RIMINI 71
ROSETO 53
Parziali: 17-6; 17-15 (34-21); 23-18 (57-39); 14-14 (71-53).

RIMINI: Rivali 6, Saccaggi 9, Masciadri 12, Bedetti 15, Rinaldi, Mladenov, Arrigoni 6, D’Argenzio, Tassinari 14, Fabiani 4, Scarponi 5, Rossi n.e.. Coach: Ferrari.

ROSETO: Ruggiero 6, Amoroso 16, Mei 6, Di Emidio, Serafini 2, Pastore 7, Nikolic 5, Mraovic, Zampogna 11, Bassi.  Coach: Quaglia.

Arbitri: Giovanni Roca di Avellino e Antonio Giuseppe Giordano di Gela (CL).

Il Roseto perde nettamente per 71-53 gara 4 e il Rimini festeggia meritatamente il ritorno in Serie A2.

Grande è la delusione per il sodalizio cestistico rosetano, che lo scorso campionato ha perso la promozione a gara 5 con il fattore campo a sfavore contro il Nardò e stavolta ha invece compromesso le possibilità di promozione iniziando male la serie, perdendo gara 1 in casa e reiterando gli errori, con l’aggravante del nervosismo, in gara 2.

Dopo la vittoria in gara 3 del Roseto per 70-77, gara 4 non ha avuto storia, con il veemente inizio del Rimini che ha impresso il proprio marchio sulla contesa nei primi 10 minuti.

Infatti, dopo il 6 pari e con Serafini che sbaglia un rigore a porta vuota perdendo una palla forse a causa dell’umidità, il Rimini infligge un clamoroso parziale chiudendo la prima frazione per 17-6.

Nel secondo quarto, il Roseto comincia a giocare e il parziale finisce 17-15, con le squadre che vanno al riposo sul 34-21.

Nel terzo quarto il Roseto comincia malissimo e per i primi 5 minuti di fatto subisce l’iniziativa dei padroni di casa, che con le triple di Bedetti, Masciadri e Saccaggi volano sul +20 (43-23) al 22° minuto. La gara appare segnata perché Nikolic – il cannoniere della squadra – praticamente non riesce mai a incidere e tutto il Roseto appare abulico e in balia di un determinatissimo Rimini, che con Tassinari infila una tripla da fermo per il 50-26 del 25° minuto. Zampogna entra e in un amen segna una raffica di canestri, ma il divario appare ormai incolmabile perché Rimini orchestra, mentre Roseto si affida a conclusioni estemporanee e ogni possesso che spreca sale la tensione del tempo non più disponibile per rimontare. Al 30° le squadre sono sul 57-39.

L’ultimo quarto comincia con la tripla di un incredibile Bedetti, che nei 3 quarti precedenti ha sempre infilato i primi 3 punti. Rimini vola sul 60-39 e la partita di fatto finisce con molti minuti di anticipo, vista l’impossibilità materiale dei rosetani di rientrare, dovuta ovviamente al merito degli avversari.

A 90 secondi dalla sirena, il presidente del Roseto, Ciafardoni, va a complimentarsi con staff tecnico e giocatori del Rimini e i giocatori si abbracciano. È tempo della festosa invasione romagnola e del trionfo della squadra di coach Mattia Ferrari, che ha vinto la serie battendo per ben 2 volte consecutive il Roseto fra le mura amiche.

Enorme la delusione dei tifosi rosetani, che per il secondo campionato consecutivo vedono sfuggire la promozione in finale, stavolta avendo gettato alle ortiche il fattore campo.

Le statistiche finali sono impietose per il Roseto, come dimostrano i tabellini, eccezion fatta per Amoroso (16+12 e 26 di valutazione in 36 minuti) e Zampogna (11+3).

Si chiude così nel peggiore dei modi una stagione per il resto entusiasmante, che ha visto il Roseto praticamente comandare sempre la stagione regolare e vincere la Coppa Italia di Serie B.

Poi, purtroppo, le due partite in casa della serie finale contro Rimini, che hanno compromesso la serie.

Onori al Rimini, Roseto piange per il secondo campionato di seguito a un metro dal traguardo.