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Basket in carrozzina – Serie A1 – Gruppo Tercas Sanic Amicacci Giulianova
GLI AMICACCI CALANO IL TRIS!
Simone Turlo.

Galliano Marchionni.

Peppino Marchionni.

Terza vittoria consecutiva dei Giuliesi, fermata la capolista Porto Torres all’overtime. Turlo 27 punti, Marchionni 15.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 23 Novembre 2014 - Ore 12:30

AMICACCI GIULIANOVA 74
PORTO TORRES 67
Dopo un tempo supplementare.
 
AMICACCI GIULIANOVA: Roglieri, Minella, Ozcan 5, Marchionni 15, Turlo 27, Accorsi, Beltrame 5, De Maggi 2, Macek 16, Miceli 6, Calò. Coach: Claudio De Luca. Vice: Erik Aubry.
 
PORTO TORRES: Munn 17, Edwards 19, Haidari 4, Brown9 Jmenez 4, Falchi 8, Bates, Canu, Più, Sargent, Puggioni 6, Mcphee, Pere, Scarpa. Coach: Munn.
 
Arbitri: Del Gaudio e Zamponi.
 
Un pomeriggio di straordinaria follia sportiva, con un Giulianova carico a mille e sprintoso come non mai contro la super corazzata del Porto Torres, piena di grandi campioni e capolista del girone.
 
Una gara importante anche per determinare la griglia per la futura Coppa Italia. Da una parte il grande coraggio di una squadra, tutta italiana, costruita con grossi sacrifici e tante speranze. Dall’altra ben 6 atleti inglesi pluridecorati ed un Haidari in grande spolvero.
 
Ha vinto il cuore e la determinazione di un Giulianova mai domo, davanti ad un pubblico sontuoso.
 
Se vogliamo, con un pizzico – ma solo un pizzico – di sano humor anglosassone: Italia batte Inghilterra 1-0.
 
Ma veniamo alla gara, che è stata un tourbillon di emozioni esagerate.
 
Si parte con Capitan Miceli, Turlo, Macek, Marchionni e Gemi, mentre il Porto Torres risponde con il gigante Munn, Brown, Falchi, Edwards, Puggioni.
 
Pochi minuti e il Porto è già a +8, complice un leggero appannamento dei nostri davanti alla sorpresa degli spalti gremiti: mai successo. Ma si svegliano subito, con Marchionni che suona la carica e con Macek e Turlo in stato di grazia: Amicacci subito a ruota: 6-8.
 
Si gioca a ritmi frenetici ed è un susseguirsi di colpi di scena, fino ad un doppio avvitamento del nostro pivottone “Turlovic” che sigla ed impatta il 14-14. Punteggio arrotondato da un finale di tempo all'insegna di Marchionni che fissa il punteggio sul 17-14.
 
Non c'è il momento di rilassarsi che si riparte e è subito il gigantesco Munn che, incontrastato, bussa due vote alla porta: 17-20. Il ferro inizia a sputare la palla prima di Miceli, poi De Maggi e ancora di “macho” Marchionni.
 
Coach De Luca capisce tutto, chiama minuto, sposta le pedine e ruota la formazione: dentro Calò al posto di Marchionni. L'arbitro fischia ed è Turlo che accorcia 19-20 e allunga 21-20. Segue a ruota De Maggi, che con una deliziosa palombella fa 23-20.
 
Prima Falchi 23-22, poi Macek 25-22 e con fallo aggiuntivo è 26-22, ma l'onnipresente Edwards sigla il 26-24. Coach De Luca cambia ancora: dentro Beltrame fuori Capitan Miceli. Fallaccio di Munn su Marchionni, appena rientrato, e andiamo 29-24.Galliano si ripete e si va sul 31-24, ma a fil di sirena Edwards chiude la seconda parte sul 31-26.
 
Si torna dal riposo lungo e ricomincia la bagarre. Per i sardi entra Haidari, mentre gli abruzzesi propongono Calò e Minella con Beltrame, Gemi e Capitan Miceli. Dopo alcune incertezze è già Haidari, prima 31-28 e subito dopo 31-30.
 
Soffriamo troppo i due lunghi, ben supportati da un pimpante Haidari. Sul 31-32, De Luca chiama minuto e torna a mischiare le carte. Rientrano Marchionni e Turlo, ma ancora una volta Haidari buca la retina 31-34. Galliano ci mette una pezza 33-34. Cambio di campo e Munn chiama 33-36 e Turlo risponde 35-36. Siamo fieri di questi ragazzi!
 
La velocità non è un optional, ma routine in questa gara e Turlo fa il supernumero: grande stoppatona del pescarese ad un Munn che lo guarda attonito e giù una valanga di applausi. Formidabile “Turlovic”!
 
In sordina Macek, mentre gli altri si battono di sciabola lui di fioretto colpisce 37-36 ed è il sorpasso. Niente da fare: Munn 37-38, ma è ancora sorpasso con un'azione, come dice la mia nipotina: ficooooooooooo!
 
Marchionni, il papà della mia nipotina, ruba palla e con un assist millimetrico pesca Turlovic che la mette 39-38, da manuale. Cambio nelle fila dei sardi con avvicendamento di Brown al posto di Haidari. Ed è ancora lui, sornione ma reattivo, Macek che infila il 41-38. Falchi fissa il punteggio del terzo quarto 41-40.
 
Ultimo quarto: di energie ne sono state spese tante, tantissime e la stanchezza inizia ad appesantire le braccia. Macek,continua la sua battaglia personale con la retina e la buca ancora 43-40. Nonostante le pause di stanca è un continuo altalenante di botta e risposta: Munn 43-42, Miceli 45-42, ancora Munn 45-44, Beltrame 46-44, Edwards 46-46, Macek 48-46, Munn 48-48, Galli 51-48 e pubblico in delirio.
 
Edwards pareggia a 51. Ritorna sulla scena Turlo 53-51, Munn 53-53 e di nuovo Turlovic 55-53, ma Brown impatta 55-55. È un crescendo di emozioni ed il pubblico è il nostro 6° uomo in campo.
 
Turlo prima e Beltrame dopo fanno 59-55. Tutto il palazzo spinge la palla a difesa della nostra area, quando Brown fa partire la tripla del 59-58. Accusiamo il colpo. Annichiliti, sbagliamo in attacco e sul ripiegamento facciamo un'ottima difesa, ma Zamponi (con un coraggio da rimarcare) a 2 secondi fischia un fallo a Turlo. Forse c'era o forse no, comunque in una bolgia infernale chapeau all'arbitro.
 
Munn, tra i fischi che avrebbero tagliato in due il canestro e le preghiere al dio della pallacanestro – e con la manina lì a toccare ferro – sbaglia il primo e si va ai supplementari 59-59. Meno male! La manina ha portato bene.
 
De Luca predica calma, i ragazzi si guardano e con un gesto d'intesa si torna in campo, motivatissimi a non cedere.
 
Ultimi 5 minuti di un pomeriggio da incorniciare, comunque vada. I protagonisti entrano forti e concentratissimi e grazie ad un pubblico strepitoso vincono 74-67.
 
Semplicemente, sono stati tutti eroici. Ad iniziare da coach Claudio De Luca e dal suo vice Erik Aubry, per passare ai nostri meravigliosi atleti. Un enorme grazie va al pubblico: per la prima volta abbiamo visto un PalaCastrum con tantissimi amici ed è merito loro aver centrato questa vittoria.
 
Signore e Signori, l'Amicacci Giulianova ha finalmente il pubblico che si merita.
 
Grazie ancora.
 
Peppino Marchionni
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