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Serie A2 – Roseto Sharks – Playoff – Quarti di Finale – Gara 1
IL PRESIDENTE VEGGENTE, IL SUPERSTITE DEL 2001, IL TAMBURINO DI PORDENONE, IL COACH ‘SCONOSCIUTO’ E I COMPLIMENTI DI ETTORE MESSINA…
Roseto, PalaMaggetti, 22 settembre 2016. Daniele Cimorosi ingaggia Valerio Amoroso. La stretta di mano della svolta della stagione degli Sharks.

Andrea Piazza.

Emanuele Di Paolantonio.

Dopo la vittoria degli Sharks a Bologna in gara 1 contro la Virtus, storie e voci di una notte indimenticabile.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 14 Maggio 2017 - Ore 23:45

IL PRESIDENTE VEGGENTE – Daniele Cimorosi, presidente del Roseto Sharks, aveva previsto tutto: «Te lo avevo detto, stamattina, che avremmo vinto». Poi il dirigente si fa serio: «È stata una grande vittoria, ma io resto coi piedi per terra. Anche perché avevo promesso un premio alla squadra se fossimo arrivati a gara 4 e adesso sto valutando se elargirlo o meno, in caso di vittoria della serie in 3 gare. Direi di no, visto che nel caso avremmo un incasso in meno». Un sorriso spazza via i dubbi contabili e si arriva alle dediche: «Questa è la vittoria di un popolo, quello rosetano. Ogni volta che in televisione vedevo la scritta “visitroseto.it” apparire sui led del palazzetto bolognese era una goduria. Noi siamo piccoli, ma non siamo simpatici a tutti come di solito capita a quelli piccoli, quindi dobbiamo farci largo a forza, ma quando vinciamo è un’intera comunità a essere felice». La dedica al popolo rosetano ha tre asterischi: «Ettore Cianchetti, Peppe Di Sante e Fabio Brocco. Sono persone speciali, che a vario titolo si sono impegnate e si impegnano per il Roseto e quindi meritano questo pensiero, in una serata così speciale». Infine, la carezza al già confermato direttore sportivo e coach: «Complimenti a Di Paolantonio, che ha saputo leggere la partita in modo impeccabile. Ha fatto giocare i suoi con la perizia di un maestro, nonostante non sia stato neanche inserito nella lista dei migliori tre allenatori della stagione: l’ennesima prova che siamo piccoli e in pochi ci prendono sul serio. Ma noi andiamo avanti lo stesso... e qualche volta vinciamo».

IL SUPERSTITE DEL 2001 –
Valerio Amoroso ha marchiato a fuoco la vittoria del Roseto. Soddisfazione doppia per lui, ex e unico “superstite” dei quarti playoff Scudetto del 2001 fra Virtus Bologna e Roseto. L’oggi veterano se li ricorda ancora bene e apre con un sorriso: «Come faccio a scordarli: presi pure una schiacciata in testa da Manu Ginobili!». Sedici anni dopo, la gioia di aver espugnato Bologna: «È stata una partita tosta, dura, dove tutti quanti abbiamo giocato bene e soprattutto abbiamo avuto tanti punti dalla panchina e tanta solidità difensiva: queste cose, a mio avviso, hanno fatto la differenza». Il Roseto continua a stupire, ma Amoroso non si scompone: «Noi stiamo giocando con tanta consapevolezza e secondo me stiamo andando bene anche perché abbiamo preso fiducia vincendo la serie contro Legnano. Siamo arrivati a questo punto del torneo con la giusta concentrazione e, soprattutto, con la giusta voglia». Il veterano guarda a gara 2 e chiosa: «Adesso i nostri avversari hanno ancor più pressione di prima di iniziare la serie, visto che hanno perso il fattore campo. Noi vogliamo continuare a mettere loro pressione, consapevoli che se ci rilassiamo falliremo miseramente e che non abbiamo ancora fatto nulla. Proviamo a bissare la vittoria martedì e poi a giocarci gara 3 ed eventuale gara 4 in casa».

IL TAMBURINO DI PORDENONE – Andrea Piazza, play di riserva del Roseto, si è sciolto in un pianto liberatorio a fine partita. Dopo le lacrime e la grande prestazione, dichiara: «Ancora non ci credo. La mia carriera è stata finora in cadetteria e questa vittoria è una soddisfazione che non ha eguali. E tutta questa gioia la devo a Roseto, sì proprio a Roseto, che mi ha preso durante il mercato e mi ha dato fiducia, altrimenti adesso magari sarei in Serie B o a combattere per non retrocedere. Quindi dico grazie a Roseto e grazie a coach Di Paolantonio, che è una persona fantastica e un tecnico di una intelligenza pazzesca che sa unire all’umiltà. È il nostro valore aggiunto: diamogli merito».

IL COACH “SCONOSCIUTO” – Coach Emanuele Di Paolantonio a fine gara dichiara: «Abbiamo giocato la migliore partita dell’anno, facendo una pallacanestro redditizia, ma anche divertente. Ci siamo cercati, abbiamo mosso la palla e coinvolto tutti. Più che dire bravi ai miei giocatori non posso fare».

I COMPLIMENTI DI ETTORE MESSINA – Pare che coach Ettore Messina – che ha avuto il numero dal rosetano Giampiero Porzio – abbia inviato un sms di sportivi complimenti (da virtussino) a coach Emanuele Di Paolantonio. Adesso, forse, qualcuno inizierà a conoscere “lo sbarbato con la barba”, teramano profeta a Roseto, rookie assoluto nei ruoli di direttore sportivo e coach.

Luca Maggitti
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