Adam Smith del Roseto Sharks è il capocannoniere di tutto il campionato 2016/2017 di Serie A2, alla media punti di 24,7 in 29 gare.
Nel girone Est ha messo in fila Davis di Jesi (24,1) e Golden di Chieti (21,5), mentre in quello Ovest ha staccato Ferguson di Biella (20,4), Sims di Rieti (20,2) e Legion di Reggio Calabria (20).
Lo statunitense commenta: «Sono contento del titolo di capocannoniere. A un certo punto del campionato è iniziata una specie di sfida fra me, David di Jesi e Golden di Chieti, che sono arrivati al secondo e terzo posto. È per me motivo di orgoglio aver messo in fila due grandi giocatori e realizzatori, ma il merito va alla squadra del Roseto, perché hanno creduto in me consentendomi di tirare molte volte e fidandosi. Li ringrazio per questo».
Arrivato da matricola, Smith ha conosciuto casualmente Spahija, vice allenatore degli Hawks in NBA, grazie al basket rosetano. Così ha un pensiero anche per il mondo professionistico: «Giocare la Summer League in NBA è una grande opportunità che spero di cogliere. Sarebbe poi fantastico giocarla con gli Hawks, visto che Atlanta è la mia città. Neven è una persona eccezionale e spero di avere la chance di giocare per lui o, comunque, di continuare a sentirlo per far crescere la nostra conoscenza».
Sull’avversario del Roseto ai playoff dice: «Abbiamo visto dei filmati di Legnano e devo dire che sono una buona squadra e giocano bene. Però, onestamente, penso che se affrontiamo il turno di playoff con la mentalità giusta abbiamo delle possibilità di passare il turno. La parola chiave è mentalità, visto che si giocheranno molte partite in pochi giorni e si dovrà avere la forza di restare molto concentrati».
Dopo la fine della stagione regolare, queste le riflessioni di Smith sul torneo: «La prima cosa è che qui la stagione è davvero lunga! E devo dire che lo sento sul mio corpo. Poi le partite sono molto più fisiche e anche questo ho accusato, visto che spesso ho avuto due o tre difensori alternati, che a volte mi hanno picchiato senza tanti complimenti. Dal punto di vista delle cose belle, invece, devo dire che mi è piaciuto molto viaggiare in pullman e vedere le bellezze dell’Italia, con l’alternarsi dei suoi paesaggi avendo le montagne da un lato e il mare dall’altro. In definitiva, una stagione meravigliosa!».
Sul suo futuro, Smith conclude: «Mi piacerebbe restare in Italia. Ho sentito che qualche società di Serie A ha chiesto di me, ma non ho approfondito con il mio agente, che è persona capace e saprà fare al meglio il suo lavoro. Adesso è importante finire il mio lavoro a Roseto, restando concentrato per questa calorosa città e per i suoi eccezionali tifosi. Tutti noi Sharks dobbiamo interessarci soltanto ai playoff del Roseto, per poi parlare del futuro a stagione finita».
L'ultimo pensiero è per il suo amico, ex Roseto, Bryon Allen: «Mi disse di firmare per Roseto senza pensarci, perché era un posto speciale. Aveva ragione!».