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Terremoto L’Aquila 2009
PIERLUIGI BIONDI IN SCIOPERO DELLA FAME, MENTRE C’E’ CHI HA TROPPO MANGIATO...
Pierluigi Biondi, Sindaco di Villa Sant’Angelo, nel 2010, sostenitore del progetto TIME OUT.

Solidarietà al Sindaco di Villa Sant’Angelo, che da ieri è in sciopero della fame. La sua lettera aperta, le nostre riflessioni e un ricordo che unisce ROSETO.com a Pierluigi Biondi e L’Aquila per la Vita, datato 2009.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 17 Luglio 2014 - Ore 09:30

Ho conosciuto Pierluigi Biondi – Sindaco “di destra” di Villa Sant’Angelo, piccolo Comune martire del terremoto del 2009 che colpì L’Aquila e il circondario – pochi giorni dopo il terremoto.
 
Giampiero Porzio, coach-oncologo di L’Aquila per la Vita, dormiva nella tendopoli di Villa Sant’Angelo – che contò molti morti durante il terremoto – di solito il lunedì, mentre nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì veniva da me a Roseto e il venerdì partiva per Casalbordino, dove stavano la moglie Silvia e il figlio Carlo, appena nato. Non che Giampiero avesse la mania di viaggiare: il terremoto gli aveva reso la casa inabitabile.
 
“Jump” mi fece presente la situazione disastrosa dei poveri abitanti di “Villa”, così donammo il telefax di ROSETO.com a “Sfollati News”, foglio informativo che si redigeva in quel piccolo comune e che, più avanti, ebbe la solidarietà perfino della trasmissione “Report”, che donò materiale per la redazione (a noi di ROSETO.com, si sa, ci piace arrivare prima).
 
Ieri mi ha chiamato un commosso Giampiero Porzio, per informarmi della decisione di Pierluigi Biondi: sciopero della fame, perché a 5 anni dal terremoto le cose ancora devono andare come dovrebbero andare in un paese che si ostina a definirsi moderno e civile.
 
Poi ho parlato al telefono con Pierluigi, ironico e simpatico come sempre, nonostante il primo giorno a pancia vuota.
 
Ho pensato al suo sciopero della fame e all’assurdità – in relazione al terremoto di L’Aquila 2009 – del parallelo scoppiare di inchieste e arresti contro “chi ha troppo mangiato”. Ho pensato che le cose dopo oltre 5 anni devono ancora ripartire, ma c’è stato chi – partendo a razzo – non ha esitato a ridere la notte del terremoto, a rubare a manetta, a fare affari con i Casalesi e con tutte le altre mafie censite. A loro, ovviamente e per ribadirlo, il mio completo e totale disprezzo, sperando che il terremoto umano non smetta mai di devastare le loro coscienze e scuotere le loro inutili vite, fino all’ultimo giorno di vita vegetativa su questa terra.
 
Ma torniamo al sindaco Pierluigi Biondi. Ecco la sua lettera che spiega lo sciopero della fame e, in calce, l’articolo che pubblicammo nel 2010 – scritto nel giugno del 2009 da Giampiero Porzio – per la “questione del telefax”.
 
Solidarietà a Pierluigi Biondi e a Villa Sant’Angelo. E se anche voi condividete, divulgate la sua lettera.
 
«Quando un sindaco decide  dopo un doloroso confronto interiore, di arrivare a scrivere quello che state per leggere significa che sono ormai esauriti gli strumenti istituzionali per difendere la sopravvivenza e il futuro della comunità locale amministrata.
Da questa mattina, così come prevede il decreto 1/2014 dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere, potrei pubblicare la graduatoria delle priorità del centro storico di Villa Sant’Angelo riferita a quegli aggregati che non hanno ancora presentato progetti ma si tratterebbe, a conti fatti, di un esercizio inutile: ai presidenti dei consorzi, che potrebbero in 60 giorni formalizzare la richiesta di contributo, dovrò dire di aspettare ancora perché le casse del Comune non lo consentono.
Attualmente, infatti, il Comune di Villa Sant’Angelo ha erogato direttamente finanziamenti per oltre 5,7 milioni di euro e altri 13 attraverso l’Ufficio territoriale per la ricostruzione, a fronte di trasferimenti accertati pari a 14,8 milioni. Entro un mese altri 12 milioni di progetti, e quindi di potenziali cantieri, saranno pronti, senza contare la graduatoria di cui ho parlato sopra che necessiterebbe, nel solo 2014, di almeno 15 milioni per garantire continuità ai lavori.
A conti fatti, anche considerando le previsioni della delibera Cipe 135 del 2012, mancano all’appello 28,5 milioni che potrebbero essere rapidamente impegnati e, pure se la futura assegnazione della Cipe 50/2013 dovesse destinare una cifra importante al comune di Villa Sant’Angelo, questa non sarebbe sufficiente che a coprire una parte delle necessità, a meno di non voler “cannibalizzare” una parte consistente della dotazione destinata all’intero cratere e ai suoi 56 paesi.
In questo quadro ci si dice di andare avanti, di continuare a firmare i decreti di contributo, non rendendosi conto che siamo ormai relegati al ruolo di giocatori d’azzardo, che puntano al tavolo verde più di quanto hanno in tasca, in spregio alle più elementari norme della contabilità pubblica. Un ruolo che finora abbiamo recitato con grande spirito di servizio che, però, non può essere più assecondato senza un minimo di regole certe e di segnali di incoraggiamento da parte del governo.
Questo affronto a danni del territorio, tra l’altro, si sta consumando nell’indifferenza della governance della ricostruzione: da due anni i sindaci non sono più chiamati a dibattere delle questioni più importanti e i parlamentari abruzzesi si limitano a prese di posizione di circostanza a mezzo stampa ma senza incidere significativamente sul nuovo corso dell’esecutivo.
Il “più grande cantiere” d’Europa, infatti, sembra relegato ai margini degli interessi nazionali. Il cratere aquilano non può essere considerato un malato senza speranze per cui l’unica soluzione è una morte inesorabile e piena di sofferenze.
Se la prospettiva del mio popolo è questa, sento il dovere di reagire e di lottare. In maniera civile ma ferma. Pertanto vi annuncio che da questa mattina ho avviato uno sciopero della fame che terminerà solo quando arriveranno le risposte che questa terra reclama. Nei momenti difficili servono gesti forti: arriva un punto in cui le parole non bastano più e servono esempi. Questo è uno di quelli e io non intendo sottrarmi».
Pierluigi Biondi, Sindaco di Villa Sant’Angelo, 16 luglio 2014.
 
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Domenica 6 giugno 2010
Terremoto
GIAMPIERO PORZIO E IL TELEFAX DI ROSETO.com PER ‘SFOLLATI NEWS’
A 14 mesi dal sisma, un ricordo per non dimenticare che c’è ancora moltissimo da fare.
(Scritto da Giampiero Porzio, 13 luglio 2009.)
 
Luca Maggitti
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