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Domenica, 5 Maggio 2024 - Ore 15:16 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Turismo a Roseto degli Abruzzi
IL LENTO DECLINO DEL LIDO DELLE ROSE
Il report pubblicato qualche giorno fa sul quotidiano Il Centro.

Dalle 608.178 presenze turistiche del 2010, alle 487.239 del 2022. Analisi dei dati delle 7 sorelle della costa teramana, elaborazione di altri dati sui quali riflettere e ulteriori riflessioni su come si è gestito il turismo a Roseto, dal 2002 al 20

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 25 Giugno 2023 - Ore 21:45

In questi giorni, il quotidiano Il Centro ha pubblicato un report con i dati dei flussi turistici che interessano le 19 città più significative dell’Abruzzo. La grafica non riporta riferimenti temporali, dunque è certamente da intendersi che si tratta dei flussi dello scorso anno solare e cioè del 2022.

I flussi turistici sono molto importanti per Roseto degli Abruzzi e per le “sette sorelle” della costa teramana (da nord a sud: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi), perché la provincia di Teramo è quella che attira intorno al 55% dei flussi totali (è un dato consolidato negli ultimi anni, risalente a un paio di anni fa) dell’Abruzzo. In pratica, Teramo fa il 55% e le altre 3 provincie (L’aquila, Chieti e Pescara), in modo sorprendentemente simile, fanno il 15% a testa.

Detto questo, i flussi turistici sono molto ma molto importanti perché da essi – e, più precisamente – dalle Presenze si genera una parte importante del “PIL cittadino” di una località che di turismo vive, come Roseto degli Abruzzi.

Le statistiche di cui al report sono elaborate dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) e comprendono strutture alberghiere, campeggi ed altri esercizi complementari. Non sono censite le case private, anche perché spesso vengono affittate con pagamenti in nero. Comunque, le cifre che vedete sono quelle ufficiali, sulle quali si studia e si elaborano le politiche per il turismo, facendo ovviamente le deduzioni a livello di ogni singola città.

Legenda: che differenza c’è fra “Arrivi” e “Presenze”? Gli “Arrivi” sono il numero di turisti arrivati nella singola città, le “Presenze” sono gli arrivi moltiplicati per i giorni di permanenza (la vacanza media si è di molto abbassata negli ultimi 50 anni... se prima una famiglia stava anche un mese in villeggiatura, adesso sta una decina di giorni o una settimana).

Il grafico non riporta quanto dura la vacanza media per singola città, ma possiamo ricavarvelo con una divisione: “Presenze” diviso “Arrivi”, scoprendo ad esempio che a Roseto degli Abruzzi la durata della vacanza media nel 2022 è stata di 6,7 giorni (la “settimanella”, insomma), mentre in un posto più di passaggio per vedere bellezze architettoniche e il borgo dell’interno pescarese, come Città Sant’Angelo, è stata di 1,5 giorni (insomma: turismo di prossimità da altre città marine vicine o fine settimana).

Queste sono piccole nozioni, affinché tutti voi che leggete abbiate quanto più possibile chiara la situazione. Sennò fare giornalismo e intermediare le notizie per renderle più comprensibili non servirebbe.

Veniamo ai risultati della provincia di Teramo, che è quella che ci interessa più da vicino. Delle 19 città prese in esame dal report del Centro, per il teramano ci sono (ovviamente) solo le 7 sorelle, nell’ordine sotto elencato (indico i dati totali, ottenuti sommando flussi di turisti italiani con flussi di turisti stranieri). In più – fedele all’assunto che i numeri, se torturati a dovere, confessano qualsiasi cosa – introduco, grazie a una semplice tabella Excel, anche la durata media della vacanza (che è un dato utile) e il rapporto fra le Presenze e gli Abitanti (per uniformare presi tutti da Wikipedia, che attinge al bilancio demografico mensile ISTAT)  delle “7 sorelle diverse”, per ottenere un altro valore a mio avviso utile: il rapporto Presenze/Abitanti e cioè quante presenze turistiche genera ciascun abitante, che poi è un modo per “livellare” i diversi numeri di abitanti delle città in esame.

Io lavoravo così dal 2002 al 2006, quando ero Capo di Gabinetto del Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Franco Di Bonaventura, il quale nel suo primo mandato mi affidò praticamente anche la gestione degli assessorati a Turismo e Cultura, che egli aveva conservato in delega diretta. E ho continuato a fornire questi dati anche agli assessori al Turismo che hanno servito nel secondo mandato del Sindaco Franco Di Bonaventura e cioè Ferdinando Perletta e Antonio Porrini (2006-2011). Oggi non so come lavorino, nel settore Turismo del Comune di Roseto degli Abruzzi. Sicuramente, dopo 20 anni, avranno strumenti più efficaci e, di conseguenza, saranno capaci di analisi più raffinate e più brillanti pianificazioni.

