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La copertina del libro che contiene anche il racconto ‘Download’.

Teramo, 3 dicembre 2016. Luca Maggitti e Rino Orsatti alla presentazione del libro ‘2016: un cono nello spazio’.

Teramo, 3 dicembre 2016. Pubblico alla presentazione del libro ‘2016: un cono nello spazio’.

Un mio racconto pubblicato lo scorso anno nell’antologia ‘2016: un cono nello spazio’, che ha permesso di finanziare un progetto destinato a bambini affetti da Disturbo dello Spettro Autistico.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 01 Dicembre 2017 - Ore 18:00

«Luca, ti cercano dalla gelateria. Problemi con il download».

Otello era atterrato sulla scrivania di Luca, tecnico di trasmissione molecolare in ferie, che stava disegnando cavalli con i pastelli: la sua passione.

Otello, lo strumento parlante un po’ smartphone, un po’ ghostwriter, un po’ maggiordomo essendo connesso con tutta l’informatica domestica, fissò severo il suo possessore dallo schermo, poi proseguì: «Devi farti le analisi, la questione con la tua fidanzata non posso continuare a gestirla io, altrimenti si innamora sempre di più mentre tu la vuoi mollare, e ti tocca muoverti, altrimenti i bambini di Bauman Z oggi non mangeranno il loro gelato al gusto gioia».

«Bambini e gelato alla gioia: un binomio da rispettare! Passami Glacia» fece Luca, sorridendo e alzandosi per guardare fuori il panorama sul mare di Seneca 5, pianeta dove viveva dal 2969 e da dove la gelateria per la quale lavorava spediva, mediante trasmissione molecolare realizzata tramite smaterializzazione, download e rimaterializzazione, il gelato a tanti clienti nell’universo, compresi i bambini figli dei coloni di Bauman Z, stella abitabile colonizzata da appena un anno da coraggiosi migranti, che avevano domato una parte di spazio sconosciuto al termine di un lunghissimo viaggio.

Otello lo mise in collegamento con la gelateria, dove Glacia, la titolare, era in preda al panico: «Luca, devi aiutarci. Ci hanno chiamato da Bauman Z per dirci che non hanno ricevuto la nostra spedizione di coni guarniti col gelato alla gioia. Se non risolvi, oggi i bambini passeranno un brutto pomeriggio».

Luca, placido come sempre, osservò: «Pensavo vi si fosse rotto il distillatore di gioia, allora sì che sarebbe stato grave. Ma se è soltanto un problema di download, direi che ci possiamo lavorare senza andare nel panico: la trasmissione molecolare per me non ha segreti, lo sai!».

Glacia sorrise: «Tranquillo, nessun problema col distillatore di gioia. Il collegamento con la Pianura degli Abbracci è chiaro e pulito e la gioia arriva a piene mani. Dobbiamo solo risolvere il problema della spedizione su Bauman Z. I gelati sono stati smaterializzati e inviati, ma poi il download si è interrotto prima della rimaterializzazione. Quindi adesso, a occhio e croce, saranno in qualche parte dell’universo. Per questo ho deciso di chiamarti, anche se sei in ferie».

«OK, mi metto al lavoro», concluse Luca, andando nel vicino ufficio seguito dal ronzante Otello, che era pure un po’ drone.

Luca si collegò al computer centrale che gestiva le spedizioni di gelato e analizzò i flussi di download. Tutti regolari tranne quello per Bauman Z, appunto. Iniziò allora a controllare i protocolli di smaterializzazione e rimaterializzazione molecolare dei coni e dei gelati: tutto a posto. Ultimo controllo, in remoto, alle stampanti 3D che materialmente ricomponevano i coni gelato: perfettamente funzionanti.

«Strano, cosa cavolo c’è che non va, allora?» si interrogò Luca, prima che la sua attenzione fosse colpita da una interferenza che disturbava il flusso di download a metà strada fra i pianeti Seneca 5 e Bauman Z, distanti 1.500 anni luce.

Si trattava di una forma ottagonale rossa, contornata di nero, che lampeggiava. Luca provò ad attivare il contatto audio/video e l’ottagono aprì una schermata contenente un uomo dalla testa quadra, con fronte bassa e occhi vicini: brutto davvero, insomma.

Appena vide Luca, il ceffo gli disse: «Baciamo le mani. Sono il boss degli abitanti di Mafia 2001, fuggiti tanti secoli fa dal pianeta Terra. Stiamo cominciando a capire qualcosa di trasmissione molecolare, avendo rubato certi sistemi e adesso vogliamo entrare nel gioco grande: il pizzo intergalattico. Perciò, se volete sbloccare l’invio che state facendo e che vi abbiamo sequestrato tramite disturbo magnetico, ci dovete pagare 2 cosmomonete per ogni gelato, sennò a schifìo finisce!».

