Emanuele Di Paolantonio è cresciuto in fretta.

Lo scorso campionato, al suo esordio da capo allenatore con l’aggravante del doppio ruolo visto che era pure direttore sportivo,  ha conosciuto gli applausi e goduto degli enormi complimenti che il movimento cestistico nazionale gli ha tributato. In questa stagione sta invece masticando il pane duro delle zone basse della classifica, dovendo per di più combattere con una serie pressoché infinita di infortuni che bersagliano i suoi giocatori.

Già portare a casa la vittoria contro Bergamo, cedendo agli orobici l’ultimo posto in attesa dello scontro diretto Bergamo-Orzinuovi, è costato Ion Lupusor, che a causa di una brutta botta rimediata ad un’anca non ci sarà nella trasferta di Imola.

Il sovrapprezzo è stata la distorsione alla caviglia rimediata da capitan Riccardo Casagrande in settimana, ovviamente sulla stessa caviglia acciaccata un paio di partite prima.

L’allenatore è ormai abituato e prova a sorridere sotto la barba curata, facendo il punto: «Diciamo che, purtroppo come sempre capita quest’anno, la settimana di lavoro non è stata semplice visto che oltre all’infortunio di Lupusor abbiamo subito la scavigliata di Casagrande accaduta giovedì. L’ecografia ha escluso guai seri, ma resta una distorsione. Il capitano è un leone e vuole giocare, per cui dopo averlo lasciato a riposo venerdì e sabato valuteremo domenica il suo impiego a Imola».

L’assenza di Casagrande ha creato problemi di natura tattica, come sottolinea il coach: «Il capitano e Giorgio Di Bonaventura sono i due giocatori che dovrebbero sostituire Lupusor nel ruolo di ala grande. Ovviamente, l’assenza di Casagrande ci ha precluso alcune cose in allenamento, non potendo provare alcune situazioni per la mancanza di giocatori. Comunque, ormai è andata: pensiamo alla partita di domenica».

Una partita che potrebbe essere l’occasione per la prima vittoria esterna dopo 11 stop consecutivi (solo Roseto e Orzinuovi finora non hanno vinto fuori casa) lontano dal PalaMaggetti.

Di Paolantonio ci crede e riflette: «Nonostante gli infortuni, la squadra si allena sempre con il morale alto. In questa settimana poi è altissimo, visto che è la prima nella quale siamo penultimi e non ultimi. Marulli, Contento, Infante trascinano il gruppo, Carlino sta recuperando pienamente dall’infortunio e noi abbiamo il dovere di pensare positivo».

Certo, le ultime 8 gare sono terribili per il Roseto, come concorda Di Paolantonio: «In casa ci aspettano 3 delle quattro prime in classifica e Mantova che lotta per i playoff, per non parlare delle trasferte».