a scoprire come siamo, così attraverso i segni e le opere sul territorio si svela il nostro carattere. Di nuovo paesaggio, quindi. D’altronde è così difficile correre dietro all'essere umano in questo fuggi fuggi quotidiano che è più facile congelarlo in quello che lascia dietro di sé nel corso della sua breve vita. Segni effimeri che a noi possono sembrare eterni, ma che la natura cancellerà con il tempo, perchè la natura può fare a meno di noi ma non viceversa.

2013 -
PALINSESTO
Un viaggio nel mondo dell'arte, fonte di ispirazione. Nessuna risposta, ma tante domande. Immaginare cosa avrebbero rappresentato oggi gli artisti che hanno fatto la storia dell'arte. Non una riscrittura, ma una reinterpretazione in forma moderna di alcune opere.
 
MOSTRE COLLETTIVE

2009, Roseto degli Abruzzi (TE). FIGLI DELLO STESSO MARE
Nell’ambito della manifestazione “Crisis”.

2009, Roseto degli Abruzzi (TE). FIGLI DELLO STESSO MARE
Nell’ambito della manifestazione “Vista Mare”.

2010, Città Sant’Angelo (PE). ATERNUM
Nell’ambito dell’inaugurazione del “Belvedere dei fotografi”.

2010, Roseto degli Abruzzi (TE). FESTIVAL DELLA SOLIDARIETà
Nell’ambito della 9^ Edizione.

2010, Castelbasso (TE). FOTOGRAFIA DIGITALE IN RASSEGNA

2011, Pineto (TE). CASTRUM FOTOCLUB
Nell’ambito del “Pineto Photo Week”

2011, Roseto degli Abruzzi (TE). SPORT E DINTORNI
 
Circolo Virtuoso
IL NOME DELLA ROSA
Via Gramsci 46/a - 64021 Giulianova (TE)
Telefono 338.97.27.534
 
ROSETO.com
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