È una settimana difficile per gli Sharks, che domenica andranno a Verona quasi certamente con un solo straniero.
Sta procedendo, infatti, il taglio di Maurice Lewis-Briggs, che non rientra più nei piani societari. Una scommessa persa dal direttore sportivo e coach Di Paolantonio, che sperava di poter convertire a una lega impegnativa come quella italiana un giocatore a bassissimo costo, reduce da esperienze in leghe quasi insignificanti e quindi a forte rischio, per quanto riguarda tattica e inserimento in un sistema strutturato.
Nonostante il taglio e gli infortuni (Gloria si opererà domani al crociato, Casagrande rientrerà entro qualche giorno dall’operazione al menisco, Fultz e Radonjic sono acciaccati) che hanno quasi vanificato il mese di preparazione, Emanuele Di Paolantonio mostra fiducia e guarda avanti: «Non posso giudicare la squadra dopo questo precampionato, perché sono successe troppe cose e noi siamo cambiati in corsa tre volte. E quando cambi anche i punti di riferimento, gran parte delle cose fatte in palestra lasciano il tempo che trovano. Diciamo che la nostra stagione vera e propria parte da martedì».
La squadra, infatti, inizia oggi a preparare la trasferta di Verona, che viene così vista dal coach: «Mi aspetto che, dopo una settimana di lavoro con questo gruppo seppur incompleto, la squadra possa dimostrare sul campo i progressi. Verona è una delle squadre favorite e quindi da temere e noi, che saremo senza tre giocatori, dovremo temerla ancor di più».
I tre giocatori mancanti sono Mirko Gloria (fuori almeno metà stagione), Riccardo Casagrande (che dovrebbe rientrare alla terza di campionato) e il secondo straniero, ancora da ingaggiare.
L’impressione, confermata sia dal presidente Cimorosi sia da Di Paolantonio, è che in questa settimana il centro statunitense o comunitario che il Roseto sta cercando potrebbe anche non arrivare, perché prima c’è da gestire il taglio di Lewis-Briggs e attivare la procedura di recupero del visto (in mancanza del quale sarebbe possibile tesserare solo un comunitario).
L’ideale sarebbe però arrivare a venerdì già con il nuovo straniero, altrimenti si rischia di bruciare subito l’unico movimento di mercato concesso dal primo ottobre al 31 gennaio 2017 (poi ne saranno possibili ulteriori due fino al termine del campionato), partendo ad handicap rispetto alle concorrenti.
In attesa di sviluppi, compreso il possibile taglio del lungo Paci, visto che Casagrande sembra blindato da Di Paolantonio, il coach definisce il suo gruppo dotato di grande attitudine al lavoro, individuando nell’intensità difensiva la prima cosa da migliorare.
E, indubbiamente, il Roseto dovrà migliorare molto se vorrà salvarsi.
Emanuele Di Paolantonio, direttore sportivo e coach del Roseto Sharks.
