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Campioni
BUON COMPLEANNO, IWAN BISSON!
2016. Roberto Brunamonti e Iwan Bisson, a Roseto degli Abruzzi.
[Luca Maggitti]


1976. Dino Meneghin e Iwan Bisson, con la maglia di Varese.
[Carlo Meazza]


1976. Iwan Bisson con la maglia di Varese, contro il Real Madrid.
[Carlo Meazza]


Nel giorno dei suoi 70 anni, intervista al campionissimo che vive a Roseto, di recente inserito nell’Italia Basket Hall of Fame.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 21 Aprile 2016 - Ore 23:45

Oggi Iwan Bisson compie 70 anni.
 
Proprio quest’anno la Federazione Italiana Pallacanestro gli ha conferito il titolo di “Italia Basket Hall Of Fame”, per la sua strepitosa carriera.
Con la squadra di club di Varese, segnando 3.884 punti in Serie A, ha conquistato: 2 Coppe Intercontinentali (1970, 1973), 4 Coppe dei Campioni (1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1975-1976), 5 Scudetti (1970-1971, 1972-1973, 1973-1974, 1976-1977, 1977-1978),
2 Coppe Italia (1971, 1973).
Con l’Italia, giocando 153 gare e segnando 1.219 punti, ha invece vinto 2 Medaglie di Bronzo ai Campionati Europei (Germania Ovest 1971, Jugoslavia 1975) e partecipato a 2 Olimpiadi (Monaco 1972, Montreal 1976).
 
In occasione del suo compleanno, proponiamo questa intervista.
 
Iwan, partiamo dalla Hall of Fame. Ci tenevi?
«È una cosa che mi mancava e alla quale pensavo, anche perché ero stato in nomination per 4 volte e per 4 volte ero stato scavalcato. Quindi non ti nascondo che ci speravo e ci tenevo».
 
Il ricordo più bello con la maglia dell’Italia?
«Le Olimpiadi di Montreal del 1976. Arrivammo al quinto posto, ma la prima fase era costituita da due gironi da 6 squadre ciascuno e nel nostro davanti avevamo gli Stati Uniti, che chiusero a 10 punti, e la Jugoslavia (unita!) che chiuse a 9. Noi arrivammo a 8, restando fuori dalle Semifinali per un pelo e guadagnandoci un 5° posto che, se lo vediamo oggi, direi che non è affatto male. E poi le Olimpiadi, per qualsiasi atleta, sono il massimo traguardo sportivo al quale poter aspirare».
 
Il ricordo più bello con la maglia di Varese?
«La vittoria della Coppa Campioni del 1975, ad Anversa, in Belgio. Perché fu durissima. Ci ritrovammo senza l’infortunato Dino Meneghin, che contava come e più di un americano, e con Charlie Yelverton fuori per falli, ma giocò una grande partita il giovanissimo Sergio Rizzi, che poi per una stagione venne anche a giocare in Serie B a Roseto».
 
Il tuo compagno di squadra preferito?
«Dino Meneghin. Quando arrivai a Varese, nel lontanissimo 1965, lui era più giovane di me e insieme muovevamo i primi passi nella pallacanestro. Lui era acerbo, aveva solo 15 anni, mentre io, 19enne, qualcosa avevo già fatto a Teramo. Siamo cresciuti insieme e ricordo che la sua cara mamma Lilia prese a trattarmi come un figlio, per cui ho sempre sentito Dino davvero come un fratello».
 
Un coach speciale?
«Ne ho avuti tanti, tutti straordinari. Se proprio devo sceglierne uno dico Giancarlo Primo, perché io venivo da una sorta di “doppio boicottaggio” da parte del commissario tecnico della Nazionale, Nello Paratore, e del coach di Varese, Vittorio Tracuzzi, che mi snobbavano moltissimo. Ma non dimentico tutti gli altri, perché sono stato molto fortunato ad avere allenatori come Aza Nikolic e Sandro Gamba a Varese, “Cacco” Benvenuti e Boris Kristancic a Udine, Tino Pellegrini a Teramo. Davvero, più penso a loro e più sono certo di aver avuto grandissima fortuna nella mia carriera».
 
A chi dedichi la tua nomina nella Hall of Fame del basket italiano?
«A coach Giancarlo Primo, per le motivazioni che mi ha saputo dare. E alla dolce mamma di Dino Meneghin, signora Lilia, che mi ha voluto bene e trattato come un figlio».
 
VIDEO
 
IWAN BISSON.
Vittoria della Coppa Campioni 1975 con l'Ignis Varese.
 
IL CAMPIONISSIMO
Incontro con: Iwan BISSON. Parte prima.
 
IL CAMPIONISSIMO
Incontro con: Iwan BISSON. Parte seconda.
 
FACEBOOK
IWAN BISSON: IL CAMPIONISSIMO.
Giulianova, Circolo Virtuoso “Il Nome della Rosa”, venerdì 12 aprile 2013.
Foto di Cristian Palmieri.
 
ROSETO.com > Archivio
Domenica 7 febbraio 2016
Campioni
IWAN BISSON NELLA HALL OF FAME DEL BASKET ITALIANO
L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo venerdì 5 febbraio 2016.

https://www.roseto.com/scheda_news.php?id=14770

Luca Maggitti
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