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Sabato, 27 Aprile 2024 - Ore 2:36 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

That’s All
COSA FANNO I CAMPIONI DEL BASKET DOPO IL CAMPO?
INSIEME PER IL BASKET
Da sinistra: Mario Arceri, Nicoletta Caselin, Malì Pomilio, Giampiero Porzio, Roberto Brunamonti, Luca Maggitti.


Il resoconto dell’incontro con Roberto Brunamonti, Malì Pomilio, Nicoletta Caselin e Giampiero Porzio.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 27 Giugno 2010 - Ore 17:12

Per il talk show sul dopo carriera, gli organizzatori del That’s All hanno invitato un gruppo di personalità che hanno fatto la storia della pallacanestro Italiana.

Così sul palco della Villa comunale di Chieti si sono alternati - rispondendo alle domande del giornalista Luca Maggitti - l’ex playmaker Rieti e Virtus Bologna, Roberto Brunamonti, vincitore di numerosi Scudetti, Coppa Korac oltreché bandiera della Nazionale Italiana; Nicoletta Caselin ex playmaker scudettata a Schio e argento con la Nazionale; Malì Pomilio pluriscudettata a Vicenza, già team manager della Nazionale femminile ed oggi giornalista della Gazzetta dello Sport.

Insomma tre atleti con un passato cestistico straordinario che si sono resi disponibili a raccontare la loro esperienza fuori dal campo, una volta cioè smesse le scarpette da gioco ed indossate quelle forse un po’ più scomode di tutti i giorni.

Consigli e ricordi si avvicendano nelle parole di questi tre ospiti d’eccezione che con grande sincerità si raccontano, ricordando i momenti più emozionanti, come quando Lucio Dalla paragonò la sua canzone “Caruso” al gioco di Brunamonti o quando coach Sales indicò la Caselin come “il suo playmaker”.

Il momento dell’addio al basket giocato per questi atleti è un passaggio naturale, quando per una ragione o per l’altra la passione è scemata, o il desiderio si è concentrato altrove, come ad esempio per la maternità fortemente voluta da Malì Pomilio.
Il consiglio rivolto agli atleti, dalla Pomilio pensando a suo figlio maturando quest’anno - Luca Fontecchio giovane promessa del basket nazionale in forza alla Virtus Bologna - ma anche dalla Caselin e da Brunamonti, è quello non solo di giocare con passione, ma di pensare fin da subito a costruirsi un futuro: se dedicarsi allo sport ed anche allo studio comporta un doppio sacrificio, questo ha comunque una doppia valenza e renderà più indolore il passaggio alla vita reale.

Ospite anche Giampiero Porzio, a vent’anni allenatore del Roseto Basket in cadetteria e oggi oncologo a l’Aquila, che ringrazia tutto il basket per quanto fatto in favore della sua onlus L’Aquila per la Vita (https://www.sctf.it), che può permettersi di stipendiare alcuni specialisti grazie ai contributi liberi che cittadini e appassionanti di basket dedicano alla sua nobile causa.

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