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Serie A2 Silver – Industrialesud Roseto Sharks
COACH PAOLO DI FONZO: VI RACCONTO DARRYL JOSHUA JACKSON.
Gibilterra, Europei dei piccoli stati 2014. Darryl Joshua Jackson e coach Paolo Di Fonzo, durante un allenamento di Malta.

Gibilterra, Europei dei piccoli stati 2014. Malta festeggia l’Argento sul podio. Coach Paolo Di Fonzo è il primo a destra, Darryl Joshua Jackson è l’ottavo da sinistra.

Intervista all’attuale coach della Nazionale di Malta, che parla del suo giocatore appena ingaggiato dal Roseto.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 30 Ottobre 2014 - Ore 13:30

Belgrado, giovedì mattina. Luigi Lamonica, stasera impegnato in Eurolega, legge del nuovo acquisto del Roseto – Darryl Joshua Jackson, statunitense di passaporto maltese – e mi scrive di averlo arbitrato ai Campionati Europei dei piccoli Stati 2014, la scorsa estate, suggerendomi di chiedere referenze a Paolo Di Fonzo, coach della Nazionale di Malta.
 
Paolo Di Fonzo, ex coach della Virtus Roma che mi ricordo pure allenatore a Campli qualche stagione fa, è disponibile. Così scatta l’intervista telefonica. Eccola.
 
Coach, prima di tutto che persona è Darryl Joshua Jackson, suo atleta nella Nazionale di Malta?
«Una bravissima persona. E direi che non guasta affatto per un allenatore».
 
A livello di giocatore, invece?
«Prima di tutto, direi allenabilissimo. E anche questo, per un coach, è molto importante. Io lo alleno da due anni per Malta e insieme abbiamo vinto un Bronzo e, la scorsa estate, un Argento agli Europei dei piccoli stati. In entrambi i casi ha segnato circa 25 punti a partita ed è stato eletto MVP del torneo».
 
Il suo ruolo in campo?
«Lui è una guardia/play. Attenzione, non un play/guardia. La differenza è sostanziale».
 
Meno male, coach. Perché Roseto un play, per quanto sui generis, ce lo ha già...
«A Brindisi, lo scorso anno, lo hanno ingaggiato per fare il cambio di Bulleri, quindi il play, ma a mio avviso se lo fai giocare da play perdi il molto che lui ti può dare nel ruolo di guardia».
 
Bene per il Roseto, allora. Oggi la squadra ha esterni che non pungono e credo che abbiamo preso Jackson proprio per trovare pericolosità perimetrale...
«A mio avviso Jackson è una guardia molto pericolosa, bravissimo nel pick and roll, bravo in uno contro uno e capace sia di penetrare e fare canestro sia di coinvolgere i suoi compagni di squadra. Da ultimo, dico che è un contropiedista fantastico, ovviamente a patto che giochi guardia e non play».
 
Immagino che nella Nazionale maltese sia una specie di Michael Jordan...
«Senza nulla togliere al resto della squadra, che merita complimenti, le medaglie che abbiamo vinto le dobbiamo a lui al 50%. È la nostra prima punta, il sorvegliato speciale, ma lui ha sempre giocato con impegno, assumendosi grandi responsabilità».
 
Assunzione di responsabilità: un concetto che potrebbe essere molto prezioso per coach Tony Trullo, che lei conosce bene...
«Certo. Antonio (la prima persona che senso chiamare Trullo non Tony, bensì Antonio, è Paolo Di Fonzo, n.d.r.) è stato mio assistente e credo che abbia fatto la scelta giusta, se ha bisogno di una guardia con personalità. Tieni conto poi che Jackson in quel ruolo dà una buona mano anche a rimbalzo».
 
Coach, lei tratteggia il nuovo ingaggio del Roseto come un giocatore super...
«Sì, perché credo che in A2 Silver lo sia. In Serie A, a Brindisi, aveva un ruolo da comprimario, ma giocava play come ho detto prima. Però, la A2 Gold e la Silver secondo me sono le sue categorie. Campionati in cui può fare la differenza».
 
Coach Trullo lo ha preso proprio per questo: giocare da esterno per fare la differenza e dare qualche minuto di fiato al play Pitts...
«Allora io credo che sia il giocatore giusto per Antonio e per il Roseto. Faccio un esempio: se gli avversari marcano forte il play, lui può prendere palla e iniziare il gioco, anche se così perde pericolosità in attacco, quindi è un impiego che più limiti e meglio è per la squadra».
 
Coach, lei è stato gentilissimo ed esaustivo, la saluto...
«Nessun problema e porta i miei saluti ad Antonio. A proposito, già che parliamo di Roseto, ma il mio amico Fossataro che fine ha fatto?».
 
È il General Manager della squadra di cui Trullo è direttore sportivo e coach.
«Grande! Allora portagli i miei cari saluti».
 
Presenterò. Grazie ancora, coach.
Luca Maggitti
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