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Roseto Basket Story
ABDUL FOX: IL NEWYORKESE VOLANTE TORNA DOPO 17 ANNI A ROSETO!
Roseto, palasport, stagione 1999/2000. Abdul Fox in precampionato, giocando il 54° Trofeo Lido delle Rose contro la Virtus Bologna, che poi vinse l’edizione 1999.
[Elio D’Ascenzo]


Roseto, palasport, Serie A2 1999/2000. Abdul Fox vola a schiacciare. Lo ammira il suo compagno di squadra Paolo Moretti.
[Elio D’Ascenzo]


Roseto, palasport, Serie A2 1999/2000. Abdul Fox al tiro contro Ragusa. In difesa, Andrea Pecile.
[Elio D’Ascenzo]


Dal 9 al 14 giugno 2017, l’esterno protagonista della storica promozione in A1 del 2000 sarà in vacanza nel Lido delle Rose. Domenica 11 giugno, tutti al PalaMaggetti alle 18 a salutarlo in occasione della Roseto Summer League.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 08 Giugno 2017 - Ore 14:00

Per rinfrescare il ricordo, la pagina a lui dedicata sul libro ‘il CUORE del ROSETO’ di Luca Maggitti.

Abdul Fox
Il newyorkese tuttofare.

 
“Si trasforma in un razzo missile, con circuiti di mille valvole,  fra le stelle sprinta e va”.

Su questo frammento della sigla del cartone animato “Ufo Robot”, dopo averlo ammirato rubar palla e volare a schiacciare in contropiede, i tifosi del Roseto di Serie A2 1999/2000 costruirono il coro personalizzato per Abdul Fox, esterno classe 1971 di 198 cm.

Americano di New York dalle movenze feline, guardia che all’occorrenza giocava ala piccola, Abdul fu il primo straniero del Roseto che stravinse il campionato senza passare dai playoff e guadagnando la serie A1 fra la sorpresa generale.

Fox, prodotto del college di Rhode Island, iniziò la sua carriera di professionista in CBA, a Pittsburgh, prima del giro del mondo partendo dal Venezuela, dove c’erano tanti dollari ma anche un turnover elevatissimo, vista la breve distanza dagli Stati Uniti.

Dopo la parentesi latinoamericana, Abdul scelse l’esperienza oltreoceano iniziando da Israele, ingaggiato dal Maccabi Netanya. La consacrazione a Cipro, con la maglia dell’AEL Limassol, squadra con la quale giocò anche in coppa e che lo vide capocannoniere a 26 punti di media.

Dal Limassol al Roseto (stesso percorso farà qualche stagione dopo Duane Woodward, anche lui newyorkese). Fox fu uno straniero ideale per il sistema di gioco di coach Phil Melillo.

Esterno atletico, capace di volare in contropiede come di difendere duro sul migliore avversario, fu diligente e seppe cambiare il suo modo di aiutare la squadra nel corso della stagione, quando l’infortunio di Paolo Moretti portò a Roseto Mario Boni e Abdul ridefinì – su richiesta di Melillo – il suo modo di giocare, diventando più uomo squadra per lasciare spazio ai canestri di SuperMario.

Bravissimo nel palleggio arresto e tiro, bravo nell’uno contro uno, spettacolare saltatore, sempre allegro, Abdul Fox concluse la stagione della promozione giocando 30 gare, tutte in quintetto, segnando 14,2 punti e catturando 2,6 rimbalzi in 31,3 minuti di impiego medio in campo.

Dopo l’esperienza rosetana, Fox andò a giocare nella seconda lega spagnola a Melilla e poi in Svizzera, ai Lugano Snakes. Tornò anche in Italia, in Legadue a Rimini nel 2002/2003, allenato dal rosetano Tony Trullo.

Appese le scarpette al chiodo e comprata una casa a Tampa Bay, in Florida, Abdul ha prima lavorato per la Toyota, occupandosi di credito, mentre oggi gestisce una palestra.


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Luca Maggitti
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