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Sabato, 20 Aprile 2024 - Ore 4:19 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie A2 Est – Roseto Sharks
SHERROD RACCOGLIE IL ‘MEIDAY’, ROSETO VINCE IL DERBY ALL’ULTIMO RESPIRO.
Brandon Sherrod va a schiacciare il canestro della vittoria.
[Mimmo e Andrea Cusano]


Nicola Mei, cannoniere rosetano del derby.
[Mimmo e Andrea Cusano]


La grinta di Riccardo Casagrande.
[Mimmo e Andrea Cusano]


Il racconto della vittoria contro il Chieti, le dichiarazioni di Cimorosi, Fossataro, Di Paolantonio, Mei, Sherrod, Casagrande, le splendide foto di Mimmo e Andrea Cusano.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 05 Dicembre 2016 - Ore 01:00

ROSETO 82
CHIETI 80
Parziali: 26-22; 19-17 (45-39); 25-22 (70-61); 12-19 (82-80).
 
ROSETO: Smith 16, Cantarini n.e., Fultz 6, Radonjic 5, Fattori 1, Mariani, Mei 22, Casagrande 2, Amoroso 11, Paci 4, Sherrod 15. Coach: Di Paolantonio.
 
CHIETI: Golden 29, Mortellaro 11, Clemente n.e., Piazza 2, Allegretti, Venucci 6, Piccoli 3, Ippolito n.e., Zucca, Sergio 6, Davis 23. Coach: Galli.
 
Arbitri: Masi, Raimondo, Fabiani.
 
Roseto - Tiri da 2: 20/39 (51%). Tiri da 3: 11/24 (46%). Tiri liberi: 9/13 (69%). Rimbalzi: 39 (28+11).
Chieti - Tiri da 2: 20/43 (47%). Tiri da 3: 10/22 (45%). Tiri liberi: 10/14 (71%). Rimbalzi: 29 (21+8).
 
“MEIDAY! MEIDAY!” – Gli Sharks vincono all’ultimo tiro un derby emozionante, risolto a 4 secondi e 7 decimi da una poderosa schiacciata di Brandon Sherrod, imbeccato dal rientrante Robert Fultz. Chieti, con Cade Davis, ha la tripla per vincere la partita, ma nell’ultimo tiro la dea bendata volta le spalle ai teatini, per gettarsi fra le braccia di 4.000 rosetani in visibilio.
È stata una bella partita, ben giocata da entrambe le squadre che hanno ricorso a numerosi artifici tattici per portare dalla loro la contesa.
Alla fine l’ha spuntata di un’incollatura il Roseto, che nella sera in cui Adam Smith ha un rendimento “normale” (16 punti in 32 minuti), trova un eccezionale Nicola Mei (22 punti in 24 minuti, con 6/8 da 3) e un tonitruante Brandon Sherrod che chiude con una sontuosa “doppia doppia” da 15 punti e 12 rimbalzi in 25 minuti di impiego.
Per gli ospiti, meritata menzione per Trae Golden (29 punti, 5 rimbalzi e 3 assist in 38 minuti), Cade Davis (23 punti in 35 minuti) e Chris Mortellaro (11 punti e 7 rimbalzi in 33 minuti).
 
LA PARTITA –  Alla palla contesa, Roseto parte con il ristabilito Fultz in regia, Smith e Radonjic esterni, Amoroso e Sherrod sotto i tabelloni. Chieti risponde facendo a meno del play di ruolo e cioè con Golden in regia, Piccoli e Davis esterni, Sergio e Mortellaro sotto canestro.
 
Coach Galli manda Piccoli a spegnere l’estro di Fultz, mentre Smith gira a vuoto (2 punti nel primo quarto), rimpiazzato da Mei, e Radonjic è lento su Davis (8 punti nella prima frazione), facendo posto al più concreto Casagrande. Bene per i padroni di casa il grintosissimo Mei (8) e Amoroso (6) che con 4 triple consentono al Roseto di chiudere avanti 26-22 al decimo. Il secondo quarto vede Roseto giostrare bene, mandando a canestro ben sette giocatori e allungando fino al +15 (42-27) a 5,17 dal riposo.
 
