Non è ancora tempo, ma la primavera – almeno quella del basket – ha fatto irruzione a Roseto, portando sorrisi e soddisfazioni.
Gli Sharks marciano a ritmo playoff (6 vittorie nelle ultime 8 gare), la salvezza è ormai cosa fatta, il PalaMaggetti ha fatto registrare quasi 3.000 spettatori per un anticipo di venerdì sera e il ritorno di Mahmoud Abdul-Rauf ha dato quella spruzzata ulteriore di pepe ad un ambiente già carico.
Il “Califfo del Lido delle Rose” ha trascorso 3 giorni a Roseto senza risparmiarsi: oltre alla gara, Comune, Dimensione Volontario onlus e incontro con studenti alla Palestra D’Annunzio. In mezzo, allenamento correndo e tagliando longitudinalmente la città.
L’ex stella NBA ha fatto il pieno di coccole, ricambiando con migliaia di selfie e autografi. Di grande spessore le sue riflessioni, sia parlando di disabilità nella sede della onlus sia parlando dei valori della squadra incontrando gli studenti.
Stregato pure dal cibo, ancor più buono di quanto lo ricordasse, Abdul-Rauf ha dichiarato di voler tornare in estate, per godersi il mare rosetano.
Chi si gode la sua squadra è invece coach Tony Trullo, che non vuole cali di tensione: «Ci godiamo i frutti di un lavoro iniziato ad handicap, causa infortuni, e adesso non vogliamo fermarci. Dobbiamo continuare a vincere per far tornare ancora al PalaMaggetti i tremila di venerdì e dimostrare che senza la serie di infortuni la squadra valeva qualcosa di più in classifica».
Il tecnico non fa calcoli: «Lo scorso campionato sbagliammo a fare tabelle, adesso l’unica tabella è quella del duro lavoro settimanale».
Niente calcoli, dunque, ma numeri impossibili da non guardare sono quelli di Jacopo Borra, giunto alla sua quarta gara con la maglia del Roseto a 20 punti di media in 22 minuti di utilizzo: «Numeri ottimi. Se Jacopo salirà di intensità difensiva, visto le mani che si ritrova in attacco, diventerà un giocatore da Serie A. Lo seguivo dalla scorsa estate, ma lui ha preferito la Gold di Barcellona. Adesso è con noi e praticamente non ha avuto bisogno di ambientarsi, visto il rendimento. Meglio così».
In questo clima idilliaco, c’è spazio per un rimpianto: «Il nostro under Janelidze non è considerato nel computo dei minutaggi per il premio in denaro degli under. Se lo fosse, oggi potremmo puntare almeno a 50mila euro a fine stagione. Peccato per questa piega regolamentare, che ci priva della ciliegina sulla torta».
Mahmoud Abdul-Rauf abbracciato dalla Curva Nord alla fine di Roseto-Imola.
Jacopo Borra e Tony Trullo alla fine di Roseto-Imola.
Giga Janelidze durante Roseto-Imola.
