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Serie B – Playoff Campli, Ortona, Pescara – Playout Vasto – Gara 1
CAMPLI BATTE PESCARA, ORTONA PERDE DI UN SOFFIO, VASTO PURE.
Piero Millina, coach del Campli, con l’ala Onorio Petrazzuoli.

Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 1^ giornata di playoff e playout.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 03 Maggio 2016 - Ore 17:00

Tempo di playoff e playout per le quattro compagini cestistiche abruzzesi impegnate nella post-season della terza categoria nazionale, Serie B girone D… proviamo ad analizzare rapidamente quanto accaduto in questo weekend di passaggio fra aprile e maggio 2016.
 
CAMPLI-PESCARA
Un Campli molto determinato, in un PalaBorgognoni caloroso e con una cornice di pubblico degna della Legadue, si aggiudica il primo round (67-55) che avvicina alla semifinale e sposta la pressione della serie sulle spalle del Pescara, con Marco Timperi (5) e soci costretti a riassaggiare l’amaro calice della sconfitta dopo quattordici referti rosa consecutivi…
Dopo un primo tempo decisamente favorevole ai farnesi di coach Millina (37-21), gli uomini di coach Salvemini hanno dimostrato grande capacità di reazione, giocando un terzo quarto da antologia (9-26) ed entrando, grazie ad un canestro dal post basso, appoggiato alla tabella, del lungo mancino Capitanelli (9p + 6r, 11 di valutazione in 30m), addirittura sopra di uno (46-47) nella frazione finale, scatenando l’entusiasmo delle centinaia di supporters arrivati dalla città del Vate…
Nel tempino decisivo, però, i locali, trascinati dall’arrembante guardia teramana Serroni (14), piazzavano immediatamente un parziale di 8-0 che restituiva inerzia e confidenza alla matricola biancorossa (54-47 al 32’)…
La partita, naturalmente, era ancora molto lunga ma Rajola (1) e compagni smarrivano perentoriamente la fluidità offensiva, sbagliando conclusioni a ripetizione… Mirone (4) e soci non si lasciavano pregare e in cinque minuti confezionavano il break che, in pratica, archiviava gara 1 (64-50 al 37’), fra i cori gioiosi e folcloristici dei tifosi di casa.
Mvp del match? Sono stato indeciso fino alla fine, ma ritengo che per una volta sia giusto stabilire un ex aequo… complimenti, quindi, al play ex Ferrara Bottioni (16p con 4/9 da 2p, 1/1 da 3p, 5/6 in lunetta, 6r, 7 falli subiti, 3 assist e 22 di valutazione in 32m) e al ruvido ma efficace centro Tomasello, autore di una sontuosa doppia doppia (11p + 19r, 22 di valutazione in 30m).
Nel Pescara, mi è piaciuto moltissimo l’ottima ala Di Donato (16p con 5/7 da 2p, 2/6 da 3p, 6r e 14 di valutazione in 34m) mentre il temutissimo bomber, classe ’93, Pepe ha espresso il meglio del proprio repertorio soltanto nel terzo quarto, quando ha realizzato ben 11 dei suoi 17p finali (1/3 da 2p, 3/9 da dietro l’arco, un sorprendente 6/10 in lunetta, 7r e addirittura 10 falli subiti, 21 di valutazione in 36m)…
Dal punto di vista delle scelte tattiche, credo che quella operata da coach Millina sui pick & roll giocati proprio da Pepe (cambio sistematico, accettando il mismatch) abbia pagato buoni dividendi, anche perché difficilmente il buon Simone si è liberato dell’arancia per coinvolgere magari le sponde e sfruttare il vantaggio del lungo che, vicino a canestro, è marcato da un avversario di taglia inferiore… nelle poche volte in cui questo è accaduto, mi è sembrato che l’Amatori arrivasse a delle conclusioni più favorevoli e questo, in sede di video-analisi da parte di coach Salvemini in vista di gara 2, credo verrà rimarcato… inoltre, penso che l’idea di allungare costantemente la difesa - organizzata probabilmente con l’obiettivo di stancare il veterano Rajola, classe ‘72 - abbia sicuramente creato piccoli ma non trascurabilii vantaggi, visto che in diverse occasioni l’ingresso nei giochi della compagine adriatica è stato ritardato, generando conclusioni estemporanee e non propriamente ad alta percentuale.
Anche coach Salvemini aveva preparato cambi sistematici sulle uscite dai blocchi di Serroni, e tutto sommato credo possa, almeno su questo aspetto del gioco, ritenersi soddisfatto… in maniera opportuna, a mio modesto avviso, il coach teatino ha spruzzato un po’ di (falsa) zona nel primo tempo quando, per problemi di falli, erano seduti contemporaneamente Serroni e Petrucci (5)… la lotta a rimbalzo, però, ha quasi sempre premiato Petrazzuoli (12) e soci (alla fine 43-32) e si sa che chi controlla le carambole, di solito, controlla la partita.
Bando alle ciance, però… appuntamento, adesso, al PalaElettra per gara 2, esattamente mercoledì 4 maggio alle ore 21… Pescara gioca la sua prima gara dentro-fuori della stagione, Campli ha il suo primo match-point per arrivare in semifinale e rendere indimenticabile un’annata già di per sé molto positiva… fuori i secondi, che il match abbia inizio e, ovviamente, vinca il migliore!
 
