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Diario di un coach delle minors [Eugenio Sebastiani Croce]
LA BEFFA DI ISOLA
Lo Spoltore prima della partita contro Isola, alle pendici del Gran Sasso.

Riscaldamento prepartita.

Giacomo Amerio.

Il coach della squadra di Promozione dello Spoltore ci racconta la sua stagione sportiva. 10^ puntata.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 11 Febbraio 2016 - Ore 20:00

ISOLA DEL GRAN SASSO-SPOLTORE BASKET 60-59
 
Nella suggestiva cornice di questo paesino posto proprio al di sotto del Gran Sasso riprendiamo il nostro cammino, dopo il riposo forzato previsto dal calendario. Le settimane che hanno preceduto questa sfida sono state caratterizzate da tanti punti interrogativi: potevamo piangerci addosso per il fatto che le cose non stanno andando per il verso giusto, oppure cercare di fare qualcosa per migliorarle.
 
Così nei soliti caffé mattutini post-lavoro, io ed il preparatore Mattia Di Giovanni ci siamo ritrovati a buttare giù idee per proporre esercizi e concetti finalizzati al miglioramento dei nostri limiti. Pertanto ci siamo rimessi subito al lavoro, e devo dire che abbiamo la fortuna di allenare una squadra fantastica che crede in quello che facciamo, si allena con costanza e nonostante le difficoltà prosegue con forza il proprio cammino.
 
Arriviamo ad Isola con estremo anticipo, e complice la bellissima giornata scherziamo un po' fuori dal palazzetto godendoci il bellissimo panorama: l'atmosfera è rilassata, i pensieri delle scorse partite sono alle spalle. Entriamo in campo prima della squadra di casa, e iniziamo a provare i canestri: al loro ingresso ci rendiamo conto che sono presenti tutti i loro nuovi acquisti, Pomenti compreso. Questa cosa non ci fa paura, ma anzi crea in noi ulteriori stimoli.
 
La partita è equilibrata fin dall'inizio, con il primo quarto che ci vede avanti di un punto. Poi Isola passa in vantaggio raggiungendo anche il +8, ma noi ci crediamo, non molliamo e con una grande reazione torniamo a condurre nel punteggio, arrivando a 38" dalla fine con cinque punti di vantaggio ed il possesso di palla. Time-out avversario: io chiedo di tenere palla e giocare ai 24, invece prendiamo un tiro veloce: giusta lettura ma non va, ribaltamento di fronte e canestro del -3.
 
Ancora urlando chiedo di tenere palla e giocare con il cronometro, Di Cesare invece vede un compagno libero e spinge il contropiede: Castagna, in guardia aperta, recupera palla e lancia Tomassetti che realizza il -1. Chiamo minuto, rimessa in attacco e fallo subito: non sono in bonus e c'è poca discrepanza, dobbiamo tirare. Altro fallo, che stavolta vale due tiri liberi: Di Pietrantonio non li realizza, contropiede ed altro canestro di Tomassetti per il sorpasso. Chiamo minuto, mancano ancora 6 secondi: si può fare, si deve fare. Rimessa in attacco, palla a Di Pietrantonio che finisce chiuso da tutta la squadra di Isola! Suono della sirena...
 
Incredibile! Ma veramente complimenti agli avversari!
 
Molti di noi rimangono increduli, alcuni di loro ci fanno i complimenti dicendoci molto sportivamente che avremmo meritato noi la vittoria. Nei volti di tutti, tra felicità e sconforto, si legge la soddisfazione di aver giocato una bellissima partita di pallacanestro. Forse due punti in classifica sarebbero stati giusti, ma preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno ed essere soddisfatto per la prova di gruppo e carattere espressa dai miei ragazzi. Purtroppo siamo stati ingenui nel finale: forse le emozioni, forse l'inesperienza, fatto sta che siamo rimasti a mani vuote ma con il segnale di aver ripreso la strada giusta e che continuando ad allenarci possiamo riprendere il nostro cammino.
 
Intanto, complice la corta rotazione a causa di alcune assenze, ha esordito in prima squadra il nostro Giacomo Amerio, classe 2000 coccolato da tutti: un ottimo minuto e 38 secondi giocato senza errori e paura al termine del primo quarto. Sicuramente c'è ancora molto tempo per lui di giocare in una squadra senior, sicuramente dovrà crescere e migliorare durante la sua carriera nelle giovanili per non bruciare le tappe, ma intanto porterà con sé il ricordo di una bellissima partita di basket: con l'insegnamento che si deve lottare fino all'ultimo secondo anche quando le cose sembrano impossibili, che le emozioni giocano un ruolo importante durante la partita, che il coach va ascoltato ma soprattutto che si può perdere uscendo a testa alta e ricevendo i complimenti degli avversari che meritatamente sono stati più bravi di te. L'importante è provarci dando il massimo.
 
Abbiamo lottato 40 minuti incontrando però una squadra più forte ed esperta di noi, bravissima a sfruttare le nostre numerose ingenuità e determinata a crederci fino all'ultimo. Il basket è bello per questo. Con un po' di fortuna l'avremmo vinta? Forse sì ... Ma le partite si vincono facendo meno errori, non con la fortuna! Abbiamo tanti giovani che hanno anni di carriera davanti, ben venga questa sconfitta se può servire a farli meditare e crescere!
 
Ripartiamo proprio dai nostri errori, non dall'ultima palla persa: sarebbe riduttivo guardare solo quella. Con un po' di fortuna forse la palla di Di Cesare sarebbe passata, forse avremmo vinto, ma sicuramente non avremmo visti amplificati i nostri limiti. Dobbiamo migliorare quelli per vincere queste partite!
 
Alla prossima puntata, dove vi racconterò le emozioni del match casalingo valevole per l'ultima giornata di andata, in programma sabato 13 febbraio alle 19:00 a Spoltore contro l'Essaouira Pescara.
 
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Eugenio Sebastiani Croce
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