Come che sia, eccoci con la classifica delle 7 sorelle teramane. Comandano, ovviamente, le Presenze che danno ricchezza visto che quelle si fatturano nelle strutture ricettive e quelle fanno economia nella permanenza sul territorio, attivando gli altri operatori economici riferibili al settore Turismo (che poi sono praticamente tutti, in una piccola città come Roseto degli Abruzzi).

1.GIULIANOVA
Arrivi 94.375; Presenze 535.089; Durata media vacanza giorni 5,6.
Abitanti: 23.373. Rapporto Turisti/Abitanti (presenze per ogni residente): 22.

2.TORTORETO
Arrivi 77.920; Presenze 518.908; Durata media vacanza giorni 6,6.
Abitanti: 11.743. Rapporto Turisti/Abitanti (presenze per ogni residente): 44.

3.ALBA ADRIATICA
Arrivi 79.703; Presenze 489.281; Durata media vacanza giorni 6,1.
Abitanti: 12.760. Rapporto Turisti/Abitanti (presenze per ogni residente): 38.

4.ROSETO DEGLI ABRUZZI
Arrivi 71.904; Presenze 487.239; Durata media vacanza giorni 6,7.
Abitanti: 25.512. Rapporto Turisti/Abitanti (presenze per ogni residente): 19.

5.MARTINSICURO
Arrivi 60.724; Presenze 444.285; Durata media vacanza giorni 7,3.
Abitanti: 16.270. Rapporto Turisti/Abitanti (presenze per ogni residente): 27.

6.PINETO
Arrivi 46.904; Presenze 332.198; Durata media vacanza giorni 7,0.
Abitanti: 14.570. Rapporto Turisti/Abitanti (presenze per ogni residente): 22.

7.SILVI
Arrivi 60.103; Presenze 294.286; Durata media vacanza giorni 4,8.
Abitanti: 15.410. Rapporto Turisti/Abitanti (presenze per ogni residente): 19.

Dunque Giulianova regina del turismo che diventa economia e dunque ricchezza, con la sua doppia dimensione fra Lido e Paese e la sua buona dotazione infrastrutturale. Sul podio, al secondo posto Tortoreto (che è prima per presenze turistiche per abitante con 44, il doppio di Giulianova, trattandosi di cittadina che vive soprattutto d’estate) e al terzo Alba Adriatica, che come Tortoreto vive soprattutto d’estate e infatti ha un rapporto fra presenze e residenti di 38. Giulianova e Tortoreto sono le uniche che superano il mezzo milione di presenze annuali.

Roseto degli Abruzzi è quarta su sette, esattamente nel mezzo, nonostante sia la città più grande delle 7 (e infatti ha il valore più basso del rapporto fra presenze e residenti con 19, come Silvi).

Come sono i dati del nostro amato Lido delle Rose, andando oltre la classifica e allargando l’orizzonte?

Sono buoni o cattivi?

Intanto, purtroppo, sono in calo rispetto all’anno precedente (2021), per una cifra che sta intorno alle 47mila presenze.

La città, invece, negli ultimi 20 anni è cresciuta, superando nel 2010 (se ben ricordo) Giulianova come numero di abitanti e diventando la prima delle 7 sorelle. Nel 2001, Roseto aveva 22.984 abitanti, nel 2005 ne contava 23.831 per poi, nel 2010, balzare a 25.072.

Nell’arco temporale 2001-2011, la città conobbe uno sviluppo importante a livello turistico con un trend in crescita quasi per l’intero arco temporale (non dimentichiamo che si tratta di un periodo che inizia con l’11 Settembre del 2001 negli USA e ha nel 2009 il terremoto dell’Aquila, con quel che accadde a livello di occupazione di strutture ricettive per accogliere gli oltre 8mila sfollati nel Lido delle Rose).

Come che sia, a Roseto degli Abruzzi sia Arrivi sia Presenze erano sensibilmente più alti una quindicina di anni fa, rispetto a oggi.

Nel 2007, ad esempio, ci furono 527.253 Presenze. Il dato aumentò nel 2008 a 553.873 e nel 2010, addirittura, sfondò il tetto delle 600.000 presenze che in queste ore il Sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, ha detto di voler superare quest’anno a Giulianova (auguri di cuore).

Sì, nel 2010 Roseto degli Abruzzi registrò 608.178 Presenze. Che numeri!

Perciò sorrido amaro, quando i governanti dicono che gli attuali e corposi investimenti nel turismo sono finalizzati a portare Roseto degli Abruzzi a livelli mai raggiunti prima (spero non intendano di calo rispetto al passato).

Focalizziamoci ora sulla durata media della vacanza, che nel 2001 era di 9,76 giorni e nel 2010 era di 8,92, mentre oggi è di 6,7: un calo fisiologico, legato alle abitudini dei turisti che o fanno meno vacanza oppure ne fanno di più corte ma in più posti.

Come facemmo, in quegli anni, a ottenere quei risultati?

