Nel 1998 scrissi un pamphlet per omaggiare Mamma Liliana, nel giorno del suo 50° compleanno.
D’accordo con l’edicolante di Piazza Ungheria – Roberto Nardi, se ben ricordo – il 21 ottobre feci inserire dentro i quotidiani in vendita quella mattina una copia del “magazine patinato” dedicato a Mammà, che ovviamente occupava titolo e copertina, oltre alle pagine interne.
La sorpresa andò benissimo.
La terza pagina di quell’opuscolo è dedicata a Carla De Antoni e Rosanna Racinelli: donne di un altro pianeta, che non sono più tra noi e che già allora mancavano molto a tutti quelli che le hanno conosciute.
Io ho avuto il privilegio della loro amicizia, lavorandoci insieme nei primi Anni ’90 (del secolo scorso), in quel progetto esaltante che era l’Associazione Culturale “Roseto Unita”.
Questa sera, domenica 22 giugno 2014, il figlio di Rosanna, Dante Francani, canterà la sua “Tuta blu... o la ballata dell’operaio”, alla finale di “Musicultura” 2014, nella strepitosa cornice dello Sferisterio di Macerata.
Rosanna mi parlò per la prima volta di suo figlio Dante una sera in cui uscimmo a mangiare una pizza (1993?, 1994?, non ricordo) e stavamo lavorando – se non erro – all’organizzazione di uno spettacolo teatrale di Vincenzo Di Bonaventura, il “Don Chisciotte” da lui rivisitato (strepitoso “monologo” in cui Vincenzo interpretava Don Chisciotte in italiano e Sancho Panza in dialetto rosetano). Eravamo alla Piccola Rosburgo ed era bel tempo. Mangiammo fuori.
Le parole di “Mamma Rosanna” per il suo figliolo amatissimo restano scolpite in me. Per questo, quando il 3 settembre 2012 Dante mi scrisse in e-mail: “Ascoltala a tutto volume Lu'........poi dimmi cosa ne pensi”, allegando il file mp3 di “Tuta blu” io la ascoltai e il 5 settembre 2012 gli risposi: “Complimenti, non sapevo suonassi e cantassi (suoni tu il piano?). Bel motivo, belle parole. Ma, sia chiaro, io non sono un critico musicale, ma solo un ascoltatore. Se la carichi su YouTube e magari un amico che smanetta con la telecamera ne facesse un video, secondo me girerebbe parecchio (poi magari mi sbaglio). Altrimenti, non ha sbocchi, ovviamente. Se ti interessa farla conoscere, forse YouTube è un buon inizio, no? Complimenti ancora, piacevole scoperta! Lucone”.
Dante ha seguito il mio consiglio, imparando da solo a caricare video associando file sonori. Il resto è storia nota, con il motivo che ha spiccato il volo e i tanti elogi a Dante e alla sua canzone. Elogi che merita. Tutti.
E allora, adesso che il dolce Dante è arrivato fino allo Sferisterio, io – a mo’ di “in bocca al lupo” – gli dedico questo ricordo scritto anche per la sua splendida Mamma, che stasera gli carezzerà la testa mentre canterà dandogli coraggio.
E sono certo che anche “la casinista” Carla farà un tifo indiavolato da lassù.
Dàje fùrt, Dante!