Si inizia!
Oggi prende il via la Coppa del Mondo 2014 ed è bello essere emozionato ancora, sentire che qualcosa di grande, di importante, sta per cominciare.
Mattinata iniziata con la riattivazione, diventata obbligatoria in questa Coppa del Mondo, suggerita ai nostri responsabili dalla “Bestia di Leon”, al secolo Alejandro Vaquera.
Così stamani, mentre qualcuno di noi si fermava in palestra, io ho preferito andare a correre per i vicoli che circondano il nostro hotel, facendo bene attenzione a non perdere la strada. L’hotel è nel centro storico di Siviglia, attorniato da un vero e proprio labirinto di stradine. Nel 2007, durante l’Eurobasket, uno dei gironi era proprio qui a Siviglia, esattamente come ora, e andammo a correre in centro. Però l'hotel non era in centro... ebbene ci perdemmo e per tornare in hotel impiegammo più di un'ora!
Stamani invece ho trovato subito la strada (vedi l’esperienza?) e raggiunto il Guadalquivir, fiume che attraversa Siviglia e ha una delle sue sponde attrezzata con una pista ciclabile che lo affianca completamente. Certo, non è il “Parco della Musica e della Scienza” di Valencia, qui il fiume è ancora ben visibile, ma è lo stesso un posto invidiabile e adatto all'uso che ne dobbiamo fare noi. Quindici minuti sono bastati per caricare i muscoli, ma soprattutto la mente ed affrontare al meglio la giornata.
Vista la possibilità di fare colazione fino alle 11, io e il mio collega odierno, Belosevic, abbiamo deciso di fare brunch e saltare il pranzo. Durante il brunch, ecco che torna la stessa domanda da parte di Iljia: “Caffè?”. Come si può dire di no, ricordando tutte le Finali dirette con lui e iniziate sempre con un caffé prepartita, parlando della stessa?
Così con Iljia, Juan Carlos Gonzales, Steve Seibel e l'altro collega di oggi, Michael Aylen, siamo usciti per il caffè e anche per un po’ di sano turismo.
Siviglia è una città splendida, con le sue stradine tutte lastricate in pietra, una sorta di pavè fiammingo, e la sua straordinaria Cattedrale gotica, che per ampiezza è la terza al mondo dopo San Pietro e quella di Sant Paul a Londra. E poi c’è un cielo di un azzurro intenso ed un sole brillante ad illuminare tutti i palazzi del centro storico. Quasi 2 ore di relax, foto, caffé e soprattutto di grandi risate con i miei colleghi. Le ore che hanno preceduto l'esordio, non potevano passare in modo migliore.
Partenza verso il palazzo con, a farci da battistrada, una scorta della polizia che però si è rivelata inutile, in quanto le ampie vie della città erano semivuote: vuoi perchè molti sono ancora in vacanza, vuoi forse per il caldo (39 gradi), che spinge la gente a stare al fresco di casa.
Sul bus, aria pesante e non una parola: tutti a guardare fuori dai finestrini e forse a pensare alla partita, all'atmosfera che si sarebbe respirata nell'arena, alla routine prepartita, a tutti gli avvertimenti ricevuti a Madrid, a cercare in quel silenzio la concentrazione per la gara. Niente è cambiato in tutti questi anni, c'è ancora qualcosa di magico nell'attesa, nel prepartita, in quei momenti in cui ripensi agli stessi momenti di altri campionati, in altri luoghi, con altri colleghi.
Arrivati all'arena e scesi nel nostro spogliatoio, che è praticamente una sauna, solito rituale: colloquio pregara, riscaldamento, ultima stretta di mano e via per il corridoio che ci porta in campo.
Si gioca Argentina-Portorico. I tifosi argentini la fanno da padrone, con canti e bandiere biancocelesti e i loro beniamini regalano una prestazione con i fiocchi, con Scola e Nocioni su tutti, ma anche Prigioni, nonostante giochi poco a causa di tre falli nel primo tempo, che dimostra tutta la sua classe con degli assist fantastici dimostrando perché, nonostante un fisico da “ragioniere”, da tre anni gioca in NBA. Complimenti!
Domenica 31 agosto 2014, alle 20 ora locale, mi tocca Grecia-Filippine, insieme ai miei compagni di terna Mohammad Alamiri (Kuwait) e Stephen Seibel (Canada).
Alla prossima!
ROSETO.com
Luigi Lamonica
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La terna di Argentina-Portorico. Da sinistra: Ilija Belosevic (Serbia), Luigi Lamonica, Michael Aylen (Australia).
Argentina-Portorico. Luigi Lamonica impegnato durante la gara.
Da sinistra: Ilija Belosevic (Serbia), Luigi Lamonica, Garcia Gonzales (Spagna), Stephen Seibel (Canada).
