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Giovedì, 25 Aprile 2024 - Ore 1:36 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie A2 Est – Roseto Sharks
ROSETO-CHIETI: LE PAGELLE DI LORENZO SETTEPANELLA.
Nicola Mei.
[Mimmo e Andrea Cusano]


Brandon Sherrod.
[Mimmo e Andrea Cusano]


Il Chieti.
[Mimmo e Andrea Cusano]


I voti ai giocatori e agli allenatori del Roseto e del Chieti, dopo il derby.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 05 Dicembre 2016 - Ore 01:30

ROSETO 82
CHIETI 80
Parziali: 26-22; 19-17 (45-39); 25-22 (70-61); 12-19 (82-80).
La gara, le interviste e le foto su ROSETO.com.

 
ROSETO
 
ADAM SMITH 6,5
Una gara non da buttare ma oggettivamente faticosa e assai lontana da quelli che sono i suoi livelli abituali. Riceve, al pari di Fultz, poca tutela dai signori in grigio, ma è sembrato più risentire di una crisetta personale al tiro piuttosto che di una museruola difensiva. In 32 minuti, 16 punti con 7/16 e qualche numero da vero Smith, in mezzo a qualche evitabile gigioneggiata, solo nell'ultimo quarto. Considerando anche la gara di Mantova, in flessione.
 
ROBERT FULTZ 5,5
Si riappropria del volante ma guida come un pilota di rally, molto probabilmente a causa di una condizione fisica che è tutt'altro che brillante. Qualche buon passaggio arriva sempre (6 assist), ma gestisce in modo sciagurato due palloni ad inizio ultimo quarto (in totale le palle perse saranno 5) e non la butta dentro quasi mai, se non dalla linea di tiro libero. L'ultimo pick n'roll che porta al risolutivo schiaccione di Sherrod, è tuttavia da manuale. Se lui sta bene, gli Sharks sono da corsa, se lui arranca, gli Sharks affondano.
 
TODOR RADONJIC 5,5
Parte benino, specie in attacco, ma l'incapacità di tenere Davis spinge Di Paolantonio ad usare prima Casagrande e poi a lungo i tre piccoli, togliendogli spazio. 
 
GIOVANNI FATTORI 6
Appena 10 minuti, in cui si dedica con profitto alla difesa e ai rimbalzi (3), perché contro Mortellaro il coach gli preferisce un uomo d'area puro come Paci. 
 
NICOLA MEI 8
Un fucile sempre carico e che non sbaglia un colpo, specie se da lontanissimo. Fornisce alla squadra quello che per una volta non arriva da Smith, e si immola su Davis e Golden, in un confronto fisico oggettivamente proibitivo, uscendone con le ossa rotte ma senza mai indietreggiare. Talento e precisione, orgoglio e sacrificio, leadership e carattere in una partita mostruosa: 22 punti con 6/8 dall'arco (talvolta anche da dieci metri). Il tutto in appena 24 minuti. Roba che Oscar Schmidt sarebbe sceso a fargli i complimenti. Impagabile. Stasera l'americano era lui. Chiamatelo Nicholas May. 
 
RICCARDO CASAGRANDE 6,5
L'unico in grado di ridurre al silenzio l'incontenibile Cade Davis. È il Bruce Bowen degli Sharks. Avrebbe meritato più spazio. 
 
VALERIO AMOROSO 6,5
Assai importante nella prima fase della gara sia in attacco, come a rimbalzo e come regista aggiunto. Alla fine non ne ha proprio più, e la stanchezza è il più probabile motivo per spiegare il pesante 0/2 ai liberi dell'ultimissimo minuto. In 32 minuti, 11 punti, 6 rimbalzi ma anche 4 perse. Insegue ancora una condizione fisica decente. 
 
BRANDON SHERROD 7,5
Fa la voce grossa in un'area, quella chietina, che difetta di atletismo ed intimidazione, sebbene spesso non riesca, soprattutto nella prima frazione, a capitalizzare tutti i palloni che tira giù dal tabellone ospite. Nella seconda parte della gara diventa però un fattore, e lo schiaccione dell'82-80, su imbeccata di Fultz, decide la partita. Ha ancora molto da imparare in termini di metro arbitrale così come i compagni hanno ancora molto da imparare su come innescarlo. Intanto, in 25 minuti, 15 punti (con il 60% dal campo) e 12 rimbalzi. Come direbbero a Bologna, socmel! 
 
