PANTHERS ROSETO 79
SELARGIUS 65
Parziali: 24-22; 18-13 (42-35); 21-19 (63-54); 16-11 (79-65).

PANTHERS ROSETO: Aispurua 14, Sorrentino 13, Obouh Fegue 21, Cecili 12, Miccio 16, Resemini 3, Bona, Lemma n.e., Bardarè, Mattera, Polimene, Maroglio. Coach: Mara Buzzanca.

SELARGIUS: El Habbab 23, Reani 9, Berrad 3, Granzotto 10, Ceccarelli 10, Mura 8, Pandori 2, Ingenito, Valenti n.e., Lapa n.e.. Coach: Francesca Amadasi.

Le Panthers Roseto scrivono la storia – per la gioia dell’atleta paralimpica Valeria Pappalardo, venuta dalla Toscana a tifare – giocando per la prima volta i playoff promozione in Serie A1 in 103 anni di pallacanestro cittadina e vincendo gara 1 dei quarti di finale, piegando le sarde di Selargius per 79-65.

Alla palla contesa, le Panthers – prive di Botteghi – schierano Cecili in regia, Sorrentino e Miccio esterne, Aispurua e Obouh Fegue sotto canestro. Selargius risponde con Berrad e Granzotto a dividersi gli obblighi di regia e guardia, Ceccarelli ala piccola, Reani ala grande e El Habbab centro.

Roseto comincia bene e tocca gli 8 punti di vantaggio sul 20-12. Coach Amadasi chiama un timeout provvidenziale per Selargius, che rientra e piazza un parziale di 4-15, a cavallo dei primi due quarti, che prima porta al 10° il punteggio sul 24-22 e poi trascina le ospiti avanti 24-27 al 12°.

Roseto ricomincia a giocare e ritrova la via del canestro, andando al riposo lungo avanti 42-35, trascinato da Alexandrine Obouh Fegue che segna 14 punti e cattura 6 rimbalzi nel primo tempo.

Per le sarde la migliore dei primi due quarti è la lunga Mounia El Habbab, che segna 13 punti e cattura 2 rimbalzi.

Nel terzo quarto, Roseto vince la frazione 21-19, conducendo al 30° minuto di 9 punti per 63-54, dopo aver avuto anche 12 punti di vantaggio a pochi secondi dal termine della terza frazione.

L’ultimo quarto è quello che decide la contesa, con le Pantere concentratissime e trascinate dai canestri di Miccio, Cecili – gladiatoria nonostante un colpo in pieno petto – Sorrentino e Obouh Fegue.

Roseto dilaga nel finale, arrivando a 18 punti di vantaggio e amministrando poi fino alla vittoria di 14 punti per 79-65.

Le statistiche finali premiano Alexandrine Obouh Fegue che segna 21 punti e cattura 9 rimbalzi, ben spalleggiata dalla compagna di reparto Aispurua che chiude a 14 punti e 9 rimbalzi. Doppia cifra anche per Miccio (13 punti), Sorrentino (16) e Cecili (12).

Per Selargius, la miglior realizzatrice è El Habbab con 23 punti e 9 rimbalzi, Doppia cifra anche per Ceccarelli e Granzotto, con 10 punti a testa.

Le Panthers hanno mostrato grinta, carattere e determinazione, anche se hanno subito il rientro delle avversarie nelle prime due occasioni in cui hanno provato a chiudere la partita assestando parziali.

Merito dunque al Selargius, che pur senza la lunga Pavrette, che ha lasciato la squadra prima dei playoff, ha fatto una buona figura in Abruzzo.

Gara 2 è prevista a Selargius il 2 maggio e capitan Liliana Miccio e compagne hanno dimostrato di poter provare a chiuderla sul 2-0.

SOFIA AISPURUA 7,5
8 punti in un energetico primo quarto e 6 in una preziosa terza frazione, andando anche a spendersi a rimbalzo. Bentornata!
14 punti, 9 rimbalzi, 3 assist, 25 di valutazione in 32 minuti.

VALENTINA RESEMINI 6,5
Il solito mastino in difesa, con in più un delizioso gioco da 3 punti frutto di sfrontatezza e determinazione.
3 punti, in 11 minuti.

GIULIA SORRENTINO 7
Meno arrembante e brillante delle ultime volte in cui ha cantato e portato la croce, è però sempre presente quando si tratta di bucare la retina nei momenti delicati.
13 punti, 4 rimbalzi, 2 assist, 11 di valutazione in 33 minuti.

ALEXANDRINE OBOUH FEGUE 8
Troneggia sia in attacco sia in difesa. E corre il campo come un esterno. Chapeau!
21 punti, 9 rimbalzi, 4 stoppate, 3 recuperi, 1 assist, 33 di valutazione in 31 minuti.

GIULIA CECILI 7
Il solito argento vivo unito all’amministrazione euclidea, avendo davanti gente che sa giocare e far divertire come Granzotto. Mezzo voto in meno per i 6 palloni persi.
12 punti, 7 rimbalzi, 7 assist, 17 di valutazione in 34 minuti.

LILIANA MICCIO 7
Dopo un paio di mesi fuori causa per un infortunio, torna infilando subito due triple che la mettono in partita, poi un po’ sparacchia, infine chiude con 4/11 da oltre l’arco: è tornata la fromboliera che mette i brividi alle difese avversarie.
16 punti, 3 rimbalzi, 5 assist, 8 di valutazione in 32 minuti.

COACH MARA BUZZANCA 7
Ha il merito di non farsi ingolosire dalla ricomposta rotazione a 8 (fuori Botteghi), alla quale lei ha aggiunto Resemini.
Questo significa che le Pantere hanno giocato con una rotazione a 11 sulla carta, ma che la partita l’hanno fatta (e vinta) effettivamente in 5 – impiegate da 31 a 34 minuti – più Resemini a 11 minuti.
E però pure quella manciata di minuti delle altre 5 (Bona 9, Maroglio 6, Bardarè 5, Polimene 4, Mattera 3), a tabellini immacolati o quasi, è servito a far rifiatare le protagoniste.
Cerchiobottismo cestistico a parte, una volta di più c’è la prova oggettiva (che si discosta dal pensiero soggettivo, perché ha il conforto dei numeri) che avere giocatrici abili e arruolabili serve, ma che poi ne bastano pure “5 e mezzo” per vincere e che non si vince con la rotazione profonda sulla carta, ma con quella incidente effettiva.