Luca sgranò gli occhi, poi rispose: «Mafiosi? Ma non vi eravate estinti con la centoduesima glaciazione terrestre? Non avevate seguito il destino di tutte le forme di vita minori e dannose?».

«L’erba cattiva non muore mai. Noi sempre qua siamo e tu pagare ci devi, se vuoi che i bambini mangino i gelati, cornuto!».

«Boss, ma che persona sei? Ma che schifo di uomo sei? Stiamo parlando di coni gelato al gusto gioia per rendere meno dura ai bambini la vita sulla stella Bauman Z, colonizzata da poco. Vuoi guadagnare anche su questo?».

«I miei antenati guadagnavano pure sull’acqua, figurati se mi faccio commuovere. Ti ho detto che ci devi pagare 2 cosmomonete per ogni gelato, sennò continueremo con la nostra tempesta magnetica e la vostra trasmissione molecolare non riuscirà».

Luca sorrise per un istante, fulminato da un’idea inconfessabile, poi propose al mafioso intergalattico: «E va bene. Ti posso fare direttamente un bonifico e tu la smetti di dare fastidio alla gelateria per la quale lavoro?».

«Vedo che hai capito chi comanda, bravo. Va bene il bonifico, che di contanti per l’universo non se ne possono mandare. Facciamo un po’ di conti. Ti ho bloccato il trasferimento di un milione di gelati, una bella scorta. Mi devi 2 milioni di cosmomonete».

«Va bene, ti invio il bonifico. Tu accettalo e poi disattiva l’interferenza magnetica che blocca il download dei coni gelato ai bambini».

Il mafioso vide sul suo computer materializzarsi l’invio del bonifico. Rozzo e avido, si precipitò a spingere il pulsante di accettazione e, ricevuta la conferma dalla sua banca, sbloccò il download dei gelati.

Luca contattò la colonia di migranti su Bauman Z e il responsabile degli approvvigionamenti gli confermò che 2 milioni di gelati al gusto gioia si erano materializzati nella dispensa. Fatta la verifica, Luca tornò a rivolgersi al mafioso: «Padrino dell’universo, i gelati sono arrivati, siamo a posto direi».

«Bravo ragazzo. I soldi me li hai dati, i gelati sono arrivati e direi che noi siamo a posto... fino a quando non ti tornerò a fare visita, bloccandoti qualche altra cosa. Sai, qua i pìccioli non bastano mai e adesso che ho conosciuto un amico generoso come te non vorrei perderlo», sghignazzò il prepotente.

Luca lo guardò nel video, scosse la testa e poi sussurrò: «A voi mafiosi vi ha sempre fregato l’ingordigia...».

«Che minchia dici?», ringhiò il delinquente dall’altra parte delle stelle.

«Dico che sei un ignorante che guarda solo ai soldi. E mo’ ti frego io!».

Neanche il tempo di veder allungarsi il muso del suo interlocutore, che Luca aveva attivato il virus allegato al bonifico e non scoperto dai sistemi di protezione del mafioso, che si aprì immediatamente annullando il bonifico.

Ma la cosa più bella doveva ancora arrivare: il virus di Luca prevedeva una donna nuda che occhieggiava dallo schermo al malvivente, il quale le puntò dritto gli occhi addosso, lasciandosi così intercettare il tracciato oculare dal virus. Era fatta: Luca aveva il tracciato dello sguardo del mafioso e poteva finalmente provare la smaterializzazione a distanza.

Funzionò!

Il mafioso fu smaterializzato e inviato su Seneca 5. Durante l’invio, però, il perfido Luca fece un’ultima cosa: bloccò a metà il download, facendo arrivare su Seneca 5 solo il 50% dell’uomo. Le gambe, escluse dal trasferimento, furono inviate in un secondo download su Bauman Z. Le due metà del mafioso intergalattico furono conservate separate per sempre nei rispettivi musei EIE (Esseri Inferiori Estinti), con il divieto assoluto di riunirle.

Luca continuò a occuparsi di download, trasmissioni molecolari e gelati spediti in ogni parte dell’universo.

I bambini di Bauman Z diventarono grandi, mangiando ogni giorno un cono gelato al gusto gioia, dando vita a una generazione migliore.

Luca Maggitti


Racconto pubblicato nel libro “2016: un cono nello spazio – Dieci racconti dal gusto galattico”, edito da Duende, a cura di Antonella Gaita.
Il ricavato del volume, che è stato interamente devoluto alla Fondazione Anffas Onlus di Teramo, ha permesso l’acquisizione di specifici ausili hardware e software e di altre dotazioni tecnico-strumentali da impiegare in programmi di allenamento funzionale tesi al potenziamento delle competenze e dell’interazione sociale nei bambini affetti da Disturbo dello Spettro Autistico, nell’ambito dei programmi educativi del “Progetto ComunichiAmo”.


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