Qualche ritardo
Di tutto un pò: Borsacchio, urbanistica, rifiuti, alberi, scuole, cene... E non è una critica a chi siede a Palazzo di Città... La questione non è di destra o sinistra, ma di cose che si fanno o si propongono... E la politica, a mio avviso, è insufficiente: tutta.
Si diceva: quando la riserva Borsacchio sarà riconfinata allora potrà partire. Senonché il taglio è avvenuto due anni fa, ma la riserva manca ancora dell'ente di gestione e del piano naturalistico. Quest'ultimo doveva essere pronto per il 31 dicembre scorso, ma non se ne sa più niente.
Si diceva: revocato il piano regolatore approvato in scadenza di consiliatura nel 2011, si rifarà la pianificazione. Ma la revisione del piano strutturale, anch'essa prevista per il dicembre scorso, ancora non è nota, malgrado l'incarico professionale per la consulenza sia stato già affidato.
Si diceva: il servizio di raccolta differenziata sarà esteso a tutto il territorio. Ma la commissione tecnica nominata per l'appalto quinquennale da circa 15 milioni di euro sono quattro mesi che sta esaminando le offerte pervenute e non è ancora approdata all'esito. Nel frattempo il servizio porta-a-porta resta limitato ed i costi permangono non indifferenti.
Non tutto, ovvio, va così. Ad esempio la formazione civica "Roseto Tricolore" ha messo in rete dei disegni per sostituire le palme decapitate in piazza della Libertà. Vanno bene tutte, basta ripaiantarne qualcuno di alberi. Il problema infatti, non è chi siede a Palazzo di Città: ma sono le cose che si fanno o si propongono. Se le proposte sono buone, ok, chiunque le faccia. Poi, ovvio, bisogna applicarle.
Un gruppo di professori, invece, cerca di ottenere attenzioni per l'istituto tecnico "Moretti". Ne è nata qualche polemica politica. Ho assistito alla loro conferenza stampa. L'intento non mi è parso affatto polemico. Secondo me i prof. vogliono che una eccellenza scolastica come il "Moretti" resti tale anche nella fisicità dell'edificio. Vorrebbero che questa cosa fosse sostenuta nell'ambito dei fondi governativi che si annunciano per le scuole. Se volete il desiderio è quello di avvantaggiare Roseto, non di criticare questo o quel politico. O almeno io l'ho capito così.
Eppoi, eppoi che c'è? Ah! le cene elettorali. Ma di quelle non parlo: per me sono l'aspetto più desolante che possa esserci. La mestizia di un piatto, ed il vuoto delle proposte.
controaliseo il blog di Ugo Centi
Roseto degli Abruzzi. Le palme decapitate in Piazza della Libertà (della Stazione).