Poi gli Squali si inceppano e Chieti torna sotto con un parziale di 11-0 (42-38), interrotto da Fattori con un libero dalla lunetta. Squadre al riposo sul 45-39 e terza frazione con Roseto, trascinato da Sherrod (10 punti nella frazione) e Mei (8) che al 30° comanda 70-61.
 
Nell’ultimo quarto, Golden si carica la squadra sulle spalle e Chieti rientra subito in partita. Smith, a lungo in ombra, dopo un paio di entrate tanto leziose quanto inutili ed errate, si desta e segna 3 canestri molto importanti, Mei inchioda una tripla strepitosa ma i teatini arrivano sul 79-78 con Mortellaro a 51 secondi dal termine. Sergio, rientrando in difesa, si lamenta per un possibile fallo subito da Mortellaro e non fischiato, beccandosi un tecnico pesantissimo, capitalizzato da Smith che segna il libero (80-78). Palla a Roseto, con Fultz che la perde e il volitivo Golden a fuggire in contropiede per segnare il pareggio a quota 80, a 40 secondi dalla sirena. Palla ancora al Roseto, ma Mei e Sherrod la perdono in attacco. Piccoli si ritrova spalle a canestro con il pallone della possibile vittoria, ma commette passi e Roseto ha ancora 10 preziosi secondi per costruire il gioco a due Fultz-Sherrod, che partorisce la schiacciata del 82-80. Davis scaglia la tripla della vittoria, ma sbaglia sulla sirena.
 
SUGLI SCUDI – Nicola Mei, cannoniere dei vincitori con 22 punti (2/2 da 2, 6/8 da 3) in 24 minuti, aggiungendo 2 rimbalzi e 1 assist e totalizzando 26 di valutazione.
Brandon Sherrod, che in 25 minuti firma il canestro della vittoria e una “doppia doppia” da 15 punti e 12 rimbalzi, con 20 di valutazione.
Per il Chieti, da menzionare la prova di Trae Golden, che in 38 minuti ha segnato 29 punti, catturato 5 rimbalzi e servito 3 assist, chiudendo con 35 di valutazione.
 
VOCI DALLA SALA STAMPA –Daniele Cimorosi è il presidente “serial winner” in fatto di derby, visto che da quando è in carica ne ha vinti 3 su 3. A fin partita, raggiante e carico di adrenalina esclama: «Giovedì andiamo a Bologna per vincere contro la Fortitudo!». Un abbraccio con Nicola Mei e poi la chiosa: «Direi che la grinta di Nicola è stata incredibile. Se poi ci mettiamo che il canestro decisivo l’ha segnato l’ultimo ingaggiato, Brandon Sherrod, direi che, a parte l’indecisione iniziale che abbiamo avuto con Lewis-Briggs in precampionato, finora non abbiamo sbagliato un colpo. E la cosa mi rende particolarmente felice». Un respiro, qualche abbraccio coi tifosi, poi la riflessione più ampia: «La cosa più bella è stata regalare una grande soddisfazione alla città di Roseto. I ragazzi hanno lottato, sofferto fino all’ultimo e meritato una vittoria che poteva anche andare al Chieti, visto che i nostri avversari hanno combattuto con onore fino all’ultimo secondo».
 
Il general manager Vittorio Fossataro, 51 anni di dirigenza sportiva, commenta: «Tutto esaurito e derby vinto all’ultimo tiro, cosa volere di più? Una partita davanti alla quale non si poteva restare impassibili, complimenti a entrambe le squadre in campo per questo. Oggi il Roseto ha 14 punti, secondo la mia tabella salvezza ne mancano ancora 10, perché la mia quota resta 24. Direi che siamo a buon punto».
 
