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Lavoro a Roseto degli Abruzzi.
ROLLI: LA MARCIA DEI DIRITTI.
Lo sciopero dei dipendenti Rolli del 12 giugno 2014.
[Lino Nazionale]


Corteo dei dipendenti, domenica 15 giugno 2014 con inizio alle ore 10, dallo stabilimento fino in piazza del Municipio. Il punto della situazione.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 14 Giugno 2014 - Ore 21:30

L’Industrie Rolli Alimentari S.p.A. è il più importante polo occupazionale di Roseto degli Abruzzi. Lo stabilimento di 100.000 metri quadri (45.000 coperti), assorbe circa 200 tra impiegati e operai a tempo indeterminato e oltre 600 operai stagionali. I dipendenti, assunti attualmente con il contratto di categoria del settore alimentare, rischiano di vedersi applicare dal 1 luglio 2014 il contratto del settore agricolo.
 
La notizia ha messo in allarme i sindacati, vista la possibile consistente riduzione del salario mensile (da circa 96 euro lordi giornalieri a circa 64). Ma le preoccupazioni per migliaia di persone, fra dipendenti e familiari, non finiscono qui, visto che la Rolli potrebbe cedere lo stabilimento di Roseto alla cooperativa Salpa.
 
Sull’allarmante situazione Gianni Melilla, senatore di SEL, ha presentato interrogazione ai Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, mentre Rifondazione Comunista sottolinea i parallelismi con il vicino stabilimento Amadori di Mosciano. Il PD rosetano, con il segretario Tacchetti, ha sottolineato in Consiglio Comunale il molto che le istituzioni locali hanno sempre fatto per la Rolli, invitando perciò l’Amministrazione a convocare un consiglio urgente per dibattere del tema e appellandosi alla classe politica nazionale e regionale, ottenendo subito l’appoggio del neo consigliere regionale PD Luciano Monticelli. Anche Scelta Civica ha annunciato la richiesta di un consiglio comunale aperto per discutere della vicenda, informando che il deputato rosetano Sottanelli si farà promotore di un tavolo di confronto regionale, mentre il consigliere De Vincentiis rimarca che della vicenda si è saputo soltanto dopo le elezioni regionali. Un richiamo neanche troppo velato a Nicola Di Marco: candidato alle regionali,  presidente del consiglio comunale di Roseto e impiegato assunto alla Rolli con funzioni direttive nel settore del personale.
 
In questo quadro, appare paradossale il “Rating 1 - Indice di massima affidabilità”, conferito alla Rolli dalla “Cribis D&B” lo scorso 12 febbraio 2014, come si evince dal sito aziendale. Infatti, il Rating 1 indica solidità economico-finanziaria e puntualità nei pagamenti: una sorta di “Oscar”, che nel corso dell’ultimo anno è stato assegnato a meno del 6% delle oltre 5 milioni di imprese italiane.
 
Il 12 giugno 2014, i dipendenti della Rolli hanno scioperato, compatti, bloccando l’azienda nei tre turni a ciclo continuo. Una unità di intenti che sembra voler tenere lontano la politica, visto che gli scioperanti hanno preferito che la loro protesta non fosse strumentalizzata da chi, come il neo consigliere regionale Luciano Monticelli, era andato a portare la propria solidarietà. I lavoratori chiedono interventi urgenti alle istituzioni, al di là degli schieramenti politici, auspicando un pronto intervento sia dell’amministrazione comunale di Roseto sia del governo regionale.
 
L’impressione è che in città, dopo la vertenza Teleco del 2005, si apra un nuovo fronte di lotte per il lavoro, con un interlocutore – le Industrie Alimentari Rolli – forte e deciso a tenere il punto del cambio di contratto. Una posizione che, però, potrebbe anche preludere ad una strategia di concessioni graduali, magari legate a finanziamenti europei: cose già viste in altre parti d’Italia, con altri gruppi industriali.
 
