Ieri è scomparso Italo Di Antonio, aveva 76 anni.

Maestro dello Sport e uomo di basket avendo giocato e allenato, era anche giornalista – collaborava con Eidos News – e scrittore avendo pubblicato nel giugno 2004 il libro “’Na scafàtt d’ pallùn – un cesto di palloni – Brevi episodi di una lunga storia di pallacanestro a Roseto degli Abruzzi”.

Nato a Teramo nel 1942, inizia a giocare a basket nel 1956 alla Libertas Teramo, passando poi alla D’Alessandro con la quale giocò in Serie B. Nel 1961 il trasferimento a Roma per gli studi e la militanza con la Vis Nova, tornando nel 1964 a Teramo dove fonda con altri amici la prima Teramo Basket. Nel 1966 gioca con la CIM Roseto, preferendo la Scuola Centrale dello Sport agli studi di Architettura e diplomandosi a pieni voti con specialità in pallacanestro e organizzazione sportiva.

Nel 1969 viene assunto al CONI in qualità di insegnante alla Scuola dello Sport, svolgendo il ruolo di assistente di coach come Carmine Paratore e Giancarlo Primo. Nel 1971 assume la guida tecnica delle Forze Armate, che conserverà per due stagioni in Serie B. Nello stesso periodo collabora alla pubblicazione dei due libri di Giancarlo Primo: “La Difesa” e “L’attacco”.

Nel 1974 riceve l’incarico di organizzare e gestire il settore giovanile della Brina Rieti, scoprendo e preparando giocatori come Brunamonti e Zampolini.

Viaggia negli Stati Uniti avendo contatti con allenatori come Lou Carnesecca, Bobby Knight e Red Auerbach. Capitalizza le sue conoscenze maturate oltreoceano portando a Rieti giocatori come Sojourner e Johnson.

La sua professionalità lo porta anche in giro per il mondo, chiamato dal CIO per il progetto “Solidarietà Olimpica” e tenendo corsi per allenatori di pallacanestro in Argentina, Paraguay, Uruguay, Bolivia, Ecuador, Perù, Libia, Marocco, Persia.

Nel 1976 viene nominato assistente di coach Primo alle squadre nazionali, conducendo le rappresentative italiane in numerose manifestazioni fra le quali le Universiadi di Sofia, i Campionati Militari di Teheran e dello Shape e i Campionati Europei Giovanili Cadetti di Roseto degli Abruzzi del 1978, disputati in occasione dell’inaugurazione dell’attuale Palasport Remo Maggetti.

Il CONI lo impegna poi nell’organizzazione di eventi sportivi e Di Antonio diviene responsabile dei Giochi della Gioventù 1983 e di altre manifestazioni come i Giochi Europei della Gioventù e le Universiadi.

Negli ultimi anni di lavoro ha ricoperto l’incarico di vice segretario generale della Federazione Italiana Tennis e della Federazione Motociclistica Italiana.

Italo Di Antonio lascia la moglie Mariella e i figli Arianna, Luca e Roberto.

Le esequie si svolgeranno oggi, 24 aprile 2018 alle ore 16, a Roseto degli Abruzzi nella Chiesa del Sacro Cuore.

Questo è il pensiero che l’ex campione di basket Domenico Zampolini ha dedicato al Maestro Italo Di Antonio, tratto da Facebook: «Mi hai fatto vedere cose che non avrei mai potuto vedere, mi ha detto cose che non avrei mai voluto sentirmi dire, ma ciò che è più importante mi hai dato coscienza di ciò che sarei potuto diventare. Mi hai consigliato come fa un padre con i suoi figli e i tuoi insegnamenti li porto scolpiti nel cuore, grazie Italo».