Le elezioni comunali del prossimo giugno si stanno finora caratterizzando più per fatti boccacceschi e slogan rimaneggiati che per proposte concrete da parte dei (finora) cinque candidati alla carica di sindaco: Enio Pavone, Sabatino Di Girolamo, Rosaria Ciancaione, Milco Fasciocco e Pio Rapagnà.
La speranza è che il mese di maggio porti proposte serie ai cittadini che sembrano, con le loro rimostranze quotidiane, essere sempre un metro avanti ai politici che li rappresentano.
Finora, le cose da segnalare della campagna elettorale sono (purtroppo) quasi soltanto le frasi sessiste in consiglio comunale di Antonio Norante nei confronti di Teresa Ginoble e gli slogan sottoposti a “tagliando” di Enio Pavone e Rosaria Ciancaione.
Per il resto, tanto fumo, qualche inaugurazione da parte di chi governa e la solita “fuffa” propagandistica trasversale.
Teresa Ginoble e Antonio Norante si sono persino rivisti, e salutati, domenica al Liberty, visto che entrambi sono andati a vedere la partita di playoff fra Ferentino e Roseto Basket in diretta web.
E siccome Norante viene visto come cavallo di razza dal sindaco Pavone («Se avessi nella mia squadra altri 5 politici come Antonio Norante, avremmo già rivinto», disse il primo cittadino lo scorso 13 aprile), il sindaco ha voluto mostrargli solidarietà, visto che lo scorso 23 aprile, inaugurando la sua sede, si è lasciato andare a un attacco contro le opposizioni, dicendo: «Perché loro sono vergini, noi tutte “meretrici”. Allora, chi fa qualcosa di loro è tutto buono. Loro stanno sempre a guardare dietro la serratura di quello che fa la notte uno. Io non mi sono mai interessato di un “cavolo” di quello che fa uno la notte».
Il video, tratto da quello integrale rimosso dallo staff di Pavone da YouTube dopo averlo caricato, dura 15 secondi ed è visibile sulla pagina Facebook della coalizione Amoroseto, con tanto di Nazario Pagano e Gianni Chiodi che assistono all’applaudita intemerata.
Per il resto, la pagina politica cittadina si è arricchita dalle prese di posizione di Sabatino Di Girolamo e Rosaria Ciancaione, che hanno criticato l’affidamento per organizzare la Mostra dei Vini di Montepagano prima delle elezioni.
Enio Pavone, durante l’inaugurazione della sua sede lo scorso 23 aprile 2016. Con lui, nella foto, Gianni Chiodi, Maristella Urbini e Maurizio Brucchi.
