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Serie A2 Est – Roseto Sharks
#MEIUNAGIOIA: EL GRINTA E IL TRESSETTE.
Nicola Mei.
[Mimmo e Andrea Cusano]


Nicola Mei.
[Mimmo e Andrea Cusano]


Nicola Mei.
[Mimmo e Andrea Cusano]


L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo giovedì 1 dicembre 2016.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 02 Dicembre 2016 - Ore 12:00

Nicola Mei, toscano di Lucca classe 1985, sta imparando il dialetto rosetano e, contemporaneamente, a giocare a tressette grazie ai supertifosi Antonio “Lu Boja” e Berardo Quatraccioni.
 
L’esterno del Roseto Sharks si è ambientato benissimo nel Lido delle Rose e di frequente si intrattiene, dopo pranzo o cena, con i suoi nuovi amici ai tavoli dell’Hotel Liberty. Novellino del tressette, ogni tanto si becca un rimbrotto dai più anziani compagni. Lui sorride e chiosa: «Quando mi insultano perché gioco la carta sbagliata ci vorrebbero i sottotitoli, ma sono spassosissimi e anche grazie a loro a Roseto sto una meraviglia sia in campo sia fuori».
 
La città è abituata ai “toscanacci” tutti sangue e arena come Claudio Bonaccorsi.
 
Nicola Mei l’ha capito in occasione della prima vittoria casalinga innaffiando la Curva Nord, con gli ultras che lo hanno subito eletto loro beniamino e proposto alla gloria di Twitter con l’hashtag #meiunagioia.
 
Tornando alle carte, l’uomo che gioca col numero 17 pensa al derby e centra la metafora, come quando la scaglia con successo da quasi otto metri: «Domenica dobbiamo giocare le carte giuste, tornando ad essere quelli che siamo stati finora, Mantova esclusa. E cioè grintosi, cattivi, determinati, privi di fronzoli. Siamo partiti per salvarci e non dobbiamo farci venire altre strane idee in testa, perciò contro Chieti e contro Jesi è fondamentale portare a casa i due scontri per la salvezza».
 
Mei sa cosa significa giocare un derby, ma continua a far vincere il raziocinio: «Con tutto il rispetto per una gara che di solito è speciale per il contorno che crea, io dico che dobbiamo pensare semplicemente a dare tutto per vincere. È più importante delle altre gare per i tifosi e li capisco, ma per noi deve valere due punti e basta: non dobbiamo farci distrarre da altro. Roseto-Chieti è una partita tra due squadre costruite entrambe per lo stesso obiettivo e cioè la salvezza, quindi dobbiamo puntare semplicemente a portarla a casa».
 
Compagno di reparto di Robert Fultz, è fiducioso sul ritorno in campo del figlio di Kociss: «Sta lavorando per tornare a darci una mano. E, sempre parlando di carte, lui è il nostro asso, visto che è l’unico play puro che abbiamo in squadra e che quindi sa farci girare al meglio, mettendo tutti nelle condizioni ottimali».
 
Allargando il campo e guardando all’inizio degli Sharks, Mei osserva: «Abbiamo fatto un avvio di campionato che nessuno si aspettava, forse neanche noi giocatori. Però adesso non siamo il tipo di squadra che può adagiarsi sugli allori, altrimenti veniamo risucchiati. Io dico sempre: giriamola la classifica! Sentiamoci penultimi e, di conseguenza, determinatissimi a dare tutto ogni partita per vincere».
 
La guardia sta viaggiando a 9,3 punti di media in 25 minuti ed è il terzo marcatore della squadra dopo Smith (28,3) e Amoroso (11,9).
 
Luca Maggitti
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