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Venerdì, 29 Marzo 2024 - Ore 16:23 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Mondiali Antirazzisti
ROSETANI ULTRAS CAMPIONI DEL MONDO!
Un momento di una delle gare di basket (miste). Alla fine hanno vinto i Rosetani!

Il resoconto delle giornate di Montecchio, al di là del risultato sportivo. Nei prossimi giorni un PhotoBook.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 21 Luglio 2005 - Ore 14:30

Nei giorni 7-10 luglio 2005 si sono svolti i mondiali antirazzisti a Montecchio (RE).

Anche quest’ anno, per la seconda volta, i ROSETANI ULTRAS erano presenti per aderire a questo progetto. Solo per la cronaca, e in seguito racconteremo brevemente del torneo, abbiamo vinto il torneo di basket e gli ultras del Marsiglia hanno vinto quello del calcio.

Ma il motivo per cui abbiamo aderito a questa manifestazione non era la vittoria a livello sportivo, ma quella contro il razzismo e l’indifferenza per “il sud del mondo” e chi ha il colore della pelle diverso dal nostro.

Tralasciando tutti gli aspetti (moltissimi) che compongono questo progetto (vi rimandiamo al sito www.mondialiantirazzisti.org per tutte le informazioni) volevamo esprimere le nostre impressioni e quello che ci ha colpito maggiormente.

Il primo aspetto che ci ha fatto riflettere e deve far riflettere tutti e’ stato vedere in un unico parco ,senza barriere e senza “vigilantes” o forze dell’ordine, ultras di colori e fedi diverse, magari anche “nemici” sugli spalti fraternizzare ed essere uniti e solidali sotto un'unica bandiera che e’ quella antirazzista.

La cosa curiosa e’ stata che nei tornei le partite erano senza arbitri, con i giocatori stessi a giudicarsi e a giocare correttamente, al contrario dello schifo che si vede sui campi da calcio.

La cosa che ha toccato davvero tutti, come testimonia il lunghissimo applauso ricevuto, e’ stata la partecipazione al torneo di calcio di una squadra composta da ragazzi israeliani e palestinesi che hanno portato il loro messaggio di pace e tolleranza da una terra dove la parola PACE la leggono solo sul vocabolario e dove la fanno da padrone interessi politici, economici e militari.

Fa sorridere e deve far riflettere che dove falliscono Onu , mediatori, politicanti e pseudo esportatori di democrazia, il mondo ULTRAS con la sua umilta’ e con il motto “poche chiacchiere e molti fatti” da l’opportunità ai giovani ragazzi israeliani e palestinesi di far conoscere realmente la loro intenzione: il processo di pace e di uguaglianza tra i due popoli.

Un’altra cosa che vogliamo mettere a conoscenza di chi giudica il mondo ultras solo per sentito dire e’ un passo del discorso del On. Paolo Cento dei Verdi che, intervenuto alla manifestazione nella giornata di venerdì, ha dibattuto sul fatto che le curve oggi vengono considerate degli ottimi laboratori dove poter fare test su materiali atti ad offendere, come i lacrimogeni (risultati dopo dannosi per chi li respirava e messi fuorilegge) testati nelle curve e dopo usati nelle manifestazioni di piazza o le recenti leggi sull’arresto differito che dopo i test nell’ambito ultras ora passeranno nella quotidianità.

Nel dibattito una cosa detta da un ultras del Brescia ci ha colpito particolarmente e favorevolmente, trovandoci d’accordo: le curve oggi sono il più grande luogo di aggregazione giovanile, dove tantissimi ragazzi di differente classe sociale e politica convivono sotto un unico ideale, fanno progetti, si attivano per iniziative benefiche che esulano dalle solite chiacchiere che i politici ci vogliono far credere. Questo fa paura allo stato, questa forza che potrebbe influenzare l’opinione pubblica facendola riflettere sui veri problemi mondiali e non su quello che ci vogliono far credere con media strumentalizzati e guidati (si sente più parlare di Mafia??? Ora ci vogliono far credere che i problemi italiani sono solo 2: gli ultras e gli anarchici).

A riguardo, da segnalare la bellissima iniziativa attuata dagli ULTRAS UNIONE Venezia-Mestre. Uno dei loro ragazzi , morto nel 2001 , aveva un sogno che voleva realizzare insieme al suo gruppo: costruire uno stadio in Chiapas. Dopo la scomparsa del Bae (soprannome del ragazzo deceduto) il gruppo ha proseguito il suo progetto insieme ad alcune associazioni e ultras di varie città e finalmente quest’ anno a fine luglio una delegazione di ultras andrà in Chiapas per inaugurare lo stadio. Per chi volesse maggiori informazioni andate sul sito www.elestadiodelbae.org .

Parliamo ora del Torneo di basket che ci ha visti partecipanti e protagonisti contro ogni pronostico e alla fine vincitori ( I CAMPIONI DI MONTECCHIO SIAMO NOI!!!).

Erano 32 le squadre partecipanti, tra cui i senesi del Commandos Tigre, Bologna Antirazzista, ultras Lecce, Gate 13 Panatinaikos, Ultras Cremona, Strafatti Milan, Ultras Marsiglia, due squadre di ragazzi di colore, e varie squadre da tutta europa.

Il torneo si e’ svolto il sabato e la domenica tra una pioggia e l altra (a Montecchio piove parecchio!!).

La scalata al successo e’ partita contro Basket Forum, passando per gli ultras Lecce, gli Strafatti Milano e altri fino alla finalissima di domenica contro i ragazzi di Bologna Antirazzista.

Grande esultanza, giro di campo col bandierone, e cori da palazzetto con tanto di premiazione davanti a 6.000 persone che ci ha inorgoglito per aver portato il nome di Roseto in giro per il mondo.

Orgogliosi di essere stati presenti ad un evento cosi bello ed importante, e sicuri di partecipare anche il prossimo anno con lo “scudo” sul petto, desideravamo ringraziare:

l’ Organizzazione di Progetto Ultrà e di tutti quelli che si sono dati da fare per la perfetta riuscita della manifestazione e per gli intenti;

Ezio e le sue bombe da 3;

I tralcetti del “minca”;

I ragazzi della Fossa di Bologna che ci hanno fatto conoscere questa iniziativa;

Antonio e Mario di Lamezia per la loro simpatia e compagnia (Patrizio is my friend);

Tutti i ROSETANI ULTRAS presenti: (in rigoroso ordine alfabetico) Ezio, Gianmarco, Manu, Massimo, Maurizio, Paoletto, Patrizio, Renato, Sandro Tattà e consorte, Simone, Tony e anche due ragazzi che non fanno parte del gruppo ma che hanno sposato la nostra causa: un grazie ad Alessandro e Peppe.

Con la speranza il prossimo anno di essere sempre più numerosi.

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