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Sabato, 27 Aprile 2024 - Ore 5:30 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie A2 Est – Roseto Sharks
TERZO QUARTO DA SOGNO, MA NON BASTA CONTRO TREVISO.
Adam Smith.

Sharks brutti nel primo tempo e sconfitti nonostante la rimonta. La partita e le dichiarazioni di coach Di Paolantonio.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 26 Febbraio 2017 - Ore 21:30

TREVISO 68
ROSETO 58
Parziali: 20-9; 18-11 (38-20); 15-30 (53-50); 15-8 (68-58).

TREVISO: Perry 14, Rota n.e., La Torre 3, Moretti 10, Malbasa 4, Barbante n.e., Fantinelli 10, Saccaggi n.e., Rinaldi 5, Negri 9, Poser n.e., Ancellotti 13. Coach: Pillastrini.

ROSETO: Smith 20, Piazza, Fultz 5, Radonijc, Fattori, Mariani n.e., Mei 5, Casagrande 7, Amoroso 7, Sherrod 14. Coach: Di Paolantonio.

Arbitri: Cappello, Rudellat, Maschio.

Treviso - Tiri da 2: 22/52 (42%). Tiri da 3: 5/14 (36%). Tiri liberi: 9/15 (60%). Rimbalzi: 44 (27+17).
Roseto - Tiri da 2: 20/33 (61%). Tiri da 3: 4/21 (19%). Tiri liberi: 6/7 (86%). Rimbalzi: 29 (25+4).


NON BASTA UN QUARTO –  Se segni 30 punti in un terzo quarto perfetto, tirando 12/14 dal campo, ma nei restanti tre periodi totalizzi 28 punti, è difficile uscire vittoriosi dalla bolgia del PalaVerde di Treviso. Lo ha capito il Roseto, al quale non è bastato un rientro dagli spogliatoi tutto cuore e grinta, dopo un brutto primo tempo (38-20). Ha quindi vinto Treviso, che nonostante la mancanza di un americano e gli acciacchi di Saccaggi, in panchina per onor di firma, ha saputo far valere la sua difesa organizzata e la maggiore prestanza fisica (44 rimbalzi per i padroni di casa, contro i 29 degli ospiti).

LA PARTITA – Alla palla contesa iniziale, coach Pillastrini parte con Fantinelli in regia, Moretti guardia, Negri ala piccola, Perry ala grande e Ancellotti centro. Coach Di Paolantonio risponde con Fultz play, Smith guardia, Casagrande ala piccola, Amoroso ala grande  e Sherrod centro.
L’inizio dei trevigiani è netto: 8-0 e timeout del Roseto. Poi 11-0 e ospiti in chiara difficoltà, che chiudono al 10° in svantaggio 20-9.
Nel secondo quarto, Treviso allunga fino al 26-9, prima che Roseto si desti e provi a rientrare sul 28-16 grazie a Smith, Fultz e Amoroso. La partita la fa comunque Treviso, che va a bere il the del riposo avanti 38-20.
Gli Squali escono dagli spogliatoi famelici e iniziano con un 6-0 (38-26) firmato da Sherrod, Fultz e Smith. Ancora Roseto per il 40-30 con Casagrande. Roseto gioca bene e rosicchia ancora punti arrivando, con la tripla di Casagrande e il canestro di Fultz, sul 47-41 a 3:20 dalla fine del quarto. Treviso riallunga (52-41), ma Roseto dopo un timeout si riorganizza e Sherrod, Smith e Mei confezionano il 15-30 di parziale di quarto che porta il punteggio sul 53-50 al 30°.
L’ultimo periodo vede i padroni di casa non sbandare e respingere il riavvicinamento del Roseto, che non riesce a coronare la rimonta. Finisce così 68-58.

SUGLI SCUDI –  Adam Smith gioca 31 minuti chiudendo con 20 punti, 2 rimbalzi, 2 assist e 12 di valutazione.
Brando Sherrod gioca 30 minuti chiudendo con 14 punti, 8 rimbalzi, 2 assist e 20 di valutazione.

VOCI DALLA SALA STAMPA – Emanuele Di Paolantonio ha toni pacati dopo la sconfitta: «È stata una partita molto difficile, perché contro Treviso ci “incastriamo” male. In alcuni periodi della gara loro sembravano i nostri contenitori, avendo taglie fisiche completamente differenti dalle nostre. Sapevamo di dover provare a non farli correre e di dover contendere loro quanti più rimbalzi possibile, ma non ci siamo riusciti appieno. D’altronde, Treviso è una squadra importante, costruita per obiettivi diversi dai nostri». Qualche rimpianto, da parte del coach degli Sharks, soprattutto per la reazione del terzo quarto: «Abbiamo avuto una reazione che definirei confusa, ma apprezzabile. Questo ci ha consentito di tornare a un possesso dai nostri avversari, sprecando poi per quattro i cinque volte il pallone del possibile pareggio. Treviso, ovviamente, ha saputo punire le nostre indecisioni, come quando Moretti ha infilato dall’angolo una bomba che ci ha tagliato le gambe. Peccato perché eravamo riusciti a rientrare con la difesa “match up”, ma Treviso è squadra fisica, organizzata e capace di difendere tanto forte da mandarci fuori giri».  Il tecnico degli Squali conclude: «In definitiva, usciamo da un campo che ritengo molto, ma molto difficile, con il bicchiere mezzo pieno e quindi dico che siamo parzialmente soddisfatti, anche perché in campo c’erano pure gli avversari. E che avversari». Circa il futuro, il tecnico degli abruzzesi chiosa: «Guardare a una partita per volta ci ha consentito di raggiungere la salvezza con oltre due mesi di anticipo. Continuiamo una gara alla volta».

Luca Maggitti
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