Gli Sharks del futuro dovranno rifondare la cabina di regia, viste le partenze di Yankiel Moreno e Roberto Marulli.
Nei piani iniziali della scorsa stagione, ideati dall’allora coach e direttore sportivo Tony Trullo, Marulli doveva essere il play titolare, con il giovane Luca Izzo a fargli da cambio, mentre Moreno avrebbe garantito copertura nei ruoli di guardia e ala piccola, potendo comunque agire da play.
La stagione invece iniziò con problemi alle tibie per Marulli e il grave infortunio a Izzo, che si ruppe il crociato di un ginocchio saltando praticamente tutta la stagione.
Così, in piena emergenza, Trullo ebbe l’idea di lanciare Moreno da playmaker titolare: un regista sui generis, in grado di interpretare al meglio il basket “difesa e contropiede” che tanto è piaciuto ai tifosi e tantissimo ha reso sul campo, consentendo a Bryon Allen di dominare, a tutti gli altri giocatori di esprimersi con profitto e agli Sharks di conquistare i playoff.
Tony Trullo non ha voluto privarsi del suo pretoriano, rilanciato dopo due anni e mezzo senza basket a Cuba, avendolo prima valorizzato da factotum (nel campionato di A2 Silver giocò in quattro ruoli, facendo anche il lungo in situazioni di emergenza) e poi consacrato da playmaker d’assalto. Così lo ha ingaggiato per averlo al suo fianco nella nuova avventura a Ferrara.
Tornerà invece da un suo ex coach Roberto Marulli, che ha scelto Reggio Calabria dove ritroverà Antonio Paternoster, il quale lo ha avuto ad Agropoli in Serie B.
La dirigenza rosetana non commenta, ma la filosofia gestionale è nota e finora ha dato ottimi frutti: Roseto può permettersi la Serie A2 solo a patto di lanciare giovani o rilanciare giocatori che cercano una seconda opportunità e così continuerà a essere, nonostante i mal di pancia dei tifosi.
Infatti, ieri la Curva Nord sul proprio profilo facebook ha chiesto chiarezza, rammaricandosi delle partenze di Moreno e Marulli e chiedendo alla società azioni per tranquillizzare una piazza che solo poche settimane fa era tornata a sognare la massima serie.
Gli ultras della Curva Nord chiedono di non giocare con la passione di una intera città e la loro posizione è comprensibile, ma non bisogna dimenticare che gli Sharks migliori sono finora risultati quelli nati all’ultimo momento, risparmiando soldi. Come disse il presidente Cimorosi la scorsa estate, quando c’era la stessa fibrillazione: «Tutto arriva, per chi sa aspettare». Finora, i fatti hanno dato ragione a lui.
Daniele Cimorosi.
Yankiel Moreno sotto la Curva Nord.
Roberto Marulli.
