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Serie A2 – Roseto Sharks – Playoff – Quarti di Finale – Gara 4
ROSETO-VIRTUS BOLOGNA: LE PAGELLE DI LORENZO SETTEPANELLA.
Giovanni Fattori, Brandon Sherrod, Adam Smith.
[Mimmo & Andrea Cusano]


I voti ai giocatori del Roseto, sconfitti dalla Virtus Bologna che guadagna la Semifinale.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 22 Maggio 2017 - Ore 01:30

ROSETO 83
VIRTUS BOLOGNA 97

Parziali: 19-26; 18-24 (37-50); 28-24 (65-74); 18-23 (83-97).

La partita, le interviste e le foto su ROSETO.com.
https://www.roseto.com/scheda_news.php?id=16238

ADAM SMITH 6
Una prova un filino più solida rispetto a quella, incolore, andata in scena in gara 3, ma sempre abbondantemente al di sotto dei propri standard. La difesa individuale di Michael Umeh, che si immola sull'uomo di Georgia Tech, e quella collettiva delle V nere, gli concedono sì 19 punti, ma con un deludente 27% dal campo (0/5 da due, 4/10 da tre). Punti che vengono da fiammate estemporanee e di puro talento, quasi completamente al di fuori della manovra corale, ma che comunque rallentano la fuga dell'implacabile e brillantissima Virtus di Alessandro Ramagli. Per l'esaltante qualità della pallacanestro mostrata nell'arco della stagione regolare avrebbe meritato un playoff a più alto rendimento, ma nessuno ha dubbi sul fatto che sia stato il più fulgido talento offensivo del campionato.
 
ANDREA PIAZZA 6
Una preziosa palla rubata, falli tattici intelligenti e due pregevoli rimbalzi, da lui che è il più piccolo di tutti, costituiscono materiale per un'onesta sufficienza.

ROBERT FULTZ 6,5
30 minuti di intensità, concentrazione e qualche scivolone (4 perse che bilanciano gli altrettanti pregevoli assist), ma contro una difesa così fisica ed organizzata non sarebbe stato facile fare molto di meglio. Intelligente per il modo in cui cerca di attaccare il cuore della difesa virtussina, cercando ripetutamente di innescare un ispiratissimo Sherrod. Pericoloso al tiro, non male in difesa. L'ultimo ad arrendersi.

GIOVANNI FATTORI 7
Un secondo quarto eccellente, in cui si traveste da Amoroso e produce 9 punti in rapida successione. E non lo fa con il suo marchio di fabbrica, il tiro da tre punti, ma andando a trasformare rimbalzi offensivi recuperati di pura volontà e mettendo palla a terra per poi andare fino in fondo. Sostanza allo stato puro.

NICOLA MEI 5,5
Trova tempo e modo di sparare uno solo dei suoi devastanti candelotti perché la difesa della Virtus, memore dei fendenti incassati 48 ore prima dall'uomo di Lucca, non gli concede nemmeno un centimetro. E difensivamente, con degli esterni sempre così alti e grossi, fa quello che può. Tenace.

RICCARDO CASAGRANDE 6

Parte molto male, sbagliando un aperto ed agevole 3 punti per pura sfiga (con la palla che fa un giro completo sull'anello prima di essere sputata) ed un semplice sottomano per superficialità, ma non smette di lottare in difesa, a rimbalzo (4 palloni recuperati) e di vedere i compagni (2 assist). Non brillante ma sempre assai utile.

VALERIO AMOROSO 6
Difende con grande applicazione e funge da prezioso regista aggiunto, ma non riesce a replicare la pregevole prova offensiva prodotta 48 ore prima, chiudendo con appena 7 punti ed un mediocre 3/8 dal campo in 33 minuti. In primo luogo per i meriti di una difesa che lo raddoppia, lo ingabbia e gli concede il secondo canestro dal campo a distanza di quasi 34 minuti rispetto al primo, poi probabilmente anche per la fatica dovuta all'ennesimo gravoso sforzo ravvicinato. Una gara non esaltante ma onesta, contro il peggior avversario possibile, nella quale comunque arpiona 6 rimbalzi e serve 4 assist. Comunque sempre combattivo e generosissimo.

BRANDON SHERROD 7,5
Un'iradiddio. E pensare che 48 ore prima, lo stesso Lawson che lo aveva intimorito e che più volte gli aveva segnato e schiacciato in testa, stavolta è parso in seria difficoltà nell'arginarlo. Concentrato e presente come sempre, ma stavolta assai più determinato e volitivo nell'aggredire il canestro, e non solo in velocità ma anche a difesa schierata, facendo valere la sua straordinaria rapidità. Nel primo quarto sorregge gli Sharks pressoché da solo (10 punti con 5/5 dal campo), e nel terzo replica quasi equivalentemente, imbeccato dai fini suggerimenti di Fultz, che ne esaltano le doti. Chiude con 23 punti in 32 minuti, frutto di uno straordinario 10/13 dal campo, 6 rimbalzi, 26 di valutazione. Il migliore di tutti gli Sharks.

COACH EMANUELE DI PAOLANTONIO 7,5
Perde, ma contro l'avversario più temibile in assoluto, uscendo a testa altissima al termine di un confronto immediatamente parso proibitivo e nel quale in molti avevano pronosticato un 3-0 senza storia. E invece no, perché per far affondare gli Squali le V nere hanno dovuto sudare un bel po'. Prova a cambiare qualcosa rispetto a gara 3, tornando a ricorrere per più tempo alla zona 2-3, ancora alla zone press, accettando con maggior frequenza qualche cambio difensivo e cercando di aggredire la difesa virtussina più dentro l'area. Il risultato però non varia per l'evidente superiorità di un avversario più grosso e profondo in tutti i ruoli, di un livello tecnico eccelso e con un organico pieno zeppo di campioni. Gli Sharks hanno fatto tutto quello che dovevano, potevano e anche di più, trascinati da un condottiero giovane ma preparatissimo, capace di sopportare la pressione di una piazza calda ed esigente, di realizzare un miracolo sportivo sia dal punto di vista tecnico che umano, e di infondere in un ambiente tradizionalmente esplosivo un'armonia ed una fiducia che non si avvertivano da anni. E prima di rituffarsi al lavoro per la prossima stagione, si concederà una breve e meritatissima vacanza. Ma ha trovato il modo più bello di congedarsi facendolo davanti al proprio pubblico, come fa notare il suo avversario ed ex head coach e "fratello maggiore" Alessandro Ramagli, il cui attestato di stima nei confronti del giovane collega è a dir poco commovente. E se il Roseto più forte di sempre uscì dai playoff per mano di una Fortitudo Bologna poi diventata campione d'Italia, il suo Roseto, il più forte del recente passato, esce per mano della Virtus, probabilmente la più solida dell'intera Serie A2. Chissà che questa non casuale connessione fra gli astri della palla a spicchi non porti bene proprio ad Alessandro Ramagli, dal canto suo autore di un lavoro superlativo e desideroso di ricollocare la Virtus Bologna ai vertici della pallacanestro italiana.

Lorenzo Settepanella
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