Combinando la dotazione infrastrutturale (alcune cose, fra le 7 sorelle, pensiamo al polo sportivo, le ha soltanto Roseto!) con una serie di azioni reali, vere, effettive, di comunicazione. Che durano ancora oggi.

Realizzammo la prima brochure di promozione della città in italiano, inglese e tedesco e ristrutturammo il sito internet (spendendo credo 5mila euro, non 80mila), con creazione di un settore specifico dedicato al turismo in italiano, inglese e tedesco. Due lavori realizzati fidando su risorse interne e quindi spendendo pochissimo.

Poi cercammo di essere presenti in tutte le più importanti fiere del settore, sempre costruendo qualcosa di particolare. Memorabile, ad esempio, la trasferta in Austria nel 2010, con il Comune di Roseto degli Abruzzi ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna (beato chi ci andò... io restai in Comune a lavorare) e lo chef Marco Manetta a far innamorare la Mitteleuropa del Lido delle Rose, grazie alle sue creazioni.

E poi guide turistiche con i programmi di intrattenimento, coordinamento fra turismo sportivo e strutture ricettive, “caccia” di eventi nuovi (uno su tutti: il “Festivaldanza” che fece il pieno di turismo ricco fuori stagione) e coraggio nel contribuire alla nascita di una serie di manifestazioni di livello nazionale e internazionale (moltissime delle quali ancora oggi compongono il calendario eventi).
 
Una volta pensato a come farci conoscere e a quali supporti fornire a cittadini e turisti, pensammo a come agevolare la vacanza. Ecco quindi il progetto del servizio navetta gratuito, che per anni ha consentito di migliorare la mobilità interna a Roseto, invogliando le persone a girare e quindi a creare anche occasioni di economia. E non c’erano ancora parcheggi a pagamento. Zero, nulla, pulito!

Creammo pure zone pedonali, restituimmo zone alla vita pubblica (via Latini) e il combinato disposto di queste azioni portò, dal 2009 al 2011, al rilascio di ben 30 nuove autorizzazioni per somministrazione di alimenti e bevande, con una sola restituzione. Dunque, 29 nuove attività commerciali create in 2 anni, al termine di una pianificazione strategica decennale. Oltre a Franco Di Bonaventura, si ricorderà benissimo di questi successi anche Giulio Sottanelli, che dal 2002 al 2006 fu l’operativissimo Vice Sindaco con delega ai Lavori Pubblici e poi supportò la continua crescita dalla Provincia di Teramo, dove pure diventò Vice Presidente.

Cosa voglio dire?

Che governare non è facile e richiede un lavoro certosino, approfondito e – soprattutto – di totale dedizione. E, come ripeto spesso, se sei un giovane amministratore – o un amministratore di mezza età, ma giovane di esperienza – devi lavorare il doppio... non avere il doppio lavoro! Altrimenti non potrai incidere su nulla a livello strategico/strutturale, visto che sarai preso dalle mille pulviscolari problematiche quotidiane, che nulla possono cambiare in termini positivi per il tuo territorio.

Se accetti l’idea di guadagnare poco (lo stipendio da assessore o da capo di gabinetto) e fare riunioni a mezzanotte oppure condurre gratis decine di manifestazioni, allora forse farai qualcosa di buono per la tua città. Sennò lo stai facendo per te, la tua carriera, i tuoi amici e parenti o affini da sistemare mediante appalti, incarichi o altro. Questo è il puro e semplice stato delle cose. O lo fai 24/7 (24 ore al giorno, 7 giorni su 7) e allora sei un “civil servant”, o lo fai per carrierismo e per sistemare amici e amici degli amici. E allora sei uno dei tanti e non dai nulla alla causa e che utilizza il passaggio rosetano per andare in qualche altro posto (“Mi merito un posto al Parlamento Europeo, non qui che sono sprecato!” è una frase che mi sono ovviamente immaginato io e che sarebbe gravissimo se un amministratore locale pronunciasse, magari uscendo da un incontro a livello provinciale e davanti a politici esperti e di più alto rango che poi lo deriderebbero alle spalle, per dire...).

Dunque buon lavoro a tutti, affinché – con tanto lavoro di efficacia strategico/strutturale – Roseto degli Abruzzi possa tornare a cifre che oggi sembrano da film di fantascienza, per il bene della comunità tuta e del territorio tutto. Senza figli e figliastri, né parenti o fidanzate.

Infine, siccome pure i liberi giornalisti mangiano e bevono e – soprattutto – pagano le tasse, un appello.

Cari sindaci, assessori, dirigenti, impiegati che leggete, vi chiedo: vi sono stati utili i miei numeri e le mie riclassificazioni? I vostri collaboratori – per quanto ben pagati e puntualmente – non ve li danno?

Bene, potete testimoniare concretamente la vostra stima verso questo giornale online, che da 25 anni svolge il suo piccolo lavoro di servizio pubblico per il territorio, effettuando una donazione a Roseto.com, al link:
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Luca Maggitti Di Tecco
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