ORTONA
Non riesce, al volitivo e tattico Ortona di coach Sorgentone, l’impresa di espugnare, al primo colpo, il PalaRossini di Ancona, dove il Falconara di coach Reggiani disputa le gare casalinghe…
Dopo 30m giocati in maniera molto convincente (56-57), Musso (23p con 7/9 da 2p, 2/8 da 3p, 3/3 in lunetta, 2r, 4 assist e 8 falli subiti, 24 di valutazione in 35m) e soci non sono riusciti a frenare le folate offensive dei marchigiani, capaci di realizzare ben 33p nel tempino decisivo e agguantare la parte buona del referto… ma quanta fatica per battere la matricola del Presidente Valentinetti!
E’ finita 89-82, con gli abruzzesi a rimpiangere l’assenza pesantissima, negli ultimi tre minuti del match (74-70), del prezioso Gialloreto (4), costretto ad uscire dopo aver ricevuto un fortuito ma durissimo colpo al naso dall’incisivo Ruini (17)… nella migliore delle ipotesi, scongiurando la frattura del setto nasale, il fromboliere teatino giocherà gara 2 con una maschera protettiva, direi non esattamente il massimo per un atleta che deve infilare una palla in un cerchio posto a più di tre metri da terra.
Mvp, analizzando le statistiche, l’esperto esterno Di Viccaro (22p con 12/14 in lunetta, 5r e 6 falli subiti, 20 di valutazione in 37m), ottimamente supportato dal brillante tuttofare Micevic (20) e dalla positivissima ala classe ’94, ex Chieti, Mastroianni, capace di saltar fuori dalla panchina e realizzare 11p in 24m… nelle fila dell’Ortona, non pervenuto l’atletico Brown (0p in 19m), da rimarcare le doppie cifre del versatile Di Carmine (17p con 6/6 da 2p, 1/2 da 3p, 2/2 a gioco fermo, 6r e 21 di valutazione in 28m), del centro Leo (17p con 3/6 da 2p, 3/4 da dietro l’arco, 2/2 in lunetta, 4r e 3 assist, 18 di valutazione in 29m) e della pimpante ala piccola Martelli (14p con 3/7 da 3p, 14 di valutazione in 27m).
Con le spalle al muro, Comignani (3) e compagni cercheranno, fra le mura amiche, di allungare la serie piegando la matricola marchigiana nel match previsto per giovedì 5 maggio alle ore 20:30… ovviamente non sarà un compito semplice, ma Ortona ha tutte le carte in regola per andare a giocarsi la stagione al PalaRossini di Ancona (domenica 8 maggio alle 18), sicuramente accompagnata da (almeno!) un pullman di appassionati tifosi… forza e coraggio, il futuro non è ancora scritto!
 
