ROSETO 67
UDINE 91
Parziali: 17-20; 18-23 (35-43); 17-20 (52-63); 15-28 (67-91).
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DARELL COMBS 5
Destinatario, se ce n'è uno, dell'efficace massima attribuita ad un celebre santone slavo del passato: “Invece di ragionare con testa e spingere con culo, tu ragioni con culo e spingi con testa...”. Eppure c'è da dire che non parte nemmeno male, con 7 punti e 2 assist nel solo primo quarto, salvo poi eclissarsi, produrre fesserie in serie e rifare capolino nella gara quando ormai non serve più. La penetrazione con il pallone che finisce dietro il tabellone è roba da non far vedere ai ragazzi del minibasket. Non reca la benché minima qualità ad un contesto che ne avrebbe maledettamente bisogno. Di una imbarazzante mediocrità.

ANDI OGIDE 4
Non riesce a spremere più di 6 punti e 5 rimbalzi in 25 minuti, rifiutando ripetutamente responsabilità in occasione di tiri aperti e inanellando la quarta prova incolore consecutiva. Siamo tutti d'accordo sul fatto che non sia un centro puro ma un “quattro” (se non addirittura un “tre”), ma ancor prima che una questione di ruolo parrebbe un problema di atteggiamento. Ha la stessa intensità di mia nonna che guarda il gioco dei pacchi. A proposito di pacchi, ma proprio agli Sharks dovevano rifilarne uno così? Cercasi chirurgo in grado di impiantargli mezzo cromosoma di Tonino Caivano.

ION LUPUSOR 4
3 falli in poco più di 7 minuti non lo fanno mai entrare in partita. Quando torna non ne azzecca una. Chiude con 5 punti (frutto di un 2/8 dal campo) e appena due rimbalzi in quasi 24 minuti. Lo squalo lupo oggi proprio non morde.

MARCO CONTENTO 6,5
Qualche lampo alternato ad evitabili ingenuità, ma è l'unico dalle cui mani nasca un pizzico di qualità. E non è colpa sua se figura in un contesto assai scadente. Produce 14 punti con il 50% dal campo in quasi 25 minuti. L'ultimo ad arrendersi.

GIORGIO DI BONAVENTURA 6
Un buon canestro ravvicinato e la consueta applicazione difensiva.

RICCARDO CASAGRANDE 6,5
Poco preciso in attacco ma sempre molto attento in difesa e nelle battaglie in quota (cattura 6 rimbalzi in 19 minuti abbondanti). Lo mette (quasi) KO, ad inizio terzo quarto, solo un’accidentale craniata del compagno Combs, lanciato a testa bassa e a tutta velocità verso non si sa dove. Uno dei pochi con la faccia giusta, sempre.

ROBERTO MARULLI 5
Fa volar via le stampelle, si riallaccia le scarpe e ributta nella mischia, mettendoci tutto l'impegno possibile, specie in difesa (2 ottimi sfondamenti subiti). Non riesce però ad incidere in attacco (2 punti con 0/3 dal campo in quasi 26 minuti), né a creare opportunità per i compagni (3 palle perse). Assai intenso, ma confuso e sciupone.

FRANCESCO INFANTE 6,5
Presenza, pericolosità ravvicinata, orgoglio, temperamento. Ma non può bastare per cambiare il corso degli eventi di un contesto assolutamente privo di brillantezza, talento, leadership.

COACH EMANUELE DI PAOLANTONIO 6
Non può che provare frustrazione, al termine di una gara prematuramente sconfinata nel garbage time e dalla quale avrebbe desiderato ben altre risposte. Nonostante la prima settimana di allenamenti svolti al completo, infatti, gli Sharks hanno mostrato una precoce e preoccupante arrendevolezza, probabilmente causata da una fiducia nei propri mezzi che inizia a scarseggiare. Il coach avrà pur qualcosa da rimproverarsi per aver scelto quella che, almeno ad oggi, appare come la peggior coppia di stranieri del girone Est se non dell'intera A2, ma è altrettanto pronto ad intervenire su di un roster che difetta di talento, leadership, fisicità dentro l'area (quest'ultima prima conseguenza di una inaccettabile fragilità difensiva, responsabile di una media di 90 punti subiti per gara). Le limitatissime possibilità di agire sul mercato (1 tesseramento possibile fino alla fine del girone di andata, 2 eventuali tesseramenti nel girone di ritorno) non permetterebbero comunque di risolvere tutte le magagne, ma farebbero forse guardare al futuro con maggior ottimismo. Nel frattempo, l'unica medicina sarà il lavoro.