Roseto degli Abruzzi, martedì 15 marzo 2014, primo pomeriggio, caffé e gelato al Liberty con i miei amici Roberto Clementoni e Claudio Batta.
Claudio è un attore – ma non solo – che ha fatto molta TV (6 edizioni di Zelig, per dire) qualche anno fa, mentre oggi preferisce i teatri in cui porta il suo ultimo spettacolo, “Agrodolce”. È poi anche direttore artistico e gestisce alcuni laboratori di teatro.
Claudio è in Abruzzo – terra che ama dal 2002, quando è venuto a fare le prime serate – per mettere in scena il suo “Agrodolce” domani sera all’Università di Teramo (ingresso gratuito) nell’ambito delle iniziativa che l’ateneo teramano ha organizzato per tenere vivo e interessante il luogo anche di sera. Sempre domani, sempre all’università, sempre a ingresso libero, ma di pomeriggio (ore 17.30 circa) lo intervisterò per parlare di “Agrodolce” e cioè di cibo e umane abitudini (più o meno cattive).
Ma torniamo al Liberty, circa un’ora fa, quando è uscita la notizia che il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso a Silvio Berlusconi la pena alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, per scontare la condanna del processo Mediaset di 10 mesi e mezzo. L’ex Cavaliere sarà impegnato una volta a settimana, per 4 ore.
Guardo Claudio e il suo viso è stralunato. Poi prorompe: “Mandano Silvio Berlusconi alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone per i servizi sociali. C’è un piccolo teatro all’interno... sapete chi è il direttore artistico? Io!”.
Non mi faccio scappare l’assist e controbatto: “Claudio, devi proporgli assolutamente un monologo!”.
Passano un paio di minuti e Claudio sente qualcuno della Sacra Famiglia al telefono. È iniziata la tarantella mediatica e – a pochi minuti dalla notizia – fuori dal centro ci sono già giornalisti del New York Times, del Guardian e persino un cronista finlandese.
Chiusa la telefonata, ci lasciamo. Claudio chiederà di coinvolgere Silvio Berlusconi in una serata teatrale. Anche questa è servita su un piatto d’argento, per cui ringrazio il Batta nazionale e la tocco piano, a mo’ di ciao: “Claudio, devi... d’altronde, come recita Silvio...”.
Staremo a vedere.
Claudio Batta, ieri, a Roseto degli Abruzzi. Non poteva ancora sapere che questa foto sarebbe stata usata, il giorno dopo, con la didascalia: ‘Aspettando Silvio’.
Claudio Batta, oggi, al Liberty di Roseto degli Abruzzi.
