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Basket In Carrozzina
GALLIANO MARCHIONNI: UN AMICACCIO AI MONDIALI.
Galliano Marchionni con la maglia della Nazionale.

L’Italia impegnata ai Mondiali 2014 di Corea del Sud.

Galliano Marchionni, con l’Italia alle Paralimpiadi di Londra 2012.

Il giuliese inizia oggi, sabato 5 luglio 2014, i Mondiali in Corea del Sud, esordendo contro la Germania. Le dichiarazioni del campione, il cui futuro è ancora Giallorosso.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 05 Luglio 2014 - Ore 00:30

L’abruzzese Galliano Marchionni inizierà domani i Campionati del Mondo di basket in carrozzina, che si svolgeranno in Corea del Sud, a Incheon, indossando la maglia numero 8 dell’Italia e sfidando la Germania, poi la Svezia il 6 luglio e il 7 l’Australia.
 
Marchionni, profeta in patria nella squadra di A1 degli Amicacci Giulianova, ha esordito con l’Italia nel 2004 e vanta un palmares eccezionale.
 
Con gli Azzurri ha vinto gli Europei di Francia (2005) e Turchia (2009), arrivando al quarto posto ai Mondiali di Inghilterra 2010 e giocando le Paralimpiadi di Londra 2012.
 
A livello di club, nel 2007 ha vinto Scudetto, Supercoppa Italiana e Coppa dei Campioni con il Santa Lucia Roma, nel 2010 è stato il cannoniere italiano di A1, mentre nel 2011 lo è stato di tutto il campionato e in Europa ha trascinato i suoi Amicacci alla vittoria della Challenge Cup, segnando 32 punti in Finale. Sempre con Giulianova, nel 2012 ha vinto la André Vergauwen Cup, bissando il successo ottenuto nel 2005 con la Briantea 84 Cantù.
 
Il veterano freme come agli esordi: «Nonostante i miei 32 anni, sono emozionato di essere ancora in Azzurro, facendo parte di un gruppo splendido, che per me è la seconda famiglia».
 
A proposito di famiglia, Marchionni ringrazia quella di origine: «Senza il supporto dei miei cari, non riuscirei a partecipare a queste competizioni: a loro va il primo ringraziamento».
 
Circa gli obiettivi raggiungibili dall’Italia ai Mondiali, Galliano chiosa: «Non siamo fra le nazionali favorite, ma saremo umili e presuntuosi insieme: umili nel rispetto degli avversari, presuntuosi di potercela giocare con tutti».
 
Nonostante abbia vinto tutto, il campione giuliese guarda avanti: «Amo ciò che faccio e siccome pratico uno sport povero, l’unica cosa che ti spinge è la passione».
 
A livello di club, il futuro è ancora targato Amicacci: «Contentissimo di restare a Giulianova, anche se ho avuto altre offerte. Colgo l’occasione per appellarmi a tutti gli amanti dello sport sano, affinché sostengano gli Amicacci».
 
Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO Abruzzo, venerdì 4 luglio 2014.
 
Luca Maggitti
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