Aleksa Nikolic, con la Pallacanestro Roseto 2020/2021. [Antonio Tommarelli]
Aleksa Nikolic, con la Pallacanestro Roseto 2020/2021. [Cusano Photo]
Aleksa Nikolic, con la Pallacanestro Roseto 2020/2021. [Cusano Photo]
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L’under del Roseto, cestisticamente parlando, quando non si inceppa coi falli funziona come un AK-47. E le statistiche da primo della classe lo testimoniano.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 18 Aprile 2021 - Ore 15:30
L'AK-47, nome ufficiale Avtomat Kalashnikov o, più semplicemente, Kalashnikov, è un fucile d’assalto ideato e progettato in Unione Sovietica da Michail Timofeevič Kalashnikov (1919-2013), che è stato militare, ingegnere e progettista. Sviluppato dopo la Seconda Guerra Mondiale, intorno al 1947, diventò così AK-47.
Cambiando argomento – dalla guerra al basket – ma restando ad est, pur scendendo dalle parti degli slavi del sud, eccoci a parlare di AN-46, al secolo Aleksa Nikolic, che gioca con il numero 46 nella Pallacanestro Roseto con il ruolo di lungo.
Il classe 1999, quando non si inceppa in qualche fallo di troppo, è davvero un mitragliatore.
Infatti, nonostante sia un under, è il migliore del Roseto – statistiche alla mano, dopo 14 gare - pur avendo per compagni di squadra atleti che hanno giocato anche in Nazionale come Amoroso o in serie superiore come Ruggiero, Lucarelli, Pastore e Di Emidio.
AN-46 è infatti il primo sia per punti segnati (13,8) sia per rimbalzi totali (5,9).
Ogni stagione, quando riesco, provo ad affibbiare qualche soprannome ai giocatori del Roseto.
I primi che mi vengono in mente: “Il Califfo del Lido delle Rose” a Mahmoud Abdul-Rauf, “Ciclone” a Bonaccorsi, “Liquirizia” a Duane Woodward, “Istrice” a Duane Woodward, “L’economista delle triple” ad Adam Smith, “Lo squalo canterino” a Brandon Sherrod.
E siccome quest’anno ho soltanto ribattezzato Edoardo Di Emidio come “La Stele di Roseto”, eccomi al secondo soprannome.
Chapeau dunque ad Aleksa Nikolic, per me “AN-46”, che domani sera, lunedì 19 aprile 2021 alle ore 19, sarà in diretta a Sotto Canestro 2.0, per parlare con Giorgio Pomponi e il sottoscritto di lui e del Roseto, proveniente da due vittorie consecutive nelle due partite giocate giovedì e sabato a Monfalcone e Mestre.
E, a proposito di Kalashnikov (e di slavi del sud), ecco il celeberrimo pezzo di Goran Bregovic, registrato a Poznan nel 1997 (Aleksa sarebbe nato soltanto 2 anni dopo).
Bregovic, bosniaco figlio di padre croato e madre serba, non ha scritto questa canzone per elogiare la guerra o il mitragliatore, bensì per “lanciarsi all’attacco” della pace, visto che l’autore ha scelto per la canzone la lingua minoritaria romanes, mescolandola con parole serbe, croate e bosniache, scegliendo in tal modo di non farsi strumentalizzare da nessuna delle parti in guerra nel conflitto della ex Jugoslavia, oltre che esaltare il ballo, la fratellanza e “i bicchieri” (come diremmo a Roseto).
https://www.youtube.com/watch?v=UqOL7LOR6ko
ROSETO.com > Archivio
19 febbraio 2021
Serie B – Pallacanestro Roseto
EDOARDO DI EMIDIO: LA STELE DI ROSETO.
Buon 28° compleanno al regista rosetano doc della Pallacanestro Roseto.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=18749
Luca Maggitti
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