Ieri, la Guardia di Finanza ha sequestrato due aree di proprietà comunale: il centro raccolta rifiuti situato all’interno dell’Autoporto e un terreno sul lungomare sud, che da qualche anno funge da piattaforma di smistamento dei rifiuti, all’interno del quale lo scorso 29 giugno si è sviluppato un incendio.

L'Amministrazione comunale, in una nota diffusa ieri, ha dichiarato: «Il sequestro è avvenuto per lo svolgimento di indagini tese ad accertare la regolarità delle due strutture dal punto di vista delle leggi ambientali. L’amministrazione, per continuare ad assicurare i servizi che si appoggiavano alle due strutture, ha già trovato soluzioni alternative e, non appena compresa la natura e la portata delle criticità rilevate dalla polizia giudiziaria, predisporrà i necessari interventi tesi a ottenere il dissequestro delle due aree».

Un altro tema caldo che tiene banco in questi giorni è l’ordinanza sindacale datata 14 luglio, mediante la quale il Sindaco ha vietato la balneazione nella Riserva del Borsacchio, a causa dell’assenza del servizio di salvataggio. Marco Borgatti, ambientalista, ha dichiarato: «Il problema si doveva affrontare nei mesi scorsi, con i primi fondi stanziati per la riserva o attraverso una seria attività di pianificazione e gestione».

Quindi, Borgatti lancia una proposta: «WWF, Legambiente, Italia Nostra, Comitato Borsacchio e le Guide del Borsacchio si sono offerte per gestire la Riserva con le associazioni locali, garantendo personale gratuito ed esperti per pianificare».

In attesa di sapere come finirà la balneazione nel più bel tratto di costa rosetana, monta un’altra polemica: i parcheggi a pagamento. Infatti, i consiglieri di opposizione Mario Nugnes e Angelo Marcone di Casa Civica hanno presentato una mozione per variare le tariffe e interrogare l’Amministrazione circa i numerosi disservizi della prima decina di giorni di servizio, come la app non funzionante, i resti non dati dalle colonnine e l’impossibilità di pagare con bancomat e carte di credito.