VASTO
Lotta strenuamente ma alla fine il coriaceo Vasto di coach Luise è costretto, come avrebbe cantato l’ineffabile Franco Battiato, a sventolare bandiera bianca al cospetto di un Taranto molto ben disposto, soprattutto difensivamente, da coach Putignano…
Dopo un primo quarto caratterizzato da un discreto equilibrio (16-18), i cussini hanno rotto gli indugi e, trascinati dal solito Circosta (Mvp, 23p con 5/9 da dietro l’arco, 5r, 5 assist e 5 falli subiti, 21 di valutazione in 31m), hanno dominato la seconda frazione (23-13), recandosi negli spogliatoi per la pausa lunga con un preziosissimo + 8 (39-31)…
Al ritorno in campo, però, l’attenta difesa ospite inceppava gli ingranaggi di Orlando (8) e soci… Casettari (4), Jovancic (13p con 3/6 da 3p, 7r e 9 di valutazione in 31m) e soprattutto il ritrovato Tracchi (15p + 4r, 6 falli subiti e 2 assist, 17 di valutazione in 25m) restituivano linfa alla franchigia abruzzese che, meritatamente, entrava nel tempino decisivo con un solo possesso pieno da recuperare (48-45).
Al 35’, proprio un gioco da tre punti (canestro e fallo) del folletto Tracchi riportava sotto di una lunghezza gli uomini di coach Luise (57-56)… come di consueto, nel momento di maggiore difficoltà, il “go to guy” dei locali aveva delle coordinate ben precise e così, dopo alcuni minuti offensivamente problematici su entrambi i fronti, proprio quattro punti consecutivi (61-56 al 39’) del leader Circosta restituivano certezze e fiducia alla neopromossa guidata da coach Putignano.
Nelle battute finali, Dipierro (12) si ritrovava fra le mani l’arancia del potenziale overtime ma il suo tiro, scagliato necessariamente in fretta a 4” dalla sirena, s’infrangeva sul primo ferro, regalando così al Taranto il primo, fondamentale punto di questa agguerrita serie…
Martedì 3 maggio, alle ore 21, sempre sul parquet del PalaMazzola, si consumerà il secondo drammatico atto… al giovane Grassi (8) e ai suoi volenterosi compagni l’arduo compito di sovvertire il pronostico e strappare il servizio alla matricola pugliese, nella speranza di chiudere il conto al PalaBCC… la pressione, ovviamente, adesso è tutta sopra le spalle della compagine del Presidente Spadaccini, che probabilmente non si attendeva una stagione così complicata… ma la B di quest’anno – faccio un discorso in generale, non parlo nello specifico di questa o quella squadra - non è certamente paragonabile a quella della scorsa stagione, che ricordo abbastanza “affollata” di squadre costruite con mezzi modesti e con pochissimi elementi “professionisti”… la crisi economica ha portato alla sparizione di una categoria, ma non è che questo ha facilitato il compito delle piccole società, visto che il livello medio dei giocatori finito nella terza serie nazionale, giocoforza, è aumentato sensibilmente, facendo risultare inappropriati (per non dire in alcuni casi imbarazzanti!) elementi che, magari, nella stagione passata, non avevano sfigurato… dico bene o dico giusto?
Squadra debole perde, questo ormai credo sia chiaro a tutti… e le “imprese” come quella di mister Ranieri al Leicester sono il frutto di mille congiunzioni favorevoli, impossibili da replicare o “pianificare”… però, ancora una volta, abbiamo capito che quella materia che al Liceo studiavamo controvoglia è letteralmente fondamentale per lo sviluppo della coesione, peculiarità comune a tutti i team vincenti… si chiama chimica e necessita di quella umiltà e di quell’altruismo, da tutti i componenti della squadra e della società, che spesso rende forte e funzionale un sistema, quasi in maniera mistica, come nel caso del Leicester… e adesso provate a farlo capire a quei presidenti/dirigenti magari pieni di grano ma sprovvisti di cultura sportiva (non dico cestistica, dico semplicemente sportiva!) che magari, da Alessandria a Catanzaro passando per Roma, si ritrovano a prendere decisioni in una società dove sono entrati solo per garantire la paghetta al figlio, oppure per offrire un diversivo alla moglie annoiata, oppure perché qualche avvocato “illuminato”, attratto dai soldi che girano nel basket, li ha consigliati come fatturare in maniera “smart” o magari riciclare risorse con provenienza poco lecita oppure come ricambiare i favori di certi politici… mala tempora currunt!
 
Ho finito, ci becchiamo per gara 2, buon vento alle spalle.
 
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Gabri Di Bonaventura
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