La luna caprese potrebbe far presto capolino sul Lido delle Rose, portando in dote un titolo di Serie A2 alla locale squadra delle Pantere, che verrebbero tonificate dalla Lucertola Blu dell’incantevole isola di Capri.

I rumors aggiungono che si starebbe trattando sulla base di circa 20mila euro, per riuscire laddove non si è riusciti in due stagioni di campo costate molto ma che – a livello di prima squadra – hanno comportato due fallimenti.

E siccome l’ambiziosa proprietà rosetana sembra non voler percorrere per la terza stagione consecutiva la perigliosa via crucis della Serie B, il titolo della serie sfuggita giocando potrebbe arrivare dalla Campania, terra dalla quale arriva il nuovo allenatore Massimo Romano, che lo scorso campionato ha iniziato allenando a Venezia sia in Serie A sia in Eurolega.

Giusto? Sbagliato?

ROSETO.com, che dal 1998 racconta il basket, con particolare attenzione verso quello di Roseto degli Abruzzi, è sempre favorevole alla crescita, quando ci siano i presupposti economici e strutturali.

E siccome le Panthers Roseto hanno dimostrato, negli ultimi due campionati, una forza superiore alla Serie B, purtroppo inespressa sul campo, permanendo sponsor importanti e dirigenza capace di assicurare solide fondamenta, ci pare giusto il salto di categoria passando per l’acquisizione di un titolo sportivo di serie superiore: rapido e indolore.

Lo stesso discorso, sempre ad avviso di questo sito, può farsi per la Pallacanestro Roseto, che sembra destinata alla terza, logorante, esperienza in Serie B dopo due stagioni eccezionali, entrambe però finite con la sconfitta in finale playoff.

Con le 2 promozioni al posto delle 4 a partire dalla stagione 2022/2023, la soluzione più ovvia sarebbe comprare un titolo di Serie A2, anche se, purtroppo, quelli disponibili sembra abbiano già cambiato proprietario.

E a tutti i puristi che predicano la ripartenza sempre dalla Promozione (prima categoria censita), oppure dalla Serie C Silver, noi diciamo che Roseto degli Abruzzi, con 101 anni di storia, 6 anni di Serie A e una decina di Serie A2 negli ultimi 25 anni non è certo piazza da sopportare simili stoici sacrifici.

Il rosetano, oltre che allenatore benemerito e perennemente insoddisfatto (criticante pure Mahmoud Abdul-Rauf in campo e Neven Spahija in panchina), è ormai abituato allo spettacolo più che alla competizione sportiva.

Ci piace vedere un po’ di basket frizzante, insomma. Invece di logoranti ed estenuanti stagioni che poi, magari, per colpa di una gara gestita male quanto a falli tecnici o una gara in cui i trascinatori della squadra per una intera stagione fanno cilecca, vanno a carte quarantotto vanificando 11 mesi esaltanti.

Ha senso, per la Pallacanestro Roseto, ripartire da buona parte della squadra dello scorso campionato – con le stimmate perdenti di due finali conficcate nei palmi – e provare ancora a dare l’assalto alla più infida delle categorie?

Secondo noi di ROSETO.com, no. Secondo noi ha senso provare a comprare un titolo di A2, visto che c’è un solido consorzio alle spalle.

E a chi dice che è più giusto continuare un percorso di graduale crescita, noi rispondiamo – rispettando questo punto di vista – che la Pallacanestro Roseto stessa è nata da un’acquisizione di titolo, quello del Lecco di Serie B. Dunque, quale sarebbe il problema di acquisirne un altro, sapendo della difficoltà di ottenere sul campo una promozione?

Il prossimo campionato di Serie B lo vinceranno solo 2 squadre, che probabilmente saranno le più forti, ma che potrebbero essere semplicemente le più fortunate. Perché solo 2 promozioni significa giocoforza qualcosa che va oltre il merito sportivo.

Anche perché è molto difficile che i 3.000 spettatori visti nella finale contro Rimini tornino a gremire il PalaMaggetti, in assenza di una crescita dell’offerta sportiva (e quindi dello spettacolo).

Certo, in Serie B e in Serie A2 (così come in Serie A), alla fine lo zoccolo duro dei rosetani è sempre di un migliaio di persone, tendente però ad aumentare in maniera netta con l’offerta dello spettacolo. Quindi, se fosse possibile, varrebbe la pena provare ad acquisire un titolo di Serie A2, anche se l’ultimo treno per Biella è passato e pare sia stato dirottato verso Roma, fermata Stella Azzurra (che acquisendo la A2 dei piemontesi collocherà i due titolo di Serie B ritrovatisi in grembo dopo una retrocessione dalla A2 e una vittoria della C Gold).

Anche perché, parlando di soldi, come ha dimostrato il Roseto Sharks di Serie A2 (dal 2013 al 2020, addirittura con 3 partecipazioni di playoff), alla fine potrebbe costare di meno fare la A2 a salvarsi che la B a vincere. L’esperienza – che significa soprattutto azzeccare due americani – insegna.

In estrema sintesi: Roseto degli Abruzzi, nel basket, non è un posto normale. Pertanto, ben vengano le soluzioni “anormali”, pur di godere di uno spettacolo cestistico sempre più bello e coinvolgente.