PAOLO PACI 6
14 minuti di ordinaria amministrazione nel corso dei quali mette dentro un paio di buoni canestri, ma parallelamente l'intensità pare scemare con il passare del tempo. 
 
COACH EMANUELE DI PAOLANTONIO 6,5
Vince, ma soffrendo molto di più di quanto forse aveva preventivato. Non riesce infatti a chiuderla quando i suoi Sharks sprecano con qualche giocata superficiale e non capitalizzano i secondi ed i terzi tiri forniti dai rimbalzi di Sherrod. Sceglie di andare con i tre piccoli nel finale dando probabilmente qualche minuto di troppo ad un annebbiato Fultz e qualcuno in meno ad un tenace Casagrande. Rischia molto sull'ultimo possesso, in corrispondenza del quale, tuttavia, riesce ad esercitare la miglior pressione difensiva possibile. Al di là di quello che accadrà al PalaDozza giovedì prossimo, la gara interna contro Jesi potrà già essere decisiva in ottica salvezza anticipata. E parlarne a dicembre è oggettivamente un bell’andare. 
 
 
CHIETI
 
TRAE GOLDEN 8
Assolutamente incontenibile sia in campo aperto, sia contro la difesa schierata, per talento, forza fisica, creatività, leadership. Un americano coi fiocchi. Avrebbe meritato di vincere. 29 punti con un ottimo 11/18 dal campo, 5 rimbalzi, 6 perse ma anche 5 recuperi in 38 intensissimi minuti. Avessero vinto le furie, sarebbe stato l'MVP. 
 
CHRIS MORTELLARO 6,5
32 minuti che si dimostrano dispendiosissimi. È infatti troppo solo nel tentativo di proteggere la propria area dal talento di Amoroso ed i balzi di Sherrod. Ma fa il suo, trovando anche qualche preziosissimo canestro nel finale. Con un intimidatore vicino giocherebbe molto meglio. Non lo vedi ma c'è. Tosto. 
 
ANDREA PIAZZA 6
11 minuti al servizio della squadra nei quali mette dentro un buon canestro, ma quando la partita si decide è seduto da un pezzo. 
 
MARCO ALLEGRETTI 4
15 minuti di niente. In un tunnel del quale non si vede la luce. 
 
MATTIA VENUCCI 6
Un paio di buoni canestri da fuori le uniche timide iniziative a supporto del superbo ma isolato duo americano. Difetta in termini di personalità e non riesce ancora a fare quel salto di qualità in cui Galli sperava. La conversione da bomber a regista è oggettivamente dura, ma un effettivo miglioramento delle Furie non può che necessariamente passare da qui. 
 
MATTEO PICCOLI 6
Una partita di grande sacrificio difensivo su Fultz ma anche qualche ingenuità. La dubbia infrazione di passi ravvisatagli nel finale costituisce un episodio decisivo per le Furie, che però avrebbero dovuto scegliere un terminale più sicuro per un possesso così pesante.
 
LUIGI SERGIO 5,5
Non dispiace a rimbalzo (5 in 28 minuti) ma non fa canestro mai, o quasi (2/7 complessivamente), e se non apre l'area, non avendo poi una dimensione interna, inizia a diventare un lusso. Risente, comunque, lui che è un numero 3 naturale, di un impiego in pianta stabile da numero 4. 
 
CADE DAVIS 7,5
Sbaglia l'ultimo tiro forzando inevitabilmente, ma gioca una gara di grande incisività, nella quale si dimostra degnissimo supporto di un imprendibile Golden, colpendo dalla distanza a ripetizione. Soffre unicamente quando è Casagrande a prenderlo in consegna. In 35 minuti, 23 punti con 8/18 dal campo, 2 rimbalzi, 2 recuperi. Gran presa. 
 
COACH MASSIMO GALLI 7
Prova a mescolare con successo le carte scegliendo di partire senza un vero regista e chiedendo a Piccoli il sacrificio difensivo su Fultz, ma da quel che si è visto, le Furie arrivano laddove la coppia Golden & Davis riesce a portarle. Il cast italico non fornisce garanzie a sufficienza e urgono rinforzi (un regista? un intimidatore vicino a Mortellaro? probabilmente il mercato offre qualcosa in più nel primo caso), ma comunque l'ex coach dei Roosters sfiora il colpaccio contro un avversario molto forte e su di un campo per molti proibitivo. Chapeau. 
 
Lorenzo Settepanella
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