[Ricerca Avanzata]
Giovedì, 25 Aprile 2024 - Ore 10:14 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Musica
IL VOLO CONQUISTA L’ABRUZZO


Lo scorso 5 settembre, tutto esaurito al Teatro D’Annunzio di Pescara per applaudire Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 21 Settembre 2014 - Ore 18:15

Il concerto di Pescara è finito da circa un’ora, quando Ercole Ginoble, papà di Gianluca, mi viene incontro tenendo in mano, con cura, alcune cose. Sono regali, sembrano venire da Oriente a giudicare dai disegni.
 
Chiedo lumi ed Ercole mi dice che sono omaggi per i ragazzi del Volo, che gli ha consegnato una signora giapponese presente al concerto. E già la cosa è degna di nota. La cosa incredibile, ma vera, è invece che la stessa signora aveva applaudito i ragazzi, un anno prima, a Città del Messico.
 
Succede anche questo, con Il Volo. Oltre alle richieste di matrimonio davanti a duemila persone.
 
Già, perché durante il concerto il rosetano Daniele Falasca, che aveva aperto la serata suonando un pezzo con la sua fisarmonica accompagnato dall’orchestra, ha chiesto alla sua amata Fiorella di sposarlo, supportato dal suo amico Gianluca Ginoble e da Piero Barone, mentre Ignazio Boschetto – il “comico” del trio – lo invitava simpaticamente a ripensarci. Affare fatto: Fiorella sale commossa sul palco e accetta, la platea si scioglie in un’ovazione.
 
E questo è soltanto “lo show nello show”, perché lo spettacolo lo hanno firmato, con le loro voci così diverse e nel contempo così brillanti, Gianluca, Piero e Ignazio, strappando applausi a scena aperta e facendo più volte alzare il pubblico in piedi.
 
Un concerto che ha racchiuso brani della tradizione italiana e hit internazionali, oltre a pezzi originali scritti per Il Volo. Musica suonata bene, da una grande orchestra, e cantata meglio, per migliaia di appassionati in festa che, per la prima volta in Abruzzo, hanno potuto applaudire il terzetto che prima è diventato famoso nel mondo e poi è venuto in Italia, a guadagnarsi uguale fama.
 
È stata una serata particolarmente emozionante per Gianluca Ginoble. Dopo le due serate a Taormina, dedicate ai siciliani Barone e Boschetto, era infatti lui il padrone di casa, stante le origini rosetane e paganesi. Gianluca è stato perfetto, domando l’emozione con classe ed anzi facendo un grande favore a tutta la regione, visti i sapidi e divertenti duetti a base di dialetto abruzzese e bontà locali perfezionati con Boschetto.
 
E, stando alle visualizzazioni dei frammenti video del concerto caricati su YouTube, ha fatto più Gianluca, con la collaborazione del goloso Ignazio (matto per gli arrosticini), per la promozione delle eccellenze enogastromiche abruzzesi che tante (e costose) campagne regionali finalizzate a spingere l’Abruzzo nel mondo.
 
Perché oggi, uno degli abruzzesi più famosi, rispettati e lodati del mondo è Gianluca Ginoble, che – neppure ventenne – sprigiona cantando un “volume di fuoco”, inteso come forza di comunicazione e coinvolgimento delle masse, che nessuna campagna pubblicitaria sembra poter pareggiare.
 
Logico dunque porsi una domanda: ma in Regione – dopo i passati abbinamenti con i campioni dello sport (comunque di nicchia) – ci avranno pensato a quanto sarebbe importante e produttivo costruire un progetto sulle eccellenze abruzzesi da esportare nel mondo, facendolo sostenere da testimonial che hanno il gradimento internazionale di Gianluca Ginoble? Resto col dubbio e intanto torno con la mente al concerto.
 
E al fatto che la pioggia – che minacciava da ore – sia scesa proprio sul bis, quasi che Gran Sasso e Majella avessero vegliato su questi giovanotti così bravi con la voce, per non rovinare loro l’esordio nella terra di Gabriele D’Annunzio e di Ennio Flaiano. Flaiano che, gioverà ricordarlo, aveva la nonna materna, Rosa Di Bonaventura, originaria proprio di Montepagano, l’antico borgo in cui Gianluca vive con la sua famiglia.
 
Il concerto ha offerto momenti di grande commozione e altri di felicità diffusa. Professionisti che suonano bene, orari rispettati (il “miracolo” di una esibizione che inizia puntuale!), spettacolo di qualità e cura dei dettagli: questi ragazzi, che in 3 non fanno 60 anni, dimostrano che una “rivoluzione” in Italia è possibile.
 
Una rivoluzione vera, non uno stanco trascinarsi di riforme promesse e mai attuate.
 
Il Volo è un paradigma di questa possibilità, esprimendo a mio avviso l’unica modalità possibile per un riscatto che riguardi l’intera Italia nei vari settori: unire gioventù e freschezza (quella dei tre cantanti) con esperienza e capacità di fare le cose per bene (armi del manager Michele Torpedine), agendo con determinazione per raggiungere i propri obiettivi.
 
Ecco, potevo raccontarvi il concerto, ma sinceramente mi è sembrato riduttivo fermarmi all’elenco delle canzoni.
 
Perché venerdì 5 settembre 2014, nell’aria del Teatro D’Annunzio di Pescara c’era di più. Molto di più.
 
Articolo pubblicato su EIDOS News, sabato 20 settembre 2014.
 
Luca Maggitti
Stampa    Segnala la news

Condividi su:




Focus on Roseto.com
Roseto.com - Il basket e la cultura dei campanili senza frontiere. - Registrazione al Tribunale di Teramo N. 540 Reg. Stampa del 19.08.2005.
Direttore responsabile: Luca Maggitti   Editore: Luca Maggitti   Partita IVA 01006370678
© 2004-2024 Roseto.com | Privacy | Disclaimer Powered by PlaySoft