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Martedì, 7 Maggio 2024 - Ore 3:21 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Campioni
IWAN BISSON NELLA HALL OF FAME DEL BASKET ITALIANO
1976. Iwan Bisson con la maglia di Varese, contro il Real Madrid.
[Carlo Meazza]


2013. Valerio Bianchini (Italia Basket Hall of Fame 2013) e Iwan Bisson (Italia Basket Hall of Fame 2015), al Nome della Rosa, circolo culturale di Giulianova che ha ospitato le interviste a entrambi i campioni di pallacanestro, a cura di Luca Maggitti (con loro nella foto).
[Cristian Palmieri]


L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo venerdì 5 febbraio 2016.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 07 Febbraio 2016 - Ore 01:00

La Federazione Italiana Pallacanestro ha conferito a Iwan Bisson il titolo di “Italia Basket Hall Of Fame”.
 
L’ex giocatore classe 1946, che da qualche anno vive a Roseto, riceverà la più alta onorificenza della FIP per essere stato una stella del basket italiano.
 
Con la squadra di club di Varese, segnando 3.884 punti in Serie A, ha conquistato: 2 Coppe Intercontinentali (1970, 1973), 4 Coppe dei Campioni (1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1975-1976), 5 Scudetti (1970-1971, 1972-1973, 1973-1974, 1976-1977, 1977-1978), 2 Coppe Italia (1971, 1973).
 
Con l’Italia, giocando 153 gare e segnando 1.219 punti, ha invece vinto 2 Medaglie di Bronzo ai Campionati Europei (Germania Ovest 1971, Jugoslavia 1975) e partecipato a 2 Olimpiadi (Monaco 1972, Montreal 1976).
 
Insomma: un campionissimo per davvero, che è stato anche fra i protagonisti dell’Italia che l’8 luglio 1976 scrisse la storia nello storico catino dell’Arena 4 Palme di Roseto degli Abruzzi, quando per la prima volta gli Azzurri di coach Giancarlo Primo sconfissero l’U.R.S.S. con il punteggio di 84-80.
 
Ed è proprio al suo allenatore in Nazionale che dedica l’onorificenza, chiosando: «Lui mi ha motivato e reso un giocatore di livello. Questo riconoscimento è dedicato a Giancarlo Primo».
 
Detto dell’allenatore che ricorda con più affetto, Bisson ha un pensiero anche per il suo compagno di squadra preferito: «Meneghin. Quando arrivai a Varese io ero giovane, ma Dino di più. La sua cara mamma prese subito a trattarmi come un figlio, per cui fu inevitabile che io e il grande Dino diventassimo fratelli».
 
Il suo pensiero finale è ovviamente per Roseto: «Qui ho iniziato a giocare a basket a 13 anni, qui ho scelto di tornare a vivere. Vado al PalaMaggetti e sono molto felice per l’ottimo campionato degli Sharks: complimenti al direttore sportivo e coach Tony Trullo».
 
Luca Maggitti
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