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Serie A2 Est – Roseto Sharks
ROSETO FANALINO DI CODA DOPO TRE PARTITE: ALLARMARSI O NO?
Emanuele Di Paolantonio.
[Mimmo & Andrea Cusano]


L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo martedì 17 ottobre 2017.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 18 Ottobre 2017 - Ore 19:00

Tre partite, di cui due trasferte, e zero punti per gli Sharks.

C’è da allarmarsi?

No, se si analizza il calendario coi due impegni esterni. No, se si tiene conto che la squadra ha, fin dal primo giorno di ritiro precampionato, dovuto sempre allenarsi senza qualche infortunato. No, se si pensa che la squadra ha giocato tutte e tre le partite – due senza il suo regista titolare – restando in gara fino all’ultimo minuto.

Sì, invece, se si guarda alla classifica (il campionato non aspetta e non fa sconti in caso di infortunati) e se si considera che la squadra ha finora dato l’impressione di aver espresso il suo potenziale. Insomma: questi sono.

Non la pensa così coach Emanuele Di Paolantonio, che è pure il direttore sportivo che ha costruito gli Squali, sottolineando che la compagine rosetana farà un apprezzabile salto di qualità nel momento in cui potrà allenarsi al completo e perfezionare le regole difensive che oggi non funzionano e rendono Roseto troppo permeabile.

I successi mietuti lo scorso anno, nella sua stagione da esordiente, e le limitate possibilità economiche per muoversi sul mercato consigliano di attendere con pazienza che il Roseto sbocci, come consiglia il coach.

Anche perché la squadra di questa stagione sta dimostrando di essere davvero nata per salvarsi e basta, mentre le due passate formazioni allestite per salvarsi hanno centrato i playoff e abituato alla dolcezza della vittoria i raffinati palati dei tifosi rosetani.

No, quest’anno molto probabilmente di vittorie se ne vedranno poche. L’auspicio è di vederne un numero sufficiente a salvare la categoria: quindi almeno 12 su 30 giornate di campionato.

Per vincere, però, c’è bisogno che capitan Casagrande e compagni stringano i bulloni in difesa, aumentino la continuità e l’intensità e giochino con più buon senso in attacco. C’è bisogno di un impatto immediato sulla partita, che eviti di subire parziali che poi chiedono energie per essere colmati.

Insomma: tre indizi, o sconfitte che dir si voglia, sembra non facciano ancora la prova che al Roseto bisogna porre mano mediante il mercato.

Domenica al PalaMaggetti contro Udine però, la squadra – cominciando dagli stranieri Ogide e Combs – deve dimostrare di essere in grado di invertire la rotta. Questo significa presenza a rimbalzo per non farsi spazzare via anche da giocatori non proprio irresistibili e feroce determinazione per tutti i 40 minuti, potendo contare sul pubblico amico.

Luca Maggitti
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