La botte piena e la moglie ubriaca? Non a Roseto, non con un budget da 200mila euro.
Così i giorni passano e il mercato degli Sharks ristagna.
Non che il coach e direttore sportivo Emanuele Di Paolantonio non abbia ipotizzato ingaggi, anzi. Il problema sembra però che stia nel tentennamento del presidente Daniele Cimorosi, restio a impegnarsi firmando contratti a giocatori non proprio di prima fascia. Solo che, con un simile budget, la coperta è giocoforza corta.
Per cui se non si dispone degli oltre 45mila euro ottenuti a Mantova dall’ex centro titolare rosetano Bryan, bisognerà necessariamente valutare i circa 25mila euro chiesti dal lungo Corral o, meglio ancora, i circa 20mila con i quali si può prendere il centro Paci.
Casagrande non è una prima scelta? Lo sa anche il giocatore, che infatti costa davvero poco, e il cui contratto è da oltre una settimana sul tavolo di Cimorosi in attesa di sigla.
Così come quello di Radonjic, giovane di cui si dice un gran bene e che ha impressionato in Sere B, ma che in A2 rappresenta la scommessa che una società come il Roseto deve fare. Insomma, per dare una svolta alla costruzione della squadra, sembra che ci sia da sbloccarsi psicologicamente, da parte della dirigenza, confermando nei fatti la fiducia data sulla carta a Emanuele Di Paolantonio, che nonostante sia un esordiente assoluto in A2 sia come capo allenatore sia come direttore sportivo, sembra non sentire troppo lo stress e anzi si è lanciato con grinta nell’avventura.
Di Paolantonio il suo quintetto in testa ce l’ha. Nel ruolo di play (e leader della squadra), c’è l’unico giocatore finora ingaggiato: Robert Fultz, dalla A2 di Casalpusterlengo. Nel ruolo di guardia, il giovane tecnico degli Squali sta sondando lo sterminato mercato degli stranieri, alla ricerca di un giocatore in grado di fare la differenza costando poco: combinazione che a volte può accadere puntando su un giocatore proveniente dall’estero, come nei casi di Alex Legion, Josh Jackson e Bryon Allen. L’ala piccola titolare dovrebbe essere Todor Radonjic, lo scorso anno in B con la Stella Azzurra Roma, mentre nel ruolo di ala grande agirà l’altro straniero.
Uno dei due dovrebbe essere un atleta avvezzo ai campionati europei e quindi con esperienza, mentre l’altro sarà quasi certamente un “rookie”. Nel ruolo di centro, infine, Paolo Paci, dalla A2 di Jesi. In panchina, sperando ci sia budget da ritagliare, l’idea è quella di inserire un play-guardia che dia le necessarie garanzie per entrare nella rotazione con Fultz e l’americano. Un’idea sul nome? Davide Parente, se non costasse troppo. Casagrande sarebbe poi il giocatore capace di cambiare esterni e ali, mentre l’ala Francesco Papa e il centro Mirko Gloria (uno dei due certamente, più difficilmente entrambi) dovrebbero completare, insieme al giovane Gianmarco Mariani e a un lungo, l’organico.
Fondamentale, con queste premesse e questo budget, sarà azzeccare due americani ad alto rendimento.
Daniele Cimorosi ed Emanuele Di Paolantonio.
