Non c’è niente di meglio della guerra per fare i generali.
Se ne accorgerà presto Emanuele Di Paolantonio, 35enne con la barba curata a imbrogliare il visino pulito da cadetto di West Point, che da sabato scorso è il nuovo coach e direttore sportivo del Roseto Sharks e potrà scegliersi pure il primo assistente, permanendo nel ruolo del secondo vice il giovane rosetano Danilo Quaglia.
Un incarico da far tremare i polsi, quello affidato a Di Paolantonio, anche perché il tecnico teramano ha finora sempre servito da vice o secondo allenatore, collaborando con il meglio degli allenatori italiani: Franco Gramenzi, Cesare Pancotto, Matteo Boniciolli, Luca Dalmonte, Massimo Bianchi, Andrea Capobianco e Alessandro Ramagli a Teramo; Carlo Recalcati a Montegranaro, Andrea Magro a Omegna e Tony Trullo la scorsa stagione a Roseto.
Dunque, finalmente è giunto il tempo di metterci la faccia e gli attributi, in una stagione che ha tutte le caratteristiche per essere quella del battesimo del fuoco, visto che il Roseto viene da un campionato irripetibile culminato nei playoff e la squadra è stata disarticolata per ragioni di budget, dovendo quindi ripartire da zero o quasi.
Paura? Manco a parlarne. Il nostro, molto rispettato fino a qualche settimana fa da due americani importanti come Bryon Allen (che gli ha preannunciato un futuro addirittura da coach di Eurolega) e Kyle Weaver, ha arringato la folla nella conferenza di presentazione di sabato con sorriso rassicurante, incassando un primo applauso convinto dai tifosi e dichiarando: «Non sono qui per caso. Fare il capo allenatore era un passo che volevo fare e sono felice e onorato di farlo a Roseto, dopo la bellissima stagione scorsa da vice. So che sarà un anno difficilissimo e che dovremo salvarci all’ultimo minuto dell’ultima partita, ma sono fiducioso perché avrò dalla mia parte una società che crede in me».
Circa il doppio incarico di coach e direttore sportivo, nessun timore: «So che non sarà semplice conciliare le due cose, ma il mio ruolo sarà quello di scegliere i giocatori, poi nella gestione entrerà la società. Io opererò sul mercato, loro gestiranno la stagione».
Sul Roseto 2016/2017, Di Paolantonio chiosa: «In questo momento ufficialmente siamo a zero contratti, ma è solo perché sono in carica da pochi minuti. Più onestamente posso dirti che non siamo a zero, perché ho parlato più volte con la società, ricevendo un OK ufficioso nei giorni scorsi per muovermi. Adesso, prima di guardare sul mercato, voglio vedere chi fra i giocatori che avevamo lo scorso campionato e che non ha firmato altrove vuole far parte del nostro progetto e poi iniziare a costruire».
Un Roseto che sarà giovane, anche per contenere i costi: «La società mi ha detto che vuole dare spazio ad atleti under e quindi non pagare luxury tax. Quindi dovremo ingaggiarne tre. Io sono sicuro che ci siano giovani in grado di tenere il campo. Poi vedremo per gli americani, che sono l’ultimo tassello vista la grande disponibilità e la vasta scelta».
ROSETO.com > Archivio
EMANUELE DI PAOLANTONIO
Martedì 11 agosto 2015
Serie A2 – Mec-Energy Roseto
EMANUELE DI PAOLANTONIO: PAROLA DI VICE.
L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo lunedì 10 agosto 2015.
Emanuele Di Paolantonio, la scorsa stagione, sulla panchina del Roseto in qualità di vice di Tony Trullo.
Emanuele Di Paolantonio, nel 2003, alla Palestra D’Annunzio di Roseto degli Abruzzi, festeggia da coach la vittoria della Roseto Summer League della sua Iezzi Cucine. Forse il Lido delle Rose era la terra del destino per il coach teramano.
Emanuele Di Paolantonio a Roseto, pochi minuti dopo essere stato nominato coach e direttore sportivo del Roseto Sharks 2016/2017. Non fatevi ingannare dalla posa: non si è arreso prima di cominciare, stava soltanto assecondando le perfide (si scherza) richieste dei fotografi Mimmo Cusano e Antonio Tommarelli.