Coach Emanuele Di Paolantonio è ancora visibilmente scosso dal finale ricco di tensione e ammette: «Non so dire adesso perché per due volte siamo andati avanti e per due volte ci hanno ripreso: devo rivedere la partita con calma». Poi commenta: «Grazie al pubblico, perché è stata un’altra partita che può essere presa come spot per la pallacanestro, vista l’atmosfera e il fatto che a mio avviso è stata ben giocata da entrambe le squadre». Quindi i complimenti agli avversari: «Complimenti al Chieti, perché non ha mai mollato nei momenti di difficoltà nei quali noi siamo andati avanti. Noi siamo stati un po’ meno bravi quando ci hanno rimontato, ma le partite, e un derby in special modo, vanno così: sei bravo e vai avanti, poi ti distrai o loro ci mettono più impegno e sei riagguantato. Direi che ci prendiamo la cosa più positiva: i due punti, che potevano anche andare a Chieti. Abbiamo vinto un difficile scontro salvezza: direi che c’è da essere contenti». Infine, i complimenti personali: «È una squadra vera, che riesce a trovare risorse da tutti. Stasera bravi Mei e Sherrod, bravo Casagrande in difesa ma direi bravi tutti, a cominciare da Fultz che, al rientro dopo l’infortunio, pur non avendo la gambe giuste ha dispensato 6 assist, compreso quello per la schiacciata della vittoria».
 
Nicola Mei, cannoniere rosetano del derby, esce a fatica dall’abbraccio dei tifosi e sorridendo osserva: «Direi che stasera sono stato grintoso come il pubblico di Roseto, che resta il nostro sesto uomo in campo. Tengo però a sottolineare che il merito della vittoria è del gioco di squadra che abbiamo fatto. Quanto a me, grazie ai compagni che sono riusciti a farmi prendere tiri un po’ più aperti del solito, che poi sono entrati». Sui due punti, il cecchino lucchese chiosa: «Ci volevano, perché venivamo da una settimana di allenamenti non positiva. Eravamo un po’ sconfortati, perché sembrava che le due sconfitte consecutive fossero una tragedia, mentre in classifica eravamo secondi».
 
Brandon Sherrod è la felicità fatta persona: scatta selfie con i tifosi e sorride, dichiarando: «Sono orgoglioso di aver firmato il derby con una mia schiacciata. Sono davvero onorato di aver giocato una partita così speciale e sentita dalla gente, perché non mi era mai capitato di giocarne finora». L’uomo di Bridgeport, Connecticut, ringrazia poi i tifosi: «Sono stati eccezionali, l’energia positiva ci è arrivata e direi che è stata una bellissima partita. Abbiamo vinto noi: non potevo chiedere di meglio». Circa l’ultimo e decisivo canestro, il lungo degli Sharks dà i giusti meriti a chi lo ha innescato: «Grazie a Robert Fultz, che mi ha servito l’ultimo pallone in modo perfetto per consentirmi di fare canestro». Poi allarga i riconoscimenti: «Grazie a tutti i miei compagni per la fiducia che mi hanno dato, facendomi sentire sicuro di potermi esprimere e di dare tutto quello che avevo in attacco e in difesa». Cantante e appassionatissimo di musica, Sherrod chiosa: «Se fosse una canzone, questo derby vinto sarebbe un pezzo rock. Anzi, di più: heavy metal!». L’ultimo pensiero è ancora per i tifosi e per la città: «I nostri tifosi sono davvero incredibili. Penso che siano i più pazzeschi del mondo. Io sono onorato di essere parte di Roseto e Roseto occuperà una parte del mio cuore a lungo, ne sono sicuro».
 
Mastino in difesa e uomo tuttofare, Riccardo Casagrande si gode la vittoria in modo sportivissimo: «Che gara incredibile. È stata una partita veramente super emozionante: adrenalina allo stato puro! Alla fine siamo stati più bravi noi, ma è giusto fare i complimenti anche al Chieti, che ha lottato fino all’ultimo. Insieme abbiamo dato vita a una favolosa partita per gli sportivi che l’hanno seguita». Casagrande è stato uno dei primi a parlare del Roseto come squadra completa e non soltanto “Smith dipendente”, dichiarandolo nel momento più difficile e cioè quando l’uomo da Georgia Tech viaggiava a oltre 30 punti di media. Oggi sorride e ribadisce: «Il nostro punto di forza è che siamo un gruppo di giocatori, fra titolari e panchina, completo e che non molla mai. Oggi la copertina va a Nicola Mei che ha giocato una partita eccezionale e a Brandon Sherrod, solido e determinante, ma direi che siamo stati tutti bravi».
 
LE FOTO DI MIMMO E ANDREA CUSANO – Ecco il link dell’album su Facebook, che contiene le belle foto della partita scattate da Mimmo e Andrea Cusano.
 
Luca Maggitti
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