Intanto, l’Amministrazione ha protocollato, mediante il sindaco Pavone, la richiesta di un consiglio straordinario urgente, dopo le richieste avanzate da PD e Scelta Civica nei giorni scorsi. Il presidente del consiglio comunale, Nicola Di Marco, dipendente delle Industrie Rolli, ha invece risposto pubblicamente agli attacchi di Scelta Civica, dichiarando di essere venuto a conoscenza della situazione aziendale solo dopo le elezioni, insieme agli altri dipendenti.
 
La vertenza è un vero problema per l’economia locale della seconda città della provincia teramana dopo il capoluogo, primo centro costiero con oltre 25.000 abitanti, perché Rolli significa circa 800 dipendenti (di cui 600 stagionali). Un simile numero di dipendenti, se rapportato ad un Comune in cui i nuclei familiari sono circa 11.700, spiega bene la diffusa, generalizzata e montante preoccupazione che da oltre due settimane attanaglia la cittadinanza.
 
Per gestire la questione, appare fondamentale un salto di qualità a livello di tavolo di trattativa, coinvolgendo tutte le forze politiche e i livelli di governo istituzionale, partendo da quello cittadino e arrivando a quello regionale. La vertenza Rolli, dunque, come banco di prova di quelle “larghe intese” che sempre i partiti dovrebbero attuare, di fronte a problemi trasversali come quello del lavoro. Purtroppo l’inizio non è dei più rassicuranti, visto che le forse politiche rosetane sono al momento impegnate a rivendicare la primogenitura dell’idea di convocare un consiglio comunale straordinario, per parlare del problema Rolli. L’auspicio è che la vertenza sia trattata in modo pragmatico e razionale, ricordando l’adagio dell’intellettuale spagnolo Santayana, che ammoniva: “Il fanatismo consiste nel raddoppiare gli sforzi quando si è dimenticato lo scopo”.
 
Oggi, sabato 14 giugno 2014, c’è stato un incontro fra l’amministrazione comunale di Roseto, i rappresentanti della RSU Rolli e quelli provinciali dei sindacati. Per le istituzioni locali c’erano il sindaco, Enio Pavone, il presidente del consiglio, Nicolino Di Marco, gli assessori Recchiuti e Vannucci e il consigliere comunale Di Giuseppe.
 
Nel primo pomeriggio, l’ufficio stampa del Comune ha emesso un comunicato in cui si informa che Pavone, accompagnato da Di Marco (che come detto è anche dipendente Rolli), ha già incontrato i dirigenti dell’azienda venerdì 13 giugno, in merito al cambio del contratto di lavoro collettivo. Il primo cittadino al momento conserva una posizione ecumenica, dichiarando: «Il sindaco continuerà a monitorare costantemente la situazione con grande attenzione all’evolversi della stessa, cercando di operare con l’obiettivo di trovare una soluzione a questa difficile vicenda».
 
L’azienda Rolli, negli anni, ha potuto ampliare il proprio stabilimento, dando lavoro a sempre più persone. Nell’ultimo Consiglio Comunale, poi, la variante al Piano Regolatore Generale che consente una migliore organizzazione logistica proprio alla Rolli. Di più: all’interno dello stabilimento si trova una centrale a biogas, alimentata da rotoballe che bruciando emanano un odore a volte sgradevole. La scorsa estate i cittadini di Santa Petronilla protestarono, facendo anche notare come un altro progetto di centrale a biogas, previsto nelle vicinanze del borgo di Montepagano, fosse stato bocciato. Insomma: da sempre Roseto ha molto concesso allo sviluppo dell’azienda Rolli, perché anche il cattivo odore è meglio della puzza della fame da mancanza di lavoro, ma questo non può significare smantellare i diritti dei lavoratori.
 
Per questo, domani – domenica 15 giugno 2014, con inizio alle ore 10 – i dipendenti della Rolli marceranno in corteo, partendo dallo stabilimento di Contrada Santa Petronilla e dirigendosi a Piazza della Repubblica, per tenere una riunione sindacale sotto il Municipio. Una marcia per il lavoro lunga oltre 5 chilometri, che occuperà la Strada Statale 16 e si svolgerà anche in caso di pioggia.
 
Luca